sabato 20 settembre 2014

Alla Camera di Commercio di Cosenza arriva Made in Italy - Eccellenze in Digitale

ALLA CAMERA DI COMMERCIO DI COSENZA

ARRIVA "MADE IN ITALY: ECCELLENZE IN DIGITALE"

Diffondere la cultura dell'innovazione digitale, accrescendo la consapevolezza dei vantaggi derivanti da un utilizzo più avanzato del web per il Made in Italy, e valorizzare lo scambio di competenze tra le piccole imprese e i giovani nella transizione al digitale, per valorizzare anche all'estero le eccellenze produttive italiane, a partire dall'agroalimentare e dall'artigianato, sono gli obiettivi del progetto "Made in Italy: Eccellenze in digitale", promosso da Google in collaborazione con Unioncamere. Il compito di supportare le imprese nel percorso di digitalizzazione è stato affidato a 107 giovani, formati da Google e Unioncamere, che per 6 mesi saranno ospitati in 52 Camere di Commercio in tutta Italia. Affiancati da un tutor dedicato all'interno della Camera di Commercio, i giovani digitalizzatori svolgeranno attività di sensibilizzazione e supporto alle imprese del territorio per aiutarle a creare o sviluppare la propria presenza online, sfruttando così le opportunità offerte da Internet per far conoscere in tutto il mondo le eccellenze del Made in Italy. L'iniziativa si inserisce all'interno della campagna "e-Skills for jobs" della Commissione Europea ed ha il patrocinio del Ministero dello Sviluppo Economico. Le due esperte di web, marketing e comunicazione digitale, coordinate da Giuseppe Palopoli della Camera di Commercio di Cosenza, sono Alessandra Sposato, 26 anni, laureata in Economic Analysis & Policy all'Università di Milano, e Marianna Sposato, 26 laureata e specializzata in Law & Economics presso la LUISS Guido Carli di Roma. Le giovani professioniste, con interventi dedicati e gratuiti, supporteranno le imprese provinciali dell'agroalimentare e dell'artigianato artistico. «Più le imprese raggiungono un alto livello di maturità digitale, più crescono le esportazioni. Da questa constatazione è scaturita la decisione della Camera di Commercio di Cosenza di aderire al progetto "Eccellenze in digitale". Il nostro obiettivo» commenta il Presidente della Camera di Commercio di Cosenza, Klaus Algieri, «è quello di aiutare le piccole aziende, gli artigiani e il mondo dell'agricoltura della provincia di Cosenza ad accedere al web per competere sui mercati internazionali. C'è una grande fame di Made in Italy nel mondo. In un anno le ricerche su Google per le parole chiave relative al Made in Italy sono cresciute del 12%. Un dato abbastanza significativo, anche se in Italia solo il 34% delle piccole e medie imprese possiede un sito internet e solo il 13% lo utilizza per vendere. Le imprese attive extra-agricole che esportano in provincia di Cosenza sono circa 400 e producono un volume di esportazioni equivalente ad appena lo 0,02% dell'export nazionale che, nell'ultimo anno, è anche diminuito di quasi il 12%. Troppo poco rispetto alle potenzialità enormi delle nostre aziende.[1] La sfida sarà quella di convincere i tanti imprenditori del cosentino che il web può offrire nuova linfa non solo alle aziende produttrici di eccellenze, ma all'intero territorio provinciale. In termini comparati, è noto che con il solo passaggio da impresa off-line (quindi solo con un sito web) ad impresa on-line-attiva vi è un incremento del fatturato e una maggiore possibilità di attrarre consumatori esteri, fattori che avranno sicuramente un impatto positivo anche sull'occupazione. Organizzeremo, pertanto, incontri e visite presso le imprese per far conoscere agli imprenditori della provincia gli strumenti per vendere i propri prodotti on line, li aiuteremo a cogliere le opportunità dei mercati mondiali, a raccontarsi e a raccontare al mondo il loro lavoro davvero eccezionale e le loro produzioni davvero eccellenti ». Le imprese beneficiarie del progetto saranno individuate a seguito di adesione alla manifestazione di interesse, che sarà a breve pubblicata sul sito della Camera di Commercio di Cosenza. Successivamente, si procederà all'analisi del livello di digitalizzazione, implementando e condividendo con gli imprenditori aderenti, un programma di lavoro personalizzato. Grazie ad Internet, aziende di ogni settore e dimensione possono far conoscere i propri prodotti, anche di nicchia, oltre i confini nazionali, raggiungendo nuovi mercati e nuovi clienti in tutto il mondo. Recenti studi[2] dimostrano che, al crescere del livello di maturità digitale, aumenta la percentuale di imprese che fanno export. Maturità digitale ed export hanno un impatto diretto sul fatturato delle imprese: fino al 39% del fatturato da export delle imprese di medie dimensioni che sono attive online è realizzato grazie ad Internet. I dati Istat rivelano che in Italia solo il 67% delle imprese è raggiungibile online tramite il proprio sito web; solamente l'11% dichiara di offrire servizi di e-commerce e soltanto un'impresa su quattro utilizza almeno un social media. La Calabria si attesta al di sotto della media nazionale in termini di presenza online (aziende con siti internet). Sebbene tra il 2012 e il 2013 le ricerche globali su Google legate al made in Italy siano aumentate del 12%, esiste ancora un forte gap tra le nostre produzioni di qualità e loro presenza online. Anche perché solo una quota minima delle nostre imprese sfrutta tutte le potenzialità di Internet per accrescere il proprio fatturato. Tra le Pmi manifatturiere[3], la stragrande maggioranza delle quali ha un proprio sito web ma solo il 16% fa attività di e-commerce. È dunque evidente quali siano le opportunità che si aprono per le eccellenze italiane.


