venerdì 25 dicembre 2015

QR Code Blog: nasce QR Planet dedicato al pianeta QR code

Nasce QR Planet il blog che si pone l'ambizioso obiettivo di restituire dignità tecnica e concettuale al QR Code. Scoprendo tutte le possibilità di utilizzo presente e costruendo insieme quelle future

Il Blog è ideato e curato da Fabio Polvara, CEO di Trizero, che con il suo Team, da anni si occupa di studiare e far conoscere in ogni dettaglio le funzioni legate ai QR code e che ha quindi deciso di condividere la sua esperienza per far conoscere questi strumenti che hanno una serie di potenzialità enormi, nella maggior parte dei casi ancora inespresse e poco conosciute.

Esplorando infatti all'interno del blog troviamo numerosi articoli che vedono il QR code come fattore potente per tante situazioni inaspettate:

  • Marketing
  • Lotta alla contraffazione
  • Ludico
  • Safety, nella sicurezza personale
  • Sondaggi di mercato e di opinione
  • Cattura Lead
  • Nei Musei, per un'informazione puntuale
  • Nelle mostre d'arte

Si scopre quindi il QR code realizzatore di un'interazione perfetta tra "oggetti" fisici e i possessori di SmartPhone, aprendo la porta a nuovi comportamenti e nuove soluzioni ancora tutte da esplorare.

QR Planet è nato il 22 Novembre, non è una data scelta a caso ma il 38° anniversario dal deposito del primo brevetto di Fabio, i curiosi, e non solo loro, potranno scoprire in un articolo del blog la storia di questa prima avventura.

Il fine dichiarato di QR Planet è la ricerca e il coinvolgimento di nuovi Partner.
Ai partner sarà riservato un trattamento di favore nell'utilizzo del Brevetto internazionale depositato da Trizero che negli anni ha mosso l'interesse di molteplici multinazionali.
A oggi infatti sono state intraprese collaborazioni con diverse multinazionali in vari settori; citiamo l'ultima in ordine cronologico, ma non certo in ordine di importanza, con la francese Bollè, nota per la qualità dei suoi occhiali.
Nel 2016 lancerà una linea di "caschi bike" che saranno dotati di una delle tecnologie derivanti dal brevetto "Vocal-it One", ovvero SafetyQRcode.
Insomma, un dispositivo di sicurezza che si è voluto dotare del massimo che la tecnologia oggi ci mette a disposizione.

Come in ogni inaugurazione che si rispetti il blog offre la possibilità di avere un piccolo innovativo omaggio.
Dal primo di dicembre, fino a fine 2015 potrete scaricare i fantastici biglietti natalizi che potrete personalizzare con la vostra voce; se avete fretta e volete scaricarli subito, questo è il link

Questo blog è solo l'inizio, sono in preparazione altri blog che ruotano attorno alla sfera della comunicazione in cui Fabio e il team Trizero, sono direttamente coinvolti da anni.

Ufficio Stampa – Trizero Srl
Laura Milani
laura@trizero.it
0341 541806

FonteQR Planet

Ci siamo: gioca a Burraco con Burracoland.com


Da oggi c'è un amico online sempre disponibile a giocare con voi che condivide la vostra stessa passione: il Burraco

Il primo vero sito per giocare a Burraco online. Finalmente è arrivato il sito per giocare a Burraco contro un amico o un potente computer. Burracoland.com è il sito pensato per far giocare chiunque, dal principiante al più esigente grazie alla sua estrema intuitività e versatilità.
Non occorre installare alcun software, si gioca direttamente sul browser dal quale si accede al sito. Ciò consente di giocare su qualunque piattaforma, Windows – Mac – Linux, da Android a IOS, da smartphone ad ipad usando il browser a voi più familiare.
Si può scegliere di giocare contro il computer optando tra tre livelli di difficoltà. Il divertimento è assicurato anche per il giocatore più esigente che si troverà di fronte un degno avversario da battere.
Si può giocare anche contro altri giocatori o invitare i propri amici per una partita online. La grande particolarità sta nel fatto che, in caso di abbandono di uno dei giocatori, subentra il computer al posto di colui che ha rinunciato al gioco, in modo da consentire all'altro giocatore di terminare la partita, sempreché lo desideri.
Le sfide (anche quelle contro il computer) possono essere fino a 2005 punti (burraco tradizionale) o con un limite di tre mani. In quest'ultimo caso il gioco può terminare in anticipo se si raggiungono comunque 2005 punti.
Il sito è corredato di un ottimo aiuto per i giocatori e di una sezione che riporta le regole di gioco.
E' anche disponibile una sezione di statistiche che visualizza sinteticamente i risultati in termini di vittorie o sconfitte del giocatore.

mercoledì 23 dicembre 2015

Secondo i dati IDC, ESET cresce più velocemente rispetto agli altri Top 5 e al mercato dei software di sicurezza in generale





