lunedì 8 giugno 2015

Prudenzano (Federazione Intesa): La spartizione delle risorse della c.d. Cartolarizzazione ha ancora senso? Oltre 250 milioni di euro destinati in gran misura ai dirigenti del Ministero dell’Economia, Entrate e Dogane   Ha ancora un senso la spartizione di più di 250 milioni di euro, destinati ai dirigenti e, in misura molto ridotta, ai dipendenti del Ministero dell’Economia e dell’Agenzia delle Entrate e delle Dogane, nella attuale situazione economica? Il Segretario Generale della Federazione Intesa, Francesco Prudenzano in una nota inviata alle agenzie di stampa spiega, in proposito, il punto di vista della Federazione. La legge che prevedeva questo “incentivo” è di ben 12 anni fa (art. 3, comma 165 della legge 350/2003) e non possono che nascere forti perplessità sulla logicità e razionalità di questa norma quando le stesse somme (stiamo parlando di più di 250 milioni di euro) potrebbero avere migliore e più corretta applicazione, una su tutte, ma non certo l’unica, l’esigenza di un rinnovo contrattuale che manca dal 2010. La somma è determinata dalla legge 350/2003 da tre voci: Il risparmio sugli interessi dei titoli di stato; recupero di risorse per la lotta all’evasione fiscale; la vendita degli immobili che da il nome all’incentivo ma che, paradossalmente, si è conclusa ormai da anni. Questo accordo desta ancora più perplessità se, tra le percentuali e i parametri usati nel testo, si evince che gli importi destinati ai dirigenti di prima fascia in media superano i 20.000 euro pro capite. L’accordo, che ha passato anche il controllo della Corte dei Conti il 6 maggio scorso, è ormai in attesa solo della sua liquidazione ma certo che in tempi di “Revisione della Spesa” è una cosa che fa riflettere e la Federazione non esclude iniziative per accendere l’attenzione su questa anomalia in tempi brevi.

Prudenzano (Federazione Intesa): La spartizione delle risorse della c.d. Cartolarizzazione ha ancora senso?

Oltre 250 milioni di euro destinati in gran misura ai dirigenti del Ministero dell'Economia, Entrate e Dogane

 

Ha ancora un senso la spartizione di più di 250 milioni di euro, destinati ai dirigenti e, in misura molto ridotta, ai dipendenti del Ministero dell'Economia e dell'Agenzia delle Entrate e delle Dogane, nella attuale situazione economica? Il Segretario Generale della Federazione Intesa, Francesco Prudenzano in una nota inviata alle agenzie di stampa spiega, in proposito, il punto di vista della Federazione. La legge che prevedeva questo "incentivo" è di ben 12 anni fa (art. 3, comma 165 della legge 350/2003) e non possono che nascere forti perplessità sulla logicità e razionalità di questa norma quando le stesse somme (stiamo parlando di più di 250 milioni di euro) potrebbero avere migliore e più corretta applicazione, una su tutte, ma non certo l'unica, l'esigenza di un rinnovo contrattuale che manca dal 2010. La somma è determinata dalla legge 350/2003 da tre voci: Il risparmio sugli interessi dei titoli di stato; recupero di risorse per la lotta all'evasione fiscale; la vendita degli immobili che da il nome all'incentivo ma che, paradossalmente, si è conclusa ormai da anni. Questo accordo desta ancora più perplessità se, tra le percentuali e i parametri usati nel testo, si evince che gli importi destinati ai dirigenti di prima fascia in media superano i 20.000 euro pro capite. L'accordo, che ha passato anche il controllo della Corte dei Conti il 6 maggio scorso, è ormai in attesa solo della sua liquidazione ma certo che in tempi di "Revisione della Spesa" è una cosa che fa riflettere e la Federazione non esclude iniziative per accendere l'attenzione su questa anomalia in tempi brevi.


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