[1] Nel solo settore manifatturiero, a fronte di circa 200 imprese esportatrici se ne sono individuate oltre 500 potenzialmente esportatrici (stime Unioncamere), ovvero con caratteristiche simili a quelle delle imprese esportatrici, ma che per qualche motivo non riescono ad esportare.

[2] Analisi condotta da Google in collaborazione con Doxa Digital su più di 5.000 aziende di piccole e medie dimensioni, per indagare il rapporto tra digitalizzazione ed export.

[3] Dati Unioncamere su un campione di 1.500 Pmi manifatturiere (20-499 dipendenti)

VALERIO CAPARELLI

AddLance: storia di una startup italiana dedicata ai freelance


Tante, tantissime sono le startup made in Italy, parecchie sono quelle che scelgono come settore la rete e la tecnologia, una delle ultime nate è Addlance.

La storia di Addlance è differente: perché?

Scopriamola insieme.

Addlance è una startup italiana fondata alla fine del 2013, quando tre amici trentenni, appassionati di tecnologia e

di innovazione, decidono di creare un progetto differente al passo con i tempi. Nasce così da un piccolo sogno che diventa realtà, un progetto utile per chi opera in rete ed è un freelance. La start up Addlance ha un marketplace che si candida ad essere uno dei più innovativi luoghi di incontro e confronto fra aziende e freelance.


Come nasce Addlance?

I fondatori ci raccontano che l'idea è nata dalla combinazione di alcuni eventi: un viaggio nella Silicon Valley che ha confermato quanto i tre amici sapevano già, ovvero quanto sia importante l'imprenditorialità. E' questo una sorta di mantra delle nuove generazioni che diventano imprenditori e che spesso lo sono di se stessi. La realtà economica attuale è fatta di tantissimi giovani e no che sono imprenditori di sé stessi: freelance.


Come creare una start up? Difficile saperlo se non si è del settore, agli amici sembra qualcosa di complicato "come dotarci del know-how necessario per avviare una startup?" una domanda che sembra un rebus ma ecco che si accende una lampadina: serve un consulente, qualcuno che possa collaborare a creare il progetto di startup. Un freelance! Certo un freelance un consulente freelancer.

E, come fare a reperire il freelancer con le competenze giuste?


"Ma dove trovarli? Come facciamo a fidarci? Quanto costano? "

Domande di non facile risposta infatti i giovani, paradossalmente, stavano invertendo il tradizionale ordine delle cose: prima serve un'idea e poi gli strumenti per eseguirla. Loro invece ci raccontano " Noi stavamo partendo dell'esecuzione senza avere un'idea!"

E non finisce qui. La discussione e l'analisi continua sino a quanto capita che un amico del gruppo è costretto a rimanere a casa dal lavoro per diversi mesi per problemi di salute.

Si tratta di un programmatore. Questo evento fa sì che si aggiunga un altro importantissimo dato "lavorare da casa" .

Lavorare da casa in remoto è importante e nessuno meglio di un freelancer può saperlo.

Da casa si può lavorare in qualsiasi orario del giorno e della notte con colleghi e clienti distribuiti in Paesi diversi senza mai incontrarli fisicamente.

Gli amici mettono a fuoco l'idea: dare la possibilità a imprenditori e piccole medie imprese di lavorare online con liberi professionisti.

Così nasce Addlance, un mercato del lavoro, marketplace, un luogo idoneo ai freelance ma anche alla piccola media impresa che in questo modo può usare il prezioso strumento dell'outsourcing.