Secondo i dati IDC, ESET cresce più velocemente rispetto agli altri Top 5
e al mercato dei software di sicurezza in generale
 
ESET continua a conquistare quote sia nel segmento consumer sia in quello corporate del mercato
 dei software di sicurezza per gli endpoint
 
Con un incremento del 7.7% ESET, il più grande produttore di software per la sicurezza digitale dell'Unione Europea, ha aumentato la sua quota nel mercato dei software per la sicurezza degli endpoint arrivando al 4.6% rispetto al 4.4% dell'anno precedente. Secondo il rapporto IDC "Worldwide Endpoint Security Market Shares, 2014" di Dicembre 2015, il mercato nel suo complesso è cresciuto del 2.6%, con il totale dei ricavi di tutti i produttori che ha raggiunto i 9 miliardi di dollari.
Secondo IDC si è registrato nel 2014 un rallentamento della crescita del mercato globale consumer anche a causa del calo di vendite dei PC. Nonostante la crescita del mercato consumer si sia attestata solo all'1%, ESET è riuscita a crescere addirittura del 9.4% in questo segmento, ottenendo il secondo miglior risultato tra i primi dieci produttori.
Anche nel settore corporate, ESET ha registrato una crescita del 6.4%, incrementando la sua quota di mercato di 0.1 punti percentuale su base annua, ed è arrivata al 5.4%.
Il successo di ESET si basa sui suoi prodotti di sicurezza, che garantiscono un eccezionale livello di rilevazione[1], una percentuale bassissima di falsi positivi[2], il minimo utilizzo delle risorse di sistema[3] come anche un'eccellente sicurezza[4]  e che ottengono costantemente delle ottime recensioni dalle organizzazioni indipendenti[5].
Nel 2015 ESET ha introdotto una linea di prodotti per la sicurezza delle aziende innovativa e completamente ridisegnata, e ha migliorato i prodotti di protezione per gli utenti privati.


[1] ESET è l'unico produttore a non aver mai mancato un singolo Test VB100 test sin da Giungo 2003
[2] Il sistema di rilevazione ESET non ha segnalato alcun falso positivo nell'ultimo False Alarm Test di AV-Comparatives.
[3] ESET è risultato il secondo prodotto più leggero nei Consumer Security Products Performance Benchmarks di Pass Mark (Edizione 2, 2015/11), dietro a Norton Security di Symantec. Symantec Corporation ha finanziato questo test, ha scelto i parametri della prova e l'elenco dei prodotti da verificare, e ha fornito anche alcuni degli script di test usati per le prove.
[4] ESET è l'unico produttore ad aver raggiunto il 100% nel Self-Protection test di  AV-TEST sia nel 2014 sia nel 2015.
[5]AV-Comparatives, un organizzazione di test indipendente ha definito eccezionali i prodotti aziendali di ESET nella sua annuale IT Security Suites for Small Businesses Review.


CashlessWay per fare rete.

Aderire a CashlessWay per sostenere insieme la cultura degli strumenti digitali di spesa.

 

Chiunque ho incontrato in questo lavoro ha sottolineato come l'aspetto culturale rappresenti la maggior difficoltà alla diffusione dei pagamenti elettronici. Nel mondo troviamo esperienze molto diverse tra loro: l'Italia quasi geneticamente legata all'utilizzo del cash, i Paesi nordici che dichiarano di voler diventare totalmente cashless, la Germania che guarda l'epayment con diffidenza ma è severissima verso l'evasione fiscale, la Corea che rovescia in meno di un decennio l'abitudine ai contanti, l'Africa che diventa un esempio mondiale grazie a MPesa, la Polonia che ha ormai pos ovunque… Le azioni messe in atto sono numerose, ma a nulla sarebbero servite se non si fosse fatto perno sul fattore culturale.

E' questo il nostro lavoro: intervenire in tanti modi per cambiare l'approccio culturale al contante e spostare la percezione degli utilizzatori, portandoli verso un atteggiamento positivo verso gli strumenti digitali di spesa.

Operare fattivamente per cambiare un paradigma culturale è una grande responsabilità, specialmente quando si promette alle persone che cambiare passo significa migliorare se stessi e l'ambiente intorno a sè. In CashlessWay sentiamo molto questa responsabilità, e riteniamo la debbano sentire tutti coloro che a vario titolo compongono questo business environment: non è solo un mestiere o una attività, ma di far parte di un processo storico.
 
CashlessWay è nata e lavora ogni giorno mettendoci testa e cuore in questa missione e i fatti parlano chiaro perché non abbiamo perso tempo in questi due anni: tra No Cash Day, convegni, incontri istituzionali, presenze ai maggiori congressi internazionali, non ci siamo risparmiati.
 
Permettetemi di dire, quindi, che l'adesione a CashlessWay serve principalmente a dimostrare alle persone, ai consumatori, ai cittadini e agli opinion maker che siete consapevoli che lo sviluppo di questo mercato va molto al di là del personale profitto, che i valori alla base di questo business sono solidi e ancorati alle necessità quotidiane degli utilizzatori e ciascun attore condivide questa responsabilità del cambiamento.

