"Faccio i miei migliori auguri di buon lavoro alla neo presidente di Famiglie Arcobaleno Marilena Grassadonia: a lei il compito di guidare l'associazione che riunisce le tante famiglie formate da genitori dello stesso sesso, che da anni chiedono un riconoscimento allo Stato per tutelare il primario interesse dei bambini". Lo afferma Alessandro Zan, deputato del Partito Democratico e attivista per i diritti civili. "E' importante che l'Italia conosca da vicino i volti e le storie delle famiglie omogenitoriali, per scacciare disinformazione e pregiudizi e far capire che è l'amore che crea una famiglia, al di là dell'orientamento sessuale dei genitori" spiega il deputato. "Sono felice che l'associazione abbia deciso di lanciare una campagna di visibilità sul web per spiegare agli italiani che quei bambini potranno essere tutelati solo attraverso l'istituto della stepchild adoption contenuto nel ddl sulle unioni civili, che riconosce finalmente anche il genitore non biologico e pone fine a un'inaccettabile discriminazione ai danni del minore, che in caso di morte del genitore naturale rischierebbe di essere strappato anche dalle braccia di chi, fino al giorno prima, lo ha accudito, educato, amato. Il nostro Paese non può più girarsi dall'altra parte," prosegue Zan "e il Parlamento deve assumersi la responsabilità di approvare una legge giusta ed equa, che garantisca ai figli delle coppie gay e lesbiche gli stessi diritti e le stesse tutele degli altri bambini, come del resto auspica sin dall'inizio il premier Renzi. E' un traguardo di civiltà" conclude il parlamentare PD, "da cui l'Italia non può sottrarsi per porre fine alle innumerevoli difficoltà che queste famiglie incontrano ogni giorno. Per questo, anch'io dico a gran voce 'mai più #figlisenzadiritti'".
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