I benefici del lavoro in remoto sono tantissimi tra i quali, da non sottovalutare mai, i due fondamentali: ridurre notevolmente i costi e i tempi.

Le grandi società si possono permettere squadre di consulenti, le piccole medie imprese e società invece

possono trovare una risposta alle necessità di innovazione o di sviluppo delle vendite nei professionisti freelance trovati online.

La rete è utile e va sfruttata sia da chi cerca collaboratori ma anche da chi si offre per collaborazioni in freelance.

"E' nata cosi AddLance: per sviluppare la nostra iniziativa, sottolineano i fondatori, non ci limitiamo solo al nostro lavoro ma una parte notevole degli sforzi viene data agli stessi freelance iscritti sul sito. Il tutto gestito in modalità "cloud" cioè online: AddLance si sviluppa e cresce grazie al contributo degli stessi utenti!"


Sito web: www.addlance.com


Trasmette:

Eleonora Casula

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TURISMO RELIGIOSO: CRESCE L’ATTENZIONE VERSO LA CALABRIA


TURISMO RELIGIOSO: CRESCE L'ATTENZIONE VERSO LA CALABRIA

  

Il famoso economista tedesco Albert Otto Hirschman affermava che "qualsiasi sviluppo dipende dal suscitare e utilizzare risorse e capacità nascoste, disperse o male utilizzate". Il segmento del turismo religioso, da decenni in continua crescita nelle statistiche di tutto il mondo, dimostra quanto sia necessario investire in questa direzione, affinché si possa mettere in mostra il grande patrimonio storico-architettonico contenuto nei santuari, nei musei e nelle chiese della Calabria. Un modo concreto per diversificare e destagionalizzare l'ampia offerta turistica della regione, che può diventare una delle leve con cui risollevare l'economia locale. A tal proposito, si può affermare che la Regione Calabria, attraverso una buona programmazione del suo organo politico e grazie alla capacità tecnica e operativa del Dipartimento Turismo, ha subito compreso le potenzialità insite in questo specifico ambito. Non a caso, da qualche anno, con la fattiva collaborazione della CEI (Conferenza Episcopale Italiana) e dell'ENIT (Agenzia Nazionale del Turismo) nel Santuario di San Francesco a Paola (CS) si svolge AUREA, la Borsa del Turismo Religioso e delle Aree Protette. Un'opportunità in più per i tanti operatori turistici calabresi in termini di crescita e, al contempo, un'occasione tangibile per promuovere al meglio le bellezze del territorio. Un modo intelligente per calamitare nuovi viaggiatori di fede verso gli oltre 100 santuari calabresi e le oltre 2000 chiese, monasteri e musei diocesani. La fede, quasi sempre, va di pari passo con la scoperta dei luoghi e, quindi, con la promozione del territorio. La Calabria, per questo esercito di fedeli offre molti cammini che al percorso di fede affiancano la scoperta dell'inestimabile patrimonio di cui è dotata la regione. Il viaggio ha una sua anima e il turismo religioso, puntando sul brand della fede e dell'accoglienza della gente di Calabria, può evidenziare questo aspetto sino al punto da farlo diventare uno dei principali riferimenti tra i tanti elementi attrattori di questa regione del Sud Italia.


Valerio Caparelli 




QUESTIONE LAVORATORI IN MOBILITÀ IN DEROGA: GIUDICEANDREA CHIAMA, SALERNO NON RISPONDE

QUESTIONE LAVORATORI IN MOBILITÀ IN DEROGA:

GIUDICEANDREA CHIAMA, SALERNO NON RISPONDE

 