La libertà di scelta, rappresentata nel mondo dei pagamenti da CashlessWay, è la chiave strategica intorno alla quale sviluppiamo tutte le nostre iniziative, ma senza un bagaglio di informazioni corrette, non c'è nessuna libertà di scelta.

Ringrazio pubblicamente ABI, American Express, Bemoov, Banca Sella, Bassilichi, CartaSi, Edenred, Movincom, Payleven, SisalPay, Sodexo, Solo, Tas Group, Unione Nazionale Consumatori e Vodafone per aver in questi due anni creduto e continuato a credere che CashlessWay sia utile per il mercato ma soprattutto che CashlessWay sia utile per loro. Li ringrazio perché hanno dimostrato che i pagamenti elettronici sono un'economia di rete: chiedere alla società di cambiare, di comprendere che l'interesse collettivo può coincidere con l'interesse individuale deve essere accompagnato con un identico comportamento da parte delle imprese


Insieme ai nostri partner abbiamo realizzato moltissime iniziative e concludiamo il 2015 con ottimi risultati: il superamento della soglia minima per i pagamenti elettronici, le evoluzioni sulle commissioni interbancarie a livello europeo, la prossima entrata in funzione del nodo dei pagamenti nella PA e, dulcis in fundo, la seconda edizione di Obiettivo Epayment dello scorso 16 dicembre insieme al Ministro della Pubblica Amministrazione Marianna Madia, all'On.Boccadutri, al direttore generale dell'AgID Antonio Samaritani e a esponenti di aziende e istituzioni.
 
Auguro a tutti voi un 2016 con tanti altri successi e vi aspetto qui in CashlessWay.

Geronimo Emili



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Unione Naz. Consumatori su banche e lettera UE: Governo può aumentare Fondo di solidarietà


COMUNICATO STAMPA DELL'UNIONE NAZIONALE CONSUMATORI DEL 22-12-15

 

BANCHE: LA LETTERA UE SUL NO ALL'USO DEL FONDO INTERBANCARIO

 

UNC: GOVERNO PUO' E DEVE AUMENTARE IL FONDO DI SOLIDARIETA' DI 100 MILIONI

 

"La lettera riservata del 19 novembre scorso nella quale i commissari Ue alla Concorrenza e alla Stabilità Margrethe Vestager e Jonathan Hill sollevano le loro obiezioni all'uso del Fondo Interbancario di tutela dei depositi per il salvataggio delle quattro banche, non sposta di una virgola il problema. Non ci interessano, infatti, le polemiche sul passato!" ha dichiarato Massimiliano Dona, Segretario dell'Unione Nazionale Consumatori.

"Il Governo può e deve aumentare il Fondo di solidarietà di 100 milioni approvato ieri nella Legge di stabilità per rimborsare i risparmiatori. Non solo perché vanno inclusi gli azionisti, ma perché il Fondo deve includere tutti gli obbligazionisti e non solo alcuni. Con quell'importo ridotto si accontenteranno pochi consumatori e con un'elemosina. Inoltre si apriranno interminabili contenziosi legali. L'Unione Nazionale Consumatori, infatti, tutelerà, in ogni opportuna sede, chi resterà escluso dal Fondo" ha concluso Dona.

 




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Sergio Lupinacci, COP21 la responsabilità della generazione presente

"Credo che avere la terra e non rovinarla sia la più bella forma d'arte che si possa desiderare" (Andy Warhol)
Sergio Lupinacci *

Parliamo – soprattutto in questi giorni di COP 21 – di sviluppo sostenibile. Chiariamo subito che l'attributo della sostenibilità, imposto allo sviluppo, prescrive la difesa di un'integrità dell'ambiente, funzionale al benessere delle collettività attuali e delle discendenze future. Ed in qualche modo si afferma pertanto la responsabilità della generazione presente nel mettere in atto azioni, condotte e scelte che garantiscano la tutela del diritto al cibo,ad esempio, anche per le generazioni future. Ma andiamo con ordine seguendo il percorso di un'analisi condotta recentemente dai ricercatori del Milan Center for Food Law and Policy di Livia Pomodoro (www.milanfoodlaw.org) .

