INFLAZIONE: POSITIVA LA FLESSIONE DEL CARRELLO DELLA SPESA
BOLZANO, GENOVA E TRENTO LE CITTA' PIU' CARE D'ITALIA, CON AGGRAVI DI SPESA DI 229, 160 E 113 EURO PER UNA FAMIGLIA DI 3 PERSONE
Secondo i dati definitivi resi noti oggi dall'Istat, a novembre l'indice dei prezzi al consumo diminuisce dello 0,4% rispetto ad ottobre ed aumenta dello 0,1% su base annua. I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona crescono dell'1,3% nei dodici mesi.
"Il rallentamento dei prezzi del carrello della spesa, dal +1,5% di ottobre al + 1,3% di novembre, è molto positivo, perché contribuisce a salvaguardare il potere d'acquisto delle famiglie. Ricordiamo che si tratta di spese non rinviabili, come quelle alimentari" ha dichiarato Massimiliano Dona, Segretario dell'Unione Nazionale Consumatori.
Secondo i calcoli dell'Unione Nazionale Consumatori (cfr. tabella 2), l'incremento dei prezzi del carrello della spesa, pur se in discesa, determina, su base annua, un aumento del costo della vita di 93 euro per una coppia con 1 figlio, 101 euro per una coppia con 2 figli, 85 euro in più per una coppia senza figli tra 35 e 64 anni, 51 euro per un pensionato con più di 65 anni, 55 euro per un single con meno di 35 anni.
Analizzando i dati dell'inflazione per città (cfr tabella 1), Bolzano è la città più cara d'Italia, con un'inflazione dello 0,5% che determina un aumento del costo della vita, per una famiglia di 3 persone, pari ad 229 euro su base annua.
Seguono, come città più care, Genova, dove l'inflazione dello 0,5% si traduce in un aggravio di spesa di 160 euro e Trento, in terza posizione, dove l'incremento dei prezzi dello 0,3% determina una spesa aggiuntiva di 113 euro, sempre per una famiglia di 3 persone.
La palma del risparmio, invece, spetta a Bologna, dove l'abbassamento dei prezzi dello 0,7% consente ad una famiglia di 3 persone di risparmiare 273 euro su base annua in termini di riduzione del costo della vita. Al secondo posto Palermo, con una minor spesa di 63 euro, seguita da Perugia, dove una famiglia di 3 persone risparmierà 60 euro.
"Ben 7 capoluoghi di regione sono ancora in deflazione. Tra la città più cara, Bolzano, e quella meno cara, Bologna, ancora in deflazione, c'è una differenza di spesa aggiuntiva di 502 euro" ha concluso Dona.
Tabella 1: spesa aggiuntiva per famiglia di 3 persone nelle città capoluogo (in ordine decrescente di spesa)
Città capoluogo | Spesa aggiuntiva per famiglia di 3 persone | Inflazione |
Bolzano | 229 | 0,5 |
Genova | 160 | 0,5 |
Trento | 113 | 0,3 |
L'Aquila | 112 | 0,4 |
Torino | 110 | 0,3 |
Napoli | 106 | 0,4 |
Milano | 81 | 0,2 |
Trieste | 68 | 0,2 |
Firenze | 34 | 0,1 |
Roma | 33 | 0,1 |
Catanzaro | 23 | 0,1 |
Ancona | 0 | 0 |
Potenza | 0 | 0 |
Venezia | -36 | -0,1 |
Aosta | -37 | -0,1 |
Cagliari | -51 | -0,2 |
Bari | -54 | -0,2 |
Perugia | -60 | -0,2 |
Palermo | -63 | -0,3 |
Bologna | -273 | -0,7 |
Fonte: Unione Nazionale Consumatori su dati Istat (*)
(*) i dati non considerano la nuova analisi Istat dello scorso luglio sulla spesa per tipo di comune di residenza
Tabella 2: spesa aggiuntiva per aumento prezzi carrello della spesa (valori in euro)
TIPOLOGIA FAMILIARE | single < 35 anni | pensionato > 65 anni | coppia s.f. 35-64 | coppia s.f. < 35 | coppia s.f. > 65 | coppia 1 figlio | coppia 2 figli |
Spesa aggiuntiva | 55 | 51 | 85 | 75 | 78 | 93 | 101 |
Fonte: UNC su dati Istat
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