L'assessore regionale al ramo, Nazzareno Salerno, si sta dimostrando decisamente sordo alle continue e legittime richieste dei lavoratori in mobilità in deroga della Calabria. Infatti, proprio in merito a questa desolante vicenda, il rappresentante sindacale di categoria della CGIL, Umberto Calabrone, Gerardo Calabria e Gianluca Campolongo della CISL e Gianvincenzo Petrassi della UIL, dopo un necessario e utile incontro tenuto con l'assessore provinciale al mercato del lavoro, Giuseppe Giudiceandrea, viste le reiterate telefonate effettuate verso la Regione, oltre una richiesta ufficiale trasmessa a Catanzaro per mezzo di telegramma, hanno sollecitato congiuntamente l'assessore Giudiceandrea a richiedere l'ennesimo incontro con l'omologo assessore regionale, al fine di denunciare personalmente il non giustificabile ritardo che si registra da parte dell'Ente regionale riguardo il pagamento degli assegni di mobilità ai lavoratori in deroga, sia per tutto l'anno 2013 sia per quello in corso. Un bacino di circa 8300 unità, registrati a fine 2013, per la sola provincia di Cosenza, che preoccupa non poco i sindacati e l'Ente provinciale, per il destino delle migliaia di famiglie in difficoltà che cercano disperatamente di sopravvivere. Nel corso della riunione, tenutasi presso la sede dell'assessorato provinciale, è stata rilevata la necessità di un intervento immediato di tutte le forze politiche e sociali, degli Enti locali e del Parlamento, per rilevare e denunciare che ancora oggi, nonostante il Governo centrale abbia già liquidato 17 milioni di euro in favore della Regione Calabria per l'estinzione di tutti gli arretrati fino a dicembre 2013, l'assessorato diretto da Nazareno Salerno non ha attivato alcun atto prodromico al pagamento di quanto legittimamente atteso dai lavoratori. Un dovere, non un favore, quello della Regione, visto che la stessa si era impegnata, con apposita delibera, a colmare l'eventuale necessità residuale. Va aggiunto, poi, in ordine ai tirocini formativi per le politiche attive, demandati fino allo scorso anno alle competenze della Provincia quanto a elaborazione dei piani e a liquidazione dei compensi, che gli 880 lavoratori che hanno scelto questa opzione non hanno ancora ricevuto il pagamento degli emolumenti attesi per l'anno 2014. A differenza di quanto successo lo scorso anno, dove 3600 lavoratori hanno partecipato a tirocini formativi on the job e corsi di formazione di riqualificazione professionale, che hanno consentito a ben 258 di loro di essere ricollocati in ambienti di lavoro con contratti a tempo indeterminato. Un merito e un successo da attribuire in particolar modo al dirigente provinciale del lavoro, Luigi Novellis, e a tutto il suo staff, che ha garantito efficienza e vicinanza ad ogni lavoratore in mobilità. A sostegno dei lavoratori, delle parti sindacali e dell'assessore al ramo della sua giunta, si è schierato anche il presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, che invita le parti in causa a sollecitare con ogni forma l'assessore regionale affinché ponga rimedio alla vergognosa situazione che vede oltre diecimila famiglie prive del proprio reddito di sostentamento. Il problema, peraltro, sembra di difficile soluzione anche per il fatto che la Regione Calabria, ai fini dell'erogazione dei compensi per i tirocini formativi, non ha dotato i suoi lavoratori di Calabria Lavoro degli strumenti tecnici di base utili a conoscere il curriculum vitae del singolo lavoratore. Ciò impedisce, e impedirà di fatto, la liquidazione di ogni somma in favore dei beneficiari, benché il relativo piano di politiche attive prevedesse obbligatoriamente una copertura finanziaria, pena l'illeicità dello stesso. Pur di risolvere questo problema di natura tecnico-amministrativa, il presidente Oliverio è disposto ad offrire alla Regione le strutture tecniche e il personale incaricato, pur di passare ad una pronta liquidazione di quanto dovuto ai lavoratori impegnati nei tirocini formativi. Purtroppo, l'assenza di azione e il silenzio assordante che proviene dall'assessore Salerno e dagli uffici del Settore 10 di Catanzaro, preoccupa non poco i diretti interessati. Si spera che con questa sollecitazione a mezzo stampa, prima di altre forme di protesta pubblica da parte delle migliaia di lavoratori in mobilità in deroga, si possano smuovere la coscienza e l'attenzione dell'assessore regionale. In mancanza di ciò e di un irresponsabile atteggiamento di persistente ignavia, le sigle sindacali e l'assessore provinciale Giudiceandrea faranno propria la battaglia, attivandosi in tutte le sedi istituzionali per la garanzia del buon diritto di tutti i lavoratori in attesa.



                 

  Giuseppe Giudiceandrea                Lavoratori in protesta davanti al Consiglio Regionale




Con gentile richiesta di pubblicazione e diffusione del presente comunicato stampa.

Per eventuali interviste, contattare:

GIUSEPPE GIUDICEANDREA  -  334.7249989

Grazie per la collaborazione.

Cordialità, Sandra Saggio

Comunicato stampa - Conferenza stampa Giuria tecnica XXVI Premio Letterario Camaiore

in allegato il comunicato stampa in oggetto e un'immagine della conferenza stampa
 
Cristiano Bartelloni - Ufficio Stampa
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Rapani: “ LA POLITICA DEL FARE SONO SOLITO PRATICARLA E NON PREDICARLA ”

In allegato comunicato stampa


COMUNICATO STAMPA  ● 20 Settembre 2014

 

FdI-An Rossano – Rapani: " LA POLITICA DEL FARE SONO SOLITO PRATICARLA E NON PREDICARLA "

 

 

Rossano, 20/09/2014Rapani: " Amministrare un Comune non è l'equivalente di un amministrazione condominiale "

 

Devo ringraziare "i bravi", che pedissequamente si prestano a portavoce di "don Rodrigo", per avermi dato la possibilità di ricordare ai cittadini dell'intero territorio l'attività svolta dal sottoscritto per protesta e a tutela della salvaguardia del presidio di Giustizia del Tribunale di Rossano.