COP21 Sergio Lupinacci

L'Avvocato Sergio Lupinacci ritiene che è stata la Conferenza di Stoccolma del 1972 a segnare un vero e proprio cambio di passo nella questione ambientale, affrontandone per la prima volta il problema in forma integrata e globale. E Lupinacci continua affermando che dieci anni dopo, l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha istituito la World Commission on Environment and Development, composta dai rappresentanti di 21 Paesi che, con il rapporto Brundtland (1987), danno dell'aggettivo sostenibile, abbinato al termine sviluppo, una definizione divenuta canonica: "(…) capace di soddisfare le necessità del presente senza compromettere le opportunità delle generazioni future". Nel giugno del 1992, poi, l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite tiene, a Rio de Janeiro, la Conferenza delle Nazioni Unite sull'ambiente e lo sviluppo che si concluderà con la sottoscrizione del programma d'azione "Agenda 21". Gli anni '90 segnano il protagonismo dell'Europa. Nel 1992 il principio dello sviluppo sostenibile è recepito nel Trattato di Maastricht e in accoppiata con la tutela ambientale compare anche nella Costituzione Europea. Il suo Preambolo, infatti, esordisce proclamando la volontà di operare "nel rispetto dei diritti di ciascuno e nella consapevolezza delle loro responsabilità nei confronti delle generazioni future e della Terra". Il diritto italiano ha codificato questo principio in numerose fonti primarie e secondarie, così come in leggi di ratifica di numerose convenzioni internazionali. Di più: altre Convenzioni ratificate dal nostro Paese annunciano la finalità di salvaguardia degli interessi delle generazioni future. E dunque la comparsa dell'ottica intergenerazionale, impressa alle istanze di salvaguardia ambientale, chiarisce come l'ordinamento estenda il proprio interesse all'ambiente dell'uomo in quanto specie. E il principio di sviluppo sostenibile esprime la coscienza di questa antitesi che – se si tratta di uso delle risorse naturali – oppone ora benefici su scala generazionale ad interessi localizzati, nel tempo e nello spazio. E chiama in causa un ulteriore principio: quello dell'equità intergenerazionale, secondo cui il pianeta deve essere consegnato alle generazioni future in condizioni non peggiori rispetto a quelle in cui noi lo abbiamo ereditato.

UNA NUOVA ETICA DELL'AMBIENTE È POSSIBILE?
Noi che abbiamo assunto il ruolo di custodi di un patrimonio per poterlo trasferire, dare in eredità alle generazioni future. Una responsabilità, un dovere che si traduce nel diritto delle generazioni future di poter usufruire dello stesso tipo di risorse e servizi ecologici di cui noi abbiamo beneficiato. E che finisce per incidere sullo sviluppo del diritto internazionale dell'ambiente: la considerazione degli interessi delle generazioni future non implica soltanto l'affermazione di nuovi criteri nella gestione delle risorse ambientali. Essa impone l'affermazione di una nuova etica, da tempo invocata sia in diversi strumenti delle Nazioni Unite, come la Millennium Declaration del 2000 o il Piano di Attuazione del vertice di Johannesburg sullo sviluppo sostenibile del 2002, sia in dottrina. Assistiamo dunque ad un lento e faticoso passaggio di questo principio dalla fase del confronto scientifico a quella della produzione normativa, indice e spia di come il diritto divenga sempre più strumento di regolazione sociale.

LA TUTELA DELLE GENERAZIONI FUTURE
Si fanno dunque sempre più numerosi i richiami alle generazioni future. La Convenzione per la protezione del patrimonio mondiale, culturale e naturale approvata dall'UNESCO nel 1972, all'art. 4 stabilisce: "ognuno degli Stati facenti parte della presente Convenzione riconosce che l'obbligo di identificare, proteggere, reintegrare e trasmettere alle generazioni future il patrimonio culturale e naturale sito nel proprio territorio deve essere una incombenza primaria". Si tratta di un documento giuridicamente non vincolante, ma di enorme rilevanza politica ed etica.
Mentre nel diritto internazionale dell'ambiente i richiami alle generazioni future sono costanti e molte Costituzioni entrate in vigore negli ultimi decenni fanno espresso riferimento alle generazioni future, quasi sempre in relazione alla tutela dell'ambiente e alle eredità storica e culturale. Tra queste le Costituzioni di:Guyana, Brasile, Namibia, Cuba, Argentina, Georgia, Sudafrica, Polonia, Albania, Sudan, Mozambico. Ed anche l'art. 20a della Costituzione tedesca, introdotto nel 1994, recita: "Lo Stato, tenendo conto della sua responsabilità verso le generazioni future, protegge le basi naturali della vita umana e gli animali". Ma è stata l'America Latina la prima ad intraprendere il percorso verso una nuova comprensione ambientale, con una novità rispetto alle tradizionali concezioni giuridiche: il riconoscimento di veri e propri diritti in capo alla Natura. Le periferie del mondo si riscoprono, dunque, avanguardia per il riconoscimento dei diritti della natura e del diritto alla sopravvivenza della vita. Questo diritto declinato per eccellenza al futuro fa irrompere l'etica della responsabilità nel mondo complesso della regolazione. A Parigi è stato infine presentato l'Italian Youth Declaration on Intergenerational Equity, un documento dei nostri ragazzi, parte dell'Intergenerational Equity working group, contenente proposte per rendere operativo il principio.

* avvocato penalista
(www.studioalc.it)

FONTEThe Chronicle

martedì 22 dicembre 2015

Get the look: scegli i Collant Paris Hilton per Capodanno

L'attesa è finita, è ora di pensare all'outfit per Capodanno. Per il tuo look per le feste, scegli un accessorio esclusivo e alla moda, scegli i collant Paris Hilton: grintosi, glamour e originali, ti renderanno sfavillante come i fuochi d'artificio.

