| RIMOZIONE O DENEGAZIONE DI UN PERIODO STORICO LE CUI CONSEGUENZE STIAMO ANCORA VIVENDO | | Il pregevole romanzo "Fascisti!" da noi recentemente pubblicato , una vera e propria storia vista "dal basso" del tremendo Ventennio che ha portato il Paese al disastro della sconfitta nella Seconda Guerra Mondiale, sta suscitando reazioni come al solito irrazionali e assolutamente ideologico-emotive. Senza neppure leggerlo, evidentemente. Infatti alcune librerie delle regioni rosse (Toscana ed Emilia) dopo aver ordinato il libro, malgrado le richieste dei lettori, non hanno atteso neppure il breve tempo fisiologico di permanenza di un volume in libreria, per renderlo al distributore. Per questa stessa "resistenza" non razionale in altre librerie il libro viene reso disponibile con difficoltà, malgrado sia in rete e ben distribuito. Il tempo di attesa (assurdo perchè il distributore può fornirlo in tre giorni) diventa di 10/15 gg per scoraggiare l'acquisto. Infatti chi ha poi voglia dopo averlo pagato, di tornare in quella libreria a prenderselo? Con il risultato che le vendite aumentato nelle librerie online, di cui i librai si lamentano. Ora è chiaro dalle critiche finora uscite che il libro fornisce un racconto onesto e veritiero delle ragioni iniziali per cui un'intera nazione è diventata fascista, come anche dei misfatti del regime che hanno distrutto e umiliato la gente del nostro Paese. Citiamo in proposito gli articoli usciti su "l'Avvenire" (notoriamente non giornale fascista) e sul "Messaggero" di Roma a firma di un critico evidentemente non di Destra. Del secondo forniamo di seguito un estratto. | | scrive il Messaggero di Roma a proposito del romanzo "FASCISTI !" di Armanda Capeder: Martedl 25 Agosto 2015 I due volti opposti del ventennio fascista Può darsi che il fascismo sia stato una autobiografia della nazione, in cui confluirono tare ataviche e vizi più recenti, però costituisce ancora oggi una realtà nebulosa. Abbiamo disperatamente bisogno di sapere come eravamo e come si viveva la quotidianità negli anni del regime. Interrogativi cui può rispondere la letteratura più e meglio dei libri di storia. Fascisti! di Armanda Capeder (Enrico Damiani, 236 pagine, 18 euro) è un romanzo popolare che guida il lettore attraverso il Ventennio. (....) Gli italiani quindi né santi né mostri: pieni di contraddizioni, proprio come due italiani qualunque. La vita quotidiana nel ventennio è raccontata con precisione cronachistica (...) comprese le molte delusioni: dal delitto Matteotti (che Angela non riesce ad accettare) alla guerra d'Abissinia, - tra Faccetta nera che canta la fraternità razziale e l'uso criminale dei gas - fino all'alleanza "innaturale" con Hitler. (... ) Nel libro il fascismo resta un regime odioso, fondato sull'intimidazione e sulla menzogna ufficiale, e probabilmente ha peggiorato gli italiani, ma era fatto anche dei sogni e delle lacrime della gente comune. Armanda Capeder ci mostra sobriamente, e con felicità narrativa, una verità del genere. | | | | | | |
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