 

E' giusto infatti che gli stessi cittadini sappiano che il giorno della firma del decreto di soppressione del Tribunale ho invitato sindaco, consigliere regionale e deputato, a quel tempo rappresentanti del PDL, a dimettersi insieme a me per protestare contro lo scippo praticato dal mio ex partito, che in quel momento era classe di Governo. La risposta naturalmente è stata negativa. A quel punto, con tanto di lettera firmata e protocollata, sono stato l'unico a rassegnare la sospensione con preannuncio e conseguente dimissione dal PDL;

 

E' stato il sottoscritto, successivamente, a sensibilizzare l'amministrazione provinciale invitandola ad assumere una posizione chiara, riguardo alla vicenda, attraverso l'approvazione di un o.d.g. che è stato votato all'unanimità;

 

E' stato il sottoscritto a richiedere, in modo responsabile, la convocazione di un consiglio comunale con il proposito della rassegna delle dimissioni in massa  che avrebbe coinvolto sia la maggioranza che l'opposizione. Solo così, probabilmente, avremmo potuto far parlare i mass media, da Siracusa fino a Bolzano, del paventato rischio che correva la nostra Rossano e sensibilizzare l'opinione pubblica e gli organi preposti per la tutela della salvaguardia del presidio di giustizia. La mia richiesta non è stata accettata

 

 

Ed è stato sempre il sottoscritto, successivamente, a presentare, in seno al consiglio comunale, una richiesta di approvazione di un o.d.g. che attraverso un deliberato avrebbe recepito le dimissioni dell'intero consiglio stesso. Anche questa fu dichiarata irricevibile;

 

Il significato di quanto accaduto è chiaro: " non c'era volontà alcuna di abbandonare la poltrona".

 

Questo quanto fatto personalmente a livello locale.

 

Ma è giusto ricordare, per non dimenticare, anche l'intervento richiesto ai referenti del mio partito (FdI-An) in seno al Governo centrale i quali, attraverso il capogruppo in seno alla Camera dei Deputati, on. Fabio Rampelli, hanno interrogato il Ministro preposto con richiesta di risposta scritta. Richiesta che ad oggi, purtroppo, non ha ancora avuto alcun riscontro.

 

Sono gli stessi cittadini a chiedersi, ormai, perché ad ogni occasione "i bravi" eseguono le direttive di "don Rodrigo" e sono essi stessi che commentando evidenziano che sono accomunati da un unico interesse: "la tutela dei propri familiari".

 

Ribadisco concludendo, per ricordare a me stesso in primis, che amministrare un Comune non è l'equivalente di un amministrazione condominiale ne tantomeno sarà mai l' equivalente dello scrivere un romanzo come "i promessi sposi".

 

 

Ernesto Rapani

 

Consigliere comunale città di Rossano

 

  
 
[Dipartimento Comunicazione e Propaganda • Coordinamento Provinciale FdI-AN – Cosenza]
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Comunicato stampa - Del Dotto eletto rpesidente Unione Comuni Versilia

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Windfestival 2014, torna il Bikini Contest



COMUNE DI DIANO MARINA
Golfo Dianese •
Riviera dei Fiori • Provincia di Imperia • Liguria

Comunicato stampa di sabato 20 settembre 2014

Dopo il successo ottenuto in occasione della prima edizione

Windfestival 2014, torna il Bikini Contest

La locandina del Windfestival 2014 https://dl.dropboxusercontent.com/u/4234348/Diano%20Marina/wf2014.jpg


Tra gli eventi collaterali del WindFestival, anche quest'anno verrà riproposto il Bikini Contest che ha riscosso molto successo nel corso della sua prima edizione. Partecipare è semplice, basta visitare il sito web e compilare il form d'iscrizione. In premio una settimana per due persone in appartamento a Tenerife. Si ripropone dunque uno scambio con Granadilla de Abona, cittadina canariense gemellata con Diano Marina.

Il WF2014 - che ha il patrocinio del Comune di Diano Marina e il supporto di GM - è organizzato da TF7 del campione di windsurf Valter Scotto e da Open Sport di Andrea Ippolito. Sponsor: Yamaha, Pentax, Volkswagen Auto3, Heineken, TF7, 99 NoveNove. Durante l'evento Yamaha metterà a disposizione del pubblico moto e scooter per una prova su strada. Partner istituzionali: GM, Confcommercio, Federalberghi, Guardia Costiera, Club del Mare, Comune di San Bartolomeo al Mare.