Il 31 dicembre è la notte più magica dell'anno: si festeggia la fine dell'anno appena passato, e si dà il benvenuto al nuovo anno che sta per iniziare. Mano mano che la data si avvicina, il domandone è sempre lo stesso: cosa indosserò per quella serata?
Vuoi brillare e catturare gli sguardi? Vuoi essere la stella della serata? Allora punta su un look elegante e d'effetto, studiato nei minimi particolari. E soprattutto, un look che ti faccia distinguere dalle altre: per questo devi scegliere con cura il tuo collant per la serata.
Prova l'esclusiva linea di collant donna Paris Hilton, realizzata in Italia da Calzitaly: i collant donna Paris Hilton sono un accessorio prezioso e ricercato, perfetto per completare il look di una serata di festa. Il collant donna, si sa, è un'arma di seduzione ed un simbolo di sensualità: con i collant Paris Hilton ogni donna potrà sentirsi sicura e sensuale come la diva americana.
Per la notte più lunga dell'anno il consiglio è quello di scegliere qualcosa di davvero particolare e soprattutto di scintillante, esattamente come Paris Hilton: per questo la linea di collant donna ispirata a lei è una scelta che va sul sicuro! Strass, pizzo, cuciture maliziose e soprattutto filati di alta qualità sono le caratteristiche che contraddistinguono i collant Paris Hilton da tutti gli altri collant donna. Un capo prezioso e raffinato ad un prezzo veramente allettante: Calzitaly è riuscita a fondere la convenienza del prezzo con lo stile unico dell'attrice americana.
Per il tuo style di Capodanno le possibilità sono due: per un look da vera vamp, per una donna che non ha paura di osare e di brillare, l'accessorio più adatto è senza dubbio il collant Paris Hilton nero con lurex. Micro pagliuzze dorate o argentate daranno luce ed eleganza alle vostre gambe ad ogni passo di danza e ad ogni brindisi con gli amici, l'effetto sarà quello di una mise scintillante e moderna. Per un look più glamour e ricercato, per una donna che fa dei piccoli dettagli la sua arma di seduzione, il collant perfetto è senza dubbio quello nero coprente di microfibra che però sul retro rivela una provocante riga di strass lungo tutta la gamba.
Gioca d'anticipo: vai ora sul sito di Calzitaly e ordina ora i tuoi collant Paris Hilton per la notte di Capodanno! Con due clic ricevi comodamente a casa tutto lo stile e l'originalità delle star di Hollywood.
Ma non c'è solo Capodanno: i modelli e le finiture disponibili sono tanti, adatti anche al lavoro o al tempo libero. I leggings Paris Hilton, completamente coprenti e decorati con luminosi strass alla caviglia, sono perfetti per andare in ufficio con una marcia in più. I collant Paris Hilton ti vestono di glamour e stile in tutte le occasioni della giornata.

2016 SFIDA SICUREZZA PER L'INTERNET OF THINGS

Test condotti nel corso del 2015 hanno ampiamente dimostrato la vulnerabilità dei dispositivi IoT. Nel 2016 l'Internet of Things sarà al centro di una sfida tra potenzialità e sicurezza e dovrà essere guidato dalla consapevolezza dei rischi connessi e, in particolare, dalla necessità di difesa dei dati e delle infrastrutture da cyberterrorismo e cybersabotaggio.

Entro la fine del prossimo anno ci saranno più di sei miliardi di oggetti connessi in tutto il pianeta. Secondo le previsioni, l'utilizzo dell’Internet of Things aumenterà del 30% nel 2016, con 6,4 miliardi di dispositivi connessi: assisteremo a un vero boom della crescita in molti settori del mercato internazionale.

L’innovazione tecnologica degli IoT coinvolgerà ogni aspetto della nostra quotidianità: nei prossimi anni vivremo in un mondo interconnesso, popolato da persone, cose e macchine collegate fra loro. Potremo utilizzare smartphone o tablet per controllare funzioni quali illuminazione, raffreddamento o riscaldamento e sicurezza delle nostre abitazioni. Le tecnologie legate all’IoT troveranno applicazione in molte aree come sanità, sicurezza, trasporti, gestione delle risorse. Il suo decollo produrrà conseguenze anche sul piano della moltiplicazione di dati e delle connessioni, aprendo le porte alla prossima stagione battezzata come “digital explosion”.

