"Tagliare drasticamente all'inizio dell'anno scolastico, come è stato fatto, i mediatori culturali nelle scuole elementari e medie di Padova, altro non fa che aumentare il divario sociale, rendendo di fatto ancor più insicura la città: così si fa solo del male a Padova e ai padovani". E' il commento di Alessandro Zan, deputato del Partito Democratico, sulla decisione dell'amministrazione Bitonci di non presentare il consueto bando comunale per la mediazione linguistica a beneficio degli alunni stranieri tra i 6 e i 13 anni. "I bisogni formativi e culturali degli immigrati" spiega Zan, già assessore padovano alla cooperazione dal 2009 al 2013, "continuano a essere sottovalutati dall'amministrazione comunale e considerati un 'lusso' anziché una ricchezza per tutti. Il dilagare poi di una cultura di tipo emergenziale, che guarda esclusivamente alla necessità primaria dell'accoglienza e all'ordine pubblico, senza considerare che gli stranieri sono nostri vicini di casa, compagni di classe dei nostri figli, nostri colleghi di lavoro, sta portando progressivamente a isolarli, impedendo loro di partecipare alla vita sociale in città. Per costruire una società della convivenza fra padovani e immigrati, le politiche amministrative non possono bastare: il sindaco Bitonci se ne faccia una ragione" incalza il deputato Pd. "La mediazione culturale è essenziale per favorire l'integrazione ed eliminarla di punto in bianco partendo proprio dalla scuola, luogo dove si costruisce il futuro, significa creare le condizioni più propizie all'insorgere di comportamenti di rifiuto e di intolleranza; comportamenti di cui l'amministrazione comunale non può che essere responsabile. Bitonci e i suoi facciano un passo indietro," conclude Zan, "e ci si attrezzi sin da subito per reintrodurre i mediatori nei servizi pubblici, a partire proprio da quelli socio-educativi e quelli scolastici, come interfaccia tra le istituzioni e le comunità immigrate".
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