Windfestival 2014 – 3/4/5 Ottobre 2014
Spiaggia di Diano Marina

Per informazioni: www.windfestival.it
Facebook: windfestival

Per ulteriori informazioni stampa:
Ufficio stampa del Comune di Diano Marina
FEDERICO CRESPI & ASSOCIATI
+39.392.970.91.24

ANTISPAM STANDARD DISCLAIMER: La comunicazione viene inviata ai  facenti parte delle mailing-list di Federico Crespi & Associati. I dati acquisiti non verranno diffusi a terzi e saranno trattati nel rispetto delle regole previste dalla Legge 675/96 e disposizioni del "Codice in materia di protezione dei dati personali", decreto legislativo del 30 giugno 2003, n. 196. Per essere esclusi dalle mailing-list di Federico Crespi & Associati, inviare un messaggio contenente la dicitura "cancellatemi dalla mailing-list di Federico Crespi & Associati" al seguente indirizzo: ufficiostampa@fcea.it.

PRIVACY: Le informazioni contenute nella presente comunicazione e i relativi allegati possono essere riservate e sono, comunque, destinate esclusivamente alle persone o alla Società  sopraindicati. La diffusione, distribuzione e/o copiatura del documento trasmesso da parte di qualsiasi soggetto diverso dal destinatario è proibita, sia ai sensi dell'art. 616 c.p., che ai sensi del D.Lgs. n. 196/2003. Se avete ricevuto questo messaggio per errore, vi preghiamo di distruggerlo e di informarci immediatamente inviando un messaggio  al seguente indirizzo: ufficiostampa@fcea.it.

Beppe Dati. "Campus della Musica? Nessun musicista fiorentino interpellato. Altro che 'bottega'"

Lo hanno chiamato "Campus della Musica". Lo realizzano a Firenze con il patrocinio e il sostegno del Comune, della Regione Toscana, del Maggio Musicale Fiorentino, dell'Estate Fiorentina.
Poi vai a vedere il programma. E ti accorgi che di "fiorentino" non c'è proprio niente.
Cito da un articolo di Repubblica (ma la notizia è riportata a grandi lettere anche da altre testate):
"Claudio Baglioni, Niccolò Fabi, Daniele Silvestri, Max Gazzè, Mara Maionchi e Rossana Casale saranno tra gli artisti protagonisti del Campus della Musica, progetto triennale di formazione, che è stato inaugurato il 6 settembre presso il Nuovo Teatro dell'Opera di Firenze".
Sempre da Repubblica: "Questo campus – dice Dario Nardella, sindaco di Firenze - è davvero unica come esperienza in Italia, potremmo dire che è la prima 'scuola' di musica leggera e contemporanea in questo paese. Firenze ha una vocazione alla formazione dei talenti, in tanti campi e non poteva non avere un progetto del genere sulla musica".
"E' un progetto vitale e innovativo – afferma Sara Nocentini, assessora regionale alla cultura - che è di sicuro prestigio per Firenze e per tutta la Toscana.Il Campus si situa in una tradizione tutta toscana, quella della "bottega artistico artigiana", tipo luogo di apprendimento e scambio".
Scuola fiorentina? Bottega fiorentina?
Ma cosa c'è di fiorentino in tutto questo?
Chi tra questi artisti è fiorentino o rappresenta la fiorentinità?
Il Comune di Firenze e la Regione Toscana dovrebbero ben sapere che il nome "scuola o bottega fiorentina" venne attribuito dalla stampa e dalla televisione ad un gruppo di artisti che operava e opera a Firenze dagli anni '80 ad oggi, riscuotendo successi nazionali e internazionali lasciando una traccia fondamentale nella storia della musica italiana e non solo.
Oltre al maestro Giancarlo Bigazzi - recentemente scomparso e al quale il nostro attuale Presidente del Consiglio Matteo Renzi (all'epoca Presidente della Provincia di Firenze) conferì il riconoscimento speciale di "ultimo genio fiorentino" - ne fanno parte grandi altri professionisti della musica: autori, compositori, arrangiatori, musicisti, cantanti ecc...
Nessuno di questi è nel "Campus della musica". Nessuno di questi è stato neanche interpellato per farne parte. Nessuno della "bottega fiorentina" (la vera "bottega fiorentina") fa parte di questa realtà che ha tutto, tranne che essere una scuola o una bottega fiorentina.
Si vede che oggi le parole hanno un significato diverso dal passato, si sradicano dal loro contesto, come questo campus che non nasce dall'esperienza e dalla creatività degli artisti locali. È tutto molto triste, soprattutto constatare che chi organizza una cosa del genere si dimentica di informare i protagonisti della musica fiorentina e che gli artisti della "bottega", la vera "bottega" siano stati informati solo dalla stampa, dopo che i giochi erano già stati fatti.
Beppe Dati