La grande sfida, insita nella rivoluzione dell’IoT, è quella della cybersecurity e la necessità di proteggere dati e infrastrutture dai malintenzionati. Vari test condotti nel corso del 2015 hanno dimostrato la vulnerabilità dei dispositivi IoT”, ha dichiarato Mirko Gatto, amministratore delegato di Yarix, società che opera dal 2001 nel campo della sicurezza informatica. “Già da tempo le applicazioni IoT e M2M sono bersaglio di attacchi, destando molteplici allarmi anche alla luce di un possibile utilizzo a questi scopi di Shodan, il motore di ricerca per gli oggetti collegati in rete”. Per chi non conoscesse Shodan, in questa intervista http://bit.ly/1O07N6H  Barbara Carfagna affronta gli attuali temi legati a cybersecurity e cyberwar.

In poche parole, questo sistema è in grado di indicizzare i dispositivi connessi alla rete Internet – oggetti come frigoriferi, webcam, termostati e perfino semafori, centrali elettriche, turbine eoliche, per citarne alcuni - organizzandoli per tipologia, produttore e modello.  Molti di questi device sono affetti da vulnerabilità o non vengono adeguatamente protetti. Con una semplice query si possono individuare i dispositivi ed eventuali falle di sicurezza, oltre a carpire dati personali e finanziari.

Nel 2016 ci aspettiamo di vedere un ulteriore sviluppo di exploit e malware che colpiscono protocolli di comunicazione tra questi dispositivi”, continua Mirko Gatto. “Gli attacchi cresceranno in quantità e complessità e l’IoT sarà il terreno fertile nel quale le vulnerabilità dei dispositivi consumer collegati verranno sfruttate per ottenere un punto d'appoggio all'interno delle reti aziendali e di hardware a cui si connettono”. Nel corso del 2016 assisteremo dunque ad un aumento degli attacchi M2M e alla progettazione e propagazione di worm e virus, con lo scopo di colpire specificatamente milioni o miliardi di dispositivi.

L’Internet of Things rappresenta un possibile bersaglio per tutti coloro che vogliano prendere di mira singole persone, organizzazioni o intere nazioni. Ci riferiamo, per fare un esempio, alla possibilità che venga attaccato un sistema per la gestione del traffico. Gli obiettivi sono innumerevoli e coprono settori industriali diversi, con un impatto potenziale che può spaziare da un danno poco significativo, come la messa fuori uso di un access point aziendale, a danni che coinvolgano il marchio e la reputazione, fino ad arrivare a conseguenze drammatiche, come nel caso di attacchi mirati a sistemi di controllo industriale (SCADA/ICS), una delle più grandi minacce per le infrastrutture critiche di una nazione. Il rischio di cyberterrorismo o cybersabotaggio è tutt’altro che infondato: proprio negli ultimi anni non sono mancati casi di attacchi per il controllo dei sistemi industriali.

Partendo da una consapevolezza fondamentale, che la sicurezza assoluta non esiste, non è comunque il caso di creare allarmismi”, conclude Mirko Gatto, “ma bisogna affrontare questo nuovo scenario in modo adeguato, dinamico e proattivo, facendosi affiancare da esperti di security in grado di offrire supporto con soluzioni adeguate ai gestori dei sistemi, come monitoraggio, analisi e un controllo pervasivo e distribuito sulle reti aziendali”.

Yarix

Yarix, società italiana specializzata in Sicurezza Informatica, è tra i principali fornitori di servizi e soluzioni di cyber security, business continuity e disaster recovery a industrie, enti governativi e militari, università e aziende del comparto sanitario; ha maturato un’esperienza pluriennale nel settore ed è dotata di personale altamente qualificato e certificato. Gli investimenti continui in Ricerca & Sviluppo nel settore della sicurezza confermano la sua leadership nel campo dell’Information Technology. Yarix collabora con i maggiori player mondiali dell’IT e promuove iniziative per la diffusione di un’ampia cultura digitale.

 

Anna Pisano

Content e Social Media Manager, Ufficio Stampa

L'Ippogrifo®

Tel. +39 040 761404

Skype pisano.ippogrifo

www.ippogrifogroup.com

www.ippogrifolab.it

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Impariamo a fare in casa il sapone naturale con Maria Pia Il nuovo corso sulla saponificazione artigianale di ‘Chi dice donna’

L'antica arte di fare i saponi in casa rivive a Giulianello ed incontra la moderna sensibilità verso l'ambiente. È la nuova proposta dell'Associazione culturale 'Chi dice donna' che, in collaborazione con Maria Pia Ottocento, organizza il corso teorico-pratico gratuito sulla saponificazione naturale per sperimentare praticamente ed imparare a fare da sé il vero sapone di Marsiglia, ottenuto con pochi accorgimenti e semplici ingredienti.

Sarà possibile conoscere le materie prime naturali e biodegradabili e gli strumenti da utilizzare per la preparazione, acquisire tecniche facili ed efficaci che permetteranno di apprendere un'antichissima usanza e continuare dentro le mura domestiche questa piccola ed originale artigianeria d'altri tempi, divertente e personalizzabile, sicura per la persona e che fa risparmiare un sacco di soldi.

