Il Salone del Restauro di Ferrara annuncia le prime grandi novità
tematiche e strutturali in programma per la prossima XXII edizione, a
partire dal cambio di data, che quest'anno vede la prestigiosa
vetrina dare appuntamento in primavera inoltrata, dal 6 al 9 maggio,
come di consueto presso Ferrara Fiere.
Il processo di trasformazione intrapreso negli ultimi anni da Restauro
si è inoltre ben allineato alla profonda riforma attuata dal MiBACT,
fin dagli esordi importante partner del Salone, in particolare per
quel che riguarda la piena integrazione tra cultura e turismo, il
mecenatismo culturale e la formazione di un vero e proprio "sistema
museale italiano", tematiche di grande rilevanza e attualità che
hanno conferito a Restauro il patrocinio di EXPO Milano 2015.
L'importante riconoscimento farà dell'edizione di quest'anno,
nell'articolato allestimento di 16.000 metri quadri, e a cui
prenderanno parte ben 250 espositori, una delle iniziative di alto
profilo che concorrono alla valorizzazione del patrimonio culturale e
ambientale del territorio italiano in tutte le sue declinazioni.
Restauro rivendica da sempre il ruolo di "mediatore" tra
conservazione del passato e innovazione, presentando al pubblico la
modernità nel restauro con il meglio dei materiali e delle tecnologie
presenti sul mercato, e il consueto dialogo tra spazi espositivi e di
riflessione, dibattito e formazione professionale.
Non mancherà anche quest'anno la preziosa partecipazione
dell'Opificio delle Pietre Dure di Firenze, che porterà i casi degli
suoi ultimi restauri d'eccellenza, e la presenza di delegazioni
estere con cui hanno collaborato, promuovendo il know how e
l'innovazione italiana all'estero, assorestauro e l'ice (Agenzia
per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese
italiane).
In particolare, il ruolo di riferimento ricoperto dal Salone
nell'importante incontro tra pubblico e privato, domanda e offerta,
vedrà quest'anno un importante focus sulle tematiche legate, tra le
altre cose, al mecenatismo culturale, con la partecipazione attiva del
Ministero, che non ha voluto mancare nemmeno l'edizione 2015 quale
ottima occasione per spiegare al grande pubblico la portata delle
norme contenute nel decreto Cultura e Turismo.
La fruttuosa sinergia tra pubblico e privato è la molla che più di
tutti può e deve portare ad una sensibilizzazione sempre più
consapevole di una cittadinanza attiva per un risveglio della
predisposizione al mecenatismo, come auspicato e disciplinato nel
recente decreto Art Bonus a firma del Ministro Dario Franceschini.
Queste spunti di grande attualità verranno affrontati in una tavola
rotonda che vedrà la partecipazione di importanti giornalisti di
settore, studiosi ed economisti, Fondazioni, società di crowdfunding
ma soprattutto semplici cittadini privati che nella cultura hanno già
deciso di investire.
A Restauro 2015 si parlerà anche di futuro dei beni culturali in
un'ottica europea e internazionale, in particolare l'International
Council of Museum (ICOM), in collaborazione con l'Associazione
Nazionale Musei Locali e Internazionali (ANMLI), presenterà una
preview della conferenza internazionale "Museum and Cultural
Landscapes", l'appuntamento mondiale sulla museologia che si terrà
nel 2016 a Milano e che offrirà la possibilità all'Italia di
confrontarsi con istituti internazionali sui possibili modelli di
gestione.
In questa stessa ottica di ripensare il sistema di gestione culturale,
alla luce dei modelli di Smart Cities e di "museo diffuso", e a
fronte delle riforme istituzionali e dei cambiamenti di assetto
organizzativo decretati dal Ministero, a Restauro 2015 verranno
fornite concrete ipotesi di spazio museo in cui, anche attraverso casi
studio nazionali e internazionali, si affronteranno l'accessibilità,
fruizione e promozione di un luogo che deve essere testimonianza di
qualità di un patrimonio culturale raccolto e intelligentemente
conservato, ma anche innesco di interrelazioni spaziali.
Restauro continua ad essere anche appuntamento imperdibile per il
mondo legato alla ricerca scientifica intorno alle questioni di
restauro e conservazione, e alla formazione delle professionalità
coinvolte: imprescindibile in questo senso la collaborazione con
l'Università di Ferrara, Dipartimento di Architettura, e il
TekneHub, laboratorio del Tecnopolo di Ferrara. Entrambi prestigiosi
partner del Salone, porteranno un importante focus sul restauro del
bene culturale come fonte di innovazione industriale capace di
attirare investimenti, facendo riferimento anche al programma di fondi
di finanziamento UE, HORIZION 2020, in cui la Commissione Europea ha
incluso trasversalmente il tema del patrimonio culturale, "importante
sia per la società che per l'economia"
Tirando le fila degli importanti processi innescati in seno alle
passate edizioni, le potenzialità del turismo culturale verranno
applicate anche alla rinascita del patrimonio emiliano a due anni e
mezzo dopo il sisma, su cui il Salone ha doverosamente accesso i
riflettori nelle edizioni 2013 e 2014. A fronte dell'immediato e
massimo impegno - numeri e fatti alla mano - della gestione
commissariale della Regione Emilia-Romagna, congiunta a quella della
Direzione Regionale MiBACT, quello che si propone nel 2015 è un
itinerario di turismo culturale nell'area del sisma alla scoperta dei
suoi gioielli artistici nuovamente visitabili, delle opere salvate e
riconsegnate al pubblico.
Se queste sono le premesse della XXII edizione di Restauro, attendiamo
le prossime novità di un appuntamento che nel 2015 come non mai
promette di lasciare il segno.
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