venerdì 19 settembre 2014

TIA Formazione Internazionale - Newsletter 19


NEWSLETTER 19

Gentilissimi,

ecco la Newsletter n.19

"Non siamo più inglesi nè francesi nè tedeschi. Siamo europei. Non siamo più europei, siamo uomini. Siamo l'umanità. Non ci resta che abdicare dal più grande degli egoismi: la nostra patria"

Victor Hugo

picture“Progettazione Europea: Europa per i Cittadini 2014-2020″ Seminario di Formazione 27 Settembre 2014

Scadenza Iscrizioni: 21 Settembre

Scarica il Bando del Seminario “Progettazione Europea”

pictureSeminario di Formazione “Progettazione Europea – Erasmus Plus” 11 Ottobre 2014

Scadenza Iscrizioni: 8 Ottobre

Scarica il Bando del Seminario “Progettazione Europea – Erasmus Plus” e Guarda il Programma Scarica la Locandina

#europaugualeitalia

pictureNasce la Campagna TIA #europaugualeitalia

Leggi il Comunicato Stampa su #europaugualeitalia

 

“TIA promuove: #europaugualeitalia” Video di Presentazione

Guarda il Video di Presentazion della Campagna TIA #europaugualeitalia

Opportunità Per i Giovani #Wallfall25

Il Movimento Europeo Tedesco, in occasione del 25° anniversario della Caduta del Muro di Berlino, organizza un dibattito a livello europeo a cui potranno partecipare 28 cittadini dell’Unione Europea (uno per stato membro) nati nel 1989 per un weekend a Berlino. Alla selezione del partecipante italiano collaborerà anche il Consiglio Italiano Movimento Europeo (CIME) www.movimentoeuropeo.it […]

Scrivono di Noi

 

“TIA Formazione presenta #europaugualeitalia: si parte a Campobasso col Giornalismo Europeo” via EurOpinione.it

Leggi l’Articolo Online su EurOpinione.it

“Giornalismo e Politiche Europee. Al Via la Campagna d’Informazione TIA” via Eurocomunicazione.it

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Protocollo di Intesa

Presidenza

Partner

 

 

Cordiali saluti

Ass. TIA Formazione Internazionale

 

 

TIA Formazione Internazionale. Via Toscana 30, 00187 Roma tel. 0664824136 www.tiaformazione.org 
per info comunicazione@tiaformazione.org

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REMINDER - Invito - LA CASA DI DOMANI - Leroy Merlin - 23 settembre 2014

 

 

 

 

“LA CASA DI DOMANI”

 

Vi aspettiamo

 

alla premiazione dei vincitori del “Premio di Idee”

&

alla presentazione della ricerca Doxa “Osservatorio sulla casa”

 

dalle ore 17.30

c/o Umanitaria - ingresso da via San Barnaba 48 – Milano

 

RSVP: asli.gulfidan@noesis.net e/o alessandro.lombroso@noesis.net  

 

 

 

 

 

Asli Gulfidan -  Account Manager  - Noesis srl - Via Savona 19/A - 20144 Milano - Italy - Tel +39 02 83105124 – asli.gulfidan@noesis.net  – www.noesis.net  

 

 

 

Vanity Url: l’indirizzo web breve e personalizzato

In gergo si chiamano Vanity Url e sono indirizzi web brevi e facili da ricordare che rimandano direttamente al tuo profilo o alla tua pagina dando la possibilità di essere raggiunti con semplicità senza dover ricordare a memoria lunghi URL.

Ecco alcuni esempi:
https://plus.google.com/u/0/+IlFattoQuotidiano/posts
https://plus.google.com/u/0/+repubblica/posts
https://plus.google.com/u/0/+Spotify/videos

Innanzi tutto per ottenere l'url personalizzato (Vanity Url ) è necessario che il profilo o la pagina di Google Plus rispondano a questi requisiti:
  • esserre presenti sul social network da almeno trenta giorni
  • essere stati aggiunti dalle cerchie da un minimo di dieci contatti
  • avere impostato un'immagine di profilo identificativa

Le pagine, invece, hanno due modalità differenti. Gli esercizi commerciali devono essere verificati su Places For Business, mentre le altre attività devono verificare il proprio sito su Google+ inserendo un link.
Soddisfatti i requisiti la procedura è semplice: https://support.google.com/plus/answer/2676340?hl=it basta collegarsi al proprio profilo, fare click sulla scheda Informazioni e quindi Ottieni URL sotto Link > URL di Google+

A questo punto verrà visualizzato l'Url personalizzato (generalmente utilizza il tuo nome e cognome per il profilo e il dominio del tuo sito per la pagina, preceduto da un + e con un uso un po' arbitrario delle maiuscole.e non modificabile).

