martedì 29 settembre 2015

Tarcisio Bertone, testimoni dell’amore per Pietro

Il cardinale Tarcisio Bertone nel suo libro "La diplomazia pontificia in un mondo globalizzato", sulla diplomazia e i diplomatici pontifici.

Brano tratto dal volume "La diplomazia pontificia in un mondo globalizzato", di Tarcisio Bertone

I Rappresentanti Pontifici sono originari di Paesi diversi, provengono da Chiese particolari diverse, talora molto distanti per lingua, tradizione e cultura da quelle alle quali sono inviati. Proprio per questo, però, essi vivono un'esperienza singolare di cattolicità, che deriva dal loro essere a servizio del carisma petrino.

Ovunque siano inviati, sanno di non trovarsi in terra straniera, poiché dovunque vi sia un fedele cattolico, lì è presente l'amore per Pietro.

Essi sono inoltre testimoni del rispetto e dell'attenzione che la persona e la parola del Papa riscuotono anche al di fuori della comunità ecclesiale, presso Chiese e comunità non cattoliche, negli ambienti governativi, nelle istituzioni internazionali, ma anche nel mondo della cultura, della scienza, e presso innumerevoli uomini e donne di buona volontà.

Hanno il compito, alto e gravoso, di rappresentare il Padre comune. Sanno bene che il padre deve essere presente: nelle circostanze solenni come nella ferialità delle vita quotidiana, nelle ore liete e in quelle tristi, nei periodi di tranquillità, ma anche in quelli, non infrequenti, in cui la comunità cristiana è minacciata dalla guerra e dalla violenza.

E sono presenti non come osservatori asettici, non come giudici distaccati, non come funzionari di un potere lontano, ma in primo luogo come sacerdoti, come Vescovi tra i Vescovi, che condividono per un tratto il cammino delle Chiese e dei popoli ai quali sono inviati, trasmettendo ad essi quel raggio di luce, di speranza, di incoraggiamento che viene dal sentirsi in comunione con il Papa e con la Chiesa universale.

FONTE: LEV

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