giovedì 29 gennaio 2015

DEFINIRE E DENUNCIARE I DOGMI

 


Peter Terry - 12 gennaio 2015 


Gli insegnamenti Bahá'í chiedono a tutti noi, non importa quali siano le nostre convinzioni, di espanderle per rispettare le principali religioni del mondo. Il nuovo modo di Bahá'u'lláh di pensare alla religione sfida vecchi paradigmi e mette in discussione le barriere e i confini che abbiamo costruito tra le comunità religiose per migliaia di anni.

Nel Libro della Certezza Bahá'u'lláh scrive:

E similmente ricorda il giorno in cui gli Ebrei, circondato Gesu’ Figlio di Maria, Lo spingevano a confessare di essersi proclamato Messia e Profeta di Dio, per poterLo così dichiarare infedele e condannare a morte. Poi lo condussero  - Egli Ch’era l’Astro del cielo della Rivelazione divina – da Pilato e da Caifa, il sommo teologo dell’epoca.    I grandi sacerdoti si erano riuniti tutti nel palazzo e una folla di gente si era adunata per assistere alle Sue sofferenze, deriderLo e oltraggiarLo…” §145 p. 99-100 
…Inoltre è già evidente e a te noto che ciò cui si sono attenuti gli Ebrei e i Cristiani e i cavilli sollevati contro la Beltà di Muhammad, gli stessi sono stati in questi giorni sostenuti dai seguaci del Corano e sono stati notati nelle accuse contro il “Punto del Bayán” – Gli siano sacrificate le anime di tutti coloro che dimorano nel regno delle Rivelazioni divine! Guarda la loro follia! Pronunziano le stesse, identiche parole dette dagli antichi Ebrei e non lo sanno! Come sono giuste e vere le Sue parole a loro riguardo: “Lasciali gingillarsi nelle loro discussioni!” (Corano, VI,91). “Per la vita Tua, Mohammad! Sono presi dalla frenesia delle loro futili fantasie!”(Corano, XV, 72) §147 p. 101.

E continua:

Così si è espresso il Re della gloria eterna nel Suo Libro riguardo alle parole pronunziate da coloro che erravano nella valle della lontananza: ”Dicono i giudei:’La mano di Dio è ora chiusa’. Siano le loro mani chiuse e incatenate e siano maledetti per quel che hanno detto! Che anzi ambo le mani di Dio sono aperte!” (Corano, V,64). “La mano di Dio sta sopra le loro mani” (Corano, XLVIII, 10) in Libro della Certezza, §148 p. 102 eSpigolature dagli Scritti di Bahá'u'lláh, §XIII p 27.

Quantunque i commentatori del Corano  si siano pronunziati in diverse maniere sul significato della rivelazione di questo versetto, pure, tu dovresti sforzarti a comprenderne il senso. Egli dice: Com’è falso ciò che hanno immaginato gli ebrei! Come può la mano di Colui Che è il Re della verità, Che fece sì che si manifestasse il sembiante di Mosè a cui conferì il manto della Profezia – come si può incatenare o vincolare la mano di un Essere simile? Come si può concepire che  Egli sia impotente ad innalzare un altro Messaggero dopo Mosè?  Osserva l’assurdità del loro dire: Come è fuorviato e lontano dal sentiero della sapienza e della comprensione! Osserva come tutti costoro [i Musulmani] si occupano, anche oggi, di tali stolte assurdità. Per più di mille anni hanno recitato questo versetto [dal Corano] e inconsciamente hanno criticato gli ebrei senza rendersi conto che loro stessi, apertamente e in segreto, ripetono le opinioni e le credenze degli ebrei! Spigolature dagli Scritti di Bahá'u'lláh, §XIII pp. 27-28


In questo passo tratto dalla Sua lettera al monarca persiano, Násiri'd-Din Shah, Bahá'u'lláh ha scritto circa i bahá’í e la loro fede nell’unità di tutte le religioni:

Sì, questi servi considerano l'unico vero Dio come Colui Che ‘fa ciò che vuole’ e ‘ordina come Gli piace’ (Corano, V,1). Così essi non reputano impossibile la continua apparizione delle Manifestazioni della Sua Unità nel mondo contingente. E chi pensa altrimenti, in che cosa è diverso da coloro che credono che la mano di Dio sia ‘incatenata’(Corano, V, 64)? E se l’unico vero Dio – glorificata sia la Sua menzione! -  è veramente considerato incoercibile, allora qualunque Causa quell’Antico Re Si compiaccia di manifestare dalla fonte del Suo Comando deve essere accettata da tutti.  Gli Inviti del Signore degli Eserciti §241 p. 109.



Bahá'u'lláh ha fatto grandi sforzi per conciliare il cristianesimo sia con l'ebraismo che con  l'Islam. Ha citato copiosamente dai Vangeli, nel Libro della Certezza, nella sua Epistola al Figlio del Lupo. Ha anche citato occasionalmente da altri libri del Nuovo Testamento, tra cui una lettera di Paolo ai Romani nella Epistola al Figlio del Lupo e dall’Apocalisse di San Giovanni in una delle sue lettere. Come nel caso di citazioni delle Scritture ebraiche, citando il Nuovo Testamento, Bahá'u'lláh ha affermato l'autenticità dei libri, l'accuratezza delle loro previsioni, e le loro origini divine.

A testimonianza del successo del suo tentativo di conciliare il giudaismo con le altre religioni, migliaia di ebrei si sono convertiti alla fede Bahá’í in Iran, e migliaia di ebrei sono diventati bahá’í' da quando la religione di Bahá'u'lláh si è diffusa oltre i confini dell'Iran, in altre nazioni in cui risiedono degli ebrei.


I pareri e le opinioni espresse in questo articolo sono unicamente quelle  dell'autore e non riflettono necessariamente il parere di  www.BahaiTeachings.org  o qualsiasi istituzione della Fede Bahá'i. 

Per leggere l'articolo in inglese:
Traduzione di Maria G.