lunedì 4 gennaio 2016

COMUNICATO STAMPA - SMOG, M5S: ESPOSTO A PROCURA MILANO PER INADEMPIENZA COMUNE



COMUNICATO STAMPA

SMOG, M5S: ESPOSTO A PROCURA MILANO PER INADEMPIENZA COMUNE


L'atto è stato presentato questa mattina dalla deputata Paola Carinelli, dalla candidata a Palazzo Marino Patrizia Bedori e da due consiglieri di zona

Roma, 4 gennaio 2016 - "Oggi abbiamo presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Milano con la quale chiediamo alla magistratura di verificare se, rispetto al grave problema dell'inquinamento, l'amministrazione cittadina abbia rispettato le normative vigenti o se, viceversa, sia stata inadempiente".

Lo affermano i firmatari dell'esposto: la deputata in commissione Trasporti Paola Carinelli, la candidata sindaco del M5S al comune di Milano Patrizia Bedori e i due consiglieri di zona pentastellati Seifel Abdel e Stefano Limido

"E' inaccettabile l'inerzia dimostrata dall'amministrazione cittadina rispetto a questo allarme. Il limite consentito per lo sforamento della soglia delle polveri sottili è fissato in 35 giorni all'anno ma, a Milano, quell'asticella è stata superata per 101 giorni consecutivi. Le misure tampone adottate, oltre ad essere state tardive, si sono rivelate sostanzialmente inefficaci : lo stop alle auto non ha sortito effetti sostanziali, mentre dei controlli sul rispetto dell'abbassamento della temperatura interna degli edifici a 19 gradi non c'è traccia".

"Quello che abbiamo subito nelle ultime settimane è la conseguenza delle politiche ambientali promosse da questa amministrazione e a livello nazionale. Occorre invertire la rotta, attraverso una presa di coscienza e un cambiamento culturale, perché non possiamo più permetterci di compromettere il bene più prezioso: la nostra salute e quella del nostro ambiente. Al contempo, serve l'adozione di interventi strutturali che davvero vadano nella direzione della sostenibilità.

Bisogna assolutamente ridurre le emissioni e, in tal senso, i provvedimenti vanno presi in anticipo, perché in gioco c'è la vita dei cittadini. Esistono precise normative europee, che l'Italia ha recepito con decreti legge che tutelano il diritto alla salute, e riteniamo che le misure fin qui messe in campo siano inadeguate e insufficienti".

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