Olio d'oliva, acqua e soda caustica; coloranti e profumazioni naturali; creatività e manualità sono alla base di questo prodotto ricco di nutrienti. La saponificazione avviene con il procedimento a freddo, che sfrutta il calore sprigionato dalla reazione della soda a contatto con l'acqua e il successivo raffreddamento. Con comuni stampini si ottengono carinissime saponette adatte sia per il corpo che per il bucato, dopo un paio di mesi di stagionatura.

Un'esperienza formativa e socializzante, tra passato e futuro, dove il sapere e il saper fare tradizionale delle casalinghe e dei saponari di una volta, oltre ad essere cultura, alimenta un concetto di sviluppo sostenibile, e l'autoproduzione, piccolo gesto di consapevolezza quotidiana, rappresenta un'alternativa green, ecologica ed estremamente economica, che fa bene alla salute, all'ambiente e al portafogli.

Per partecipare al corso è necessario contattare gli organizzatori e concordare con loro il giorno e l'orario degli incontri. Per maggiori informazioni si può scrivere un'email all'indirizzo associazionechidicedonna@gmail.com o telefonare al 333.2478369 oppure scrivere un messaggio alla pagina Facebook dell'Associazione 'Chi dice donna' https://www.facebook.com/AssCulturaleFemminileGiulianello/?fref=ts

Sicurezza digitale: grazie a Sweetie identificati 1000 molestatori online

Gli esperti di ESET raccomandano ai genitori di proteggere i minori nella navigazione online


Roma, 22 Dicembre 2015 - Secondo le stime di UN e dell'FBI in qualsiasi momento della giornata ci sono 750.000 uomini online che cercano materiale pedopornografico. ESET, il più grande produttore di software per la sicurezza digitale dell'Unione Europea, raccomanda ai genitori di accompagnare i propri figli all'uso della tecnologia sin dal primo giorno, per assicurarsi che possano navigare protetti evitando i potenziali pericoli del web.
Un aiuto in questa direzione è arrivato dai ricercatori di Terre des Hommes, un'organizzazione non-profit che hanno creato Sweetie, una simulazione computerizzata di una bambina che in soli due mesi è stata in grado di attirare l'attenzione di 20000 molestatori online, identificandone con precisione ben 1000. Ovviamente, ha inviato tutte queste informazioni direttamente all'Interpol.
Sfortunatamente, questo tipo di molestie verso i bambini su Internet non si conclude soltanto con un mero contatto virtuale. Nella maggior parte dei casi, questi criminali sono perseveranti e disposti a pagare affinché i bambini compiano determinate azioni davanti alla videocamera. Alcuni di questi addirittura cercano di incontrare le loro vittime di persona.
I ricercatori di Terre des Hommes sono stati capaci di delineare un profilo ben preciso di questo tipo di molestatori: ricchi e in cerca di bambini provenienti da paesi poveri; questo però non esclude che anche i ragazzi dei paesi più abbienti non siano in pericolo.
La buona notizia è che, visto il successo ottenuto finora, i ricercatori di Terre des Hommes hanno iniziato a lavorare sulla sorella minore di Sweetie − chiamata Sweetie 2.0. Il suo obiettivo? Intervenire in 45.000 chat room nel mondo, dove i molestatori cercano le loro vittime. La sua missione? Scoraggiare queste azioni criminose, identificare i molestatori e in collaborazione con le autorità assicurarli alla giustizia.
Soprattutto a causa di queste figure è essenziale educare i bambini a un corretto comportamento online, che gli permetterà di ridurre sensibilmente i fattori di rischio. In parole povere, se i bambini conoscono i potenziali pericoli, avranno maggiori possibilità di rimanere al sicuro e protetti nel loro mondo virtuale e non solo.
Inoltre ci sono delle soluzioni pratiche in grado di aiutare i genitori in questa nuova era digitale. Un modo efficace di aiutare i propri figli è controllarne le attività online, grazie ad esempio a ESET Parental Control. Grazie al suo aiuto, gli adulti possono creare una blacklist dei siti pericolosi e permettere ai propri figli di accedere soltanto a quelli ritenuti appropriati. I genitori possono anche limitare il tempo dedicato alla navigazione Internet o al gioco.
Contrariamente a quanto si possa pensare, questo tipo di controllo online non è assolutamente repressivo ma dà voce anche ai bambini. Per esempio, se si sono comportati bene e hanno finito i compiti per casa, possono chiedere il permesso di estendere il tempo concesso per il gioco o di navigare su siti precedentemente bloccati. Ma soprattutto, permette ai genitori di mantenere un dialogo sano con i propri figli su tutto quello che riguarda il mondo online, la chiave per proteggerli dai molestatori di Internet.










