NOTA STAMPA
AGRICOLTURA, M5S: MONSANTO FORNISCACOLLABORAZIONE SU FITOSANITARI INVECE CHE ATTACCARE LA IARC
ROMA 26 MARZO 2015 – L'uso massiccio di fitosanitari in agricoltura si sa, può comportare danni per la salute dell'organismo, soprattutto se utilizzati in maniera massiccia e senza la dovuta conoscenza. La multinazionale Monsanto si è schierata contro il rapporto di cancerogenicità redatto dalla IARC, l'agenzia internazionale per la ricerca sul cancro dell'OMS, nonostante i suoi prodotti non hanno un'etichetta completa e chiara.
"Sono preoccupata per l'attacco al rapporto di cancerogenicità dalla IARC da parte della multinazionale Monsanto su alcuni fitosanitari, tra cui ilglifosato" - dichiara Silvia Benedetti, portavoce della Commissione Agricoltura del M5S. Il glifosato, principale componente di molti erbicidi, è stato classificato dalla IARC come 'probabilmente cancerogeno', assieme a due insetticidi, malatione e diazinone; mentre per gli insetticidi paration e tetraclorvinphos (Tcvp), già proibiti o di utilizzo ristretto in molti paesi, la classificazione è stata di "possibili" agenti cancerogeni."
"E' logico che principi attivi che hanno come obiettivo l'eliminazione biologica di organismi come piante e insetti possano avere influenze anche sull'organismo umano, soprattutto alla luce della loro persistenzanell'ambiente in cui viviamo, - continua Benedetti - inoltre Monsanto ha un bel dire che vi sono studi che escludono la cancerogenicità del glifosato "se usato secondo indicazioni". Sappiamo benissimo che questo erbicida viene usato senza alcun controllo anche da cittadini comuni o da agricoltori che non sipreoccupano di rispettare le buone pratiche agronomiche, ma anche da amministrazioni comunali che non vogliono ricorrere a pratiche ambientalmente più sicure, come ad esempio lo sfalcio, in tutte le aree extra agricole".
"Il Movimento 5 Stelle – prosegue la Benedetti - ha depositato diverse proposte di legge, risoluzioni e mozioni in merito all'uso dei fitosanitari, chiedendo ad esempio l'attuazione delle misure previste dal decreto legislativo 150 del 2012 e dal piano di azione nazionale secondo quanto previsto dalla Direttiva 128/2009 sull'uso sostenibile degli agrofarmaci, ma anche di intensificare la ricerca sugli effetti cumulativi dei pesticidi, aggiornando contestualmente le metodologie di autorizzazione e i programmi di monitoraggio."
"L' invito che rivolgo alla Monsanto - conclude la pentastellata – è questo: "Invece di sostenere la totale sicurezza dei suoi prodotti, Monsanto collabori e fornisca un'etichetta completa dei suoi prodotti, con l'effettivaformulazione, dal momento che la loro tossicità non è determinata solo dal principio attivo, come nel caso del glifosato, ma anche dall'azione sinergica dei coformulanti".
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