ESET, fondata nel 1992, è uno dei fornitori globali di software per la sicurezza informatica di pubbliche amministrazioni, aziende e utenti privati. Il software ESET NOD32 Antivirus fornisce una protezione in tempo reale da virus, worm, spyware e altri pericoli, conosciuti e non, offrendo il più elevato livello di protezione disponibile alla massima velocità e con il minimo impiego di risorse di sistema. NOD32 è l'antivirus che ha vinto il maggior numero di certificazioni Virus Bulletin 100% e dal 1998 non ha mai mancato l'individuazione di un virus ItW (in fase di diffusione). ESET NOD32 Antivirus, ESET Smart Security e ESET Cybersecurity per Mac rappresentano le soluzioni per la sicurezza informatica più raccomandate a livello mondiale, avendo ottenuto la fiducia di oltre 100 milioni di utenti. L'azienda, presente in 180 Paesi, ha il suo quartier generale a Bratislava e uffici e centri di ricerca a San Diego, Buenos Aires, Singapore, Praga, Cracovia, Montreal, Mosca. Per quattro anni di seguito ESET è stata inclusa fra le aziende Technology Fast 500 EMEA da Deloitte e per dieci anni consecutivi fra le aziende Technology Fast 50 Central Europe. Per maggiori info: www.eset.it

FUTURE TIME è il distributore esclusivo dei prodotti ESET per l'Italia, nonché suo partner tecnologico. Fondata a Roma nel 2001, Future Time nasce dalla sinergia di due preesistenti aziende attive da anni nel campo della sicurezza informatica. Future Time, con Paolo Monti e Luca Sambucci, fa parte della WildList Organization International, ente no profit a livello mondiale composto da esperti e aziende antivirus che hanno il compito di riportare mensilmente tipologia e numero dei virus diffusi in ogni Paese. Per maggiori info: www.eset.it

Capolinea per i biglietti chilometrici: il NO di Asso-consum




Capolinea per i biglietti chilometrici: il NO di Asso-consum


L'Asso-consum, associazione per la difesa dei consumatori, degli utenti e dei cittadini, componente CNCU, si pronuncia contraria all'abolizione dei biglietti regionali chilometrici.

In commercio dal 1993  saranno vendibili fino al 31 marzo 2016 e utilizzabili fino al prossimo 30 giugno 2016.

Dal primo gennaio verranno sostituiti da biglietti, utilizzabili entro un tempo determinato dal loro acquisto, riportanti indicazione delle stazioni di partenza e di arrivo.

L'obiettivo, dichiara Trenitalia è la "completa digitalizzazione e smaterializzazione del biglietto, con l'adozione di sistemi, come le smartcard, che agevolano i percorsi di integrazione, anche tariffaria , tra trasporto su ferro e su gomma".

Tale decisione danneggia i viaggiatori pendolari all'interno delle singole regioni, giovani studenti e persone anziane aventi poco dimestichezza con macchinette self service o con formule digitali.

Il biglietti chilometrici agevolano gli spostamenti in treno di chi si trova a prenderlo spesso o di chi non ha un buon rapporto con il mondo digitale

 

 

Ufficio stampa

Asso-consum

M.Cifarelli

 

 

 

 

 ASSO-CONSUM

 Associazione per la difesa dei consumatori degli utenti e dei cittadini

Sede nazionale, Via Lombardia, 30 – 00187 Roma

tel. 06 97 61 19 16 - fax 06 97 61 20 46 – assoconsum.ufficiostampa@gmail.com  assoconsum@pec.it  www-asso-consum.it

C.F. e P.I. 07950490636




lunedì 21 dicembre 2015

Capolinea per i biglietti chilometrici: il NO di Asso-consum

Capolinea per i biglietti chilometrici: il NO di Asso-consum


L'Asso-consum, associazione per la difesa dei consumatori, degli utenti e dei cittadini, componente CNCU, si pronuncia contraria all'abolizione dei biglietti regionali chilometrici.

In commercio dal 1993  saranno vendibili fino al 31 marzo 2016 e utilizzabili fino al prossimo 30 giugno 2016.

Dal primo gennaio verranno sostituiti da biglietti, utilizzabili entro un tempo determinato dal loro acquisto, riportanti indicazione delle stazioni di partenza e di arrivo.

L'obiettivo, dichiara Trenitalia è la "completa digitalizzazione e smaterializzazione del biglietto, con l'adozione di sistemi, come le smartcard, che agevolano i percorsi di integrazione, anche tariffaria , tra trasporto su ferro e su gomma".

Tale decisione danneggia i viaggiatori pendolari all'interno delle singole regioni, giovani studenti e persone anziane aventi poco dimestichezza con macchinette self service o con formule digitali.

Il biglietti chilometrici agevolano gli spostamenti in treno di chi si trova a prenderlo spesso o di chi non ha un buon rapporto con il mondo digitale

 

 

Ufficio stampa

Asso-consum

M.Cifarelli

 

 

 

 

 ASSO-CONSUM

 Associazione per la difesa dei consumatori degli utenti e dei cittadini

Sede nazionale, Via Lombardia, 30 – 00187 Roma

tel. 06 97 61 19 16 - fax 06 97 61 20 46 – assoconsum.ufficiostampa@gmail.com  assoconsum@pec.it  www-asso-consum.it

C.F. e P.I. 07950490636