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Bacche di goji tra leggenda e verità

Sulle bacche di goji si è detto, scritto, discusso. Eppure spesso non si riesce a riconoscere tutta la verità. Considerato l’indiscusso apporto benefico che queste bacche danno al nostro corpo, il mondo del marketing si è fiondato su questo prodotto asiatico e ci ha costruito sopra leggende e storie, peggiorando di molto la situazione.

Il vero nome delle bacche di goji, intanto, è Lycium Barbarum attribuito da Linneo nel suo Species Plantarum. Per tanto tempo si è pensato che il nome Lycium derivasse dal greco Lycos (lupo), tanto che gli inglesi hanno dato a queste bacche il nome wolfberry (bacche del lupo, appunto). Il nome, invece, potrebbe trarre origine da Lykon, un succo medicinale preparato con estratti di radici e bacche che serviva a curare malattie, soprattutto quelle della vista. Altra teoria è che derivi dalla regione della Licia, nell’Anatolia Meridionale. La parola goji, invece, è un approssimazione occidentale della parola cinese per bacca, cioè gǒuqǐ

Le bacche di goji sono sempre state utilizzate nell’antichità, sia nella Medicina Tradizionale Cinese (sembrano essere citate già da Shen Nong, imperatore cinese del 2800 a.C. e grandissimo esperto di erbe medicinali) che nell’alimentazione europea. Ci sono tracce della presenza delle bacche di Goji nella storia dell’Italia meridionale, in Grecia e in altre parti dell’Europa. Ad esempio è interessante riportare che in Inghilterra la pianta del goji viene anche chiamata la pianta da te del Duca di Argyll, perché nel XVIII sec. fu regalata a tale Duca una pianta di goji, ma, per errore di etichettatura, non fu chiamata con il suo nome ma scambiata per una pianta di te. Ancora oggi nel sud dell’Inghilterra si possono trovare arbusti spontanei di goji.

Il vaso di Pandora è stato scoperchiato quando tale Earl Mindell disse, pubblicando anche un libro a proposito, che il goji era una cura contro il cancro, riportando anche ricerche scientifiche, in realtà mai esistite. Da quel momento si è scatenata una vera e propria guerra per quanto riguarda le proprietà del goji. Può aiutare determinati processi cellulari che portano, alla lunga, alla formazione di cellule tumorali, ma sicuramente non è la cura per il cancro. Vero è che assumere costantemente goji può diminuire la formazione di (o meglio, può aiutarne il contenimento, soprattutto nei fumatori) ed è anche vero che l’apporto di presenti nelle bacche è altissima, circa il 500% rispetto alla stessa quantità di un’arancia.

Inoltre, un’altra leggenda sul goji è che sia un prodotto esclusivamente tibetano. Ecco questo non è del tutto esatto, anche se è vero che il Collegio Medico Tibetano produce del goji di altissima qualità e controlla la sua commercializzazione fuori dal paese. Una problematica abbastanza grave è la presenza di metalli pesanti e pesticidi nel goji di provenienza cinese, anche se l’UE e altri enti si stanno già muovendo per ovviare a questo problema.


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ALLE GRANDI MOSTRE DI "SPOLETO INCONTRA VENEZIA" L’EMOZIONANTE ARTE PITTORICA DI LUANA TUIS

È ormai imminente l'inizio della grande mostra di "Spoleto incontra Venezia" prevista dal 28 Settembre al 24 Ottobre 2014, nella coreografica struttura secolare veneziana di Palazzo Falier, situato sulla riva del Canal Grande. Sotto l'autorevole curatela di Vittorio Sgarbi e la direzione del manager produttore Salvo Nugnes si annoverano presenze rilevanti in esposizione, tra cui Dario Fo, Eugenio Carmi, Pier Paolo Pasolini. Nell'esclusivo e selezionato elenco di partecipanti è inserita Luana Tuis, che propone la sua arte pittorica, che offre intense suggestioni.

 

La Tuis nativa della Svizzera, dimostra una passione e un talento precoce per il disegno e il colore. A 12 anni già inizia a dipingere la porcellana e a 13 anni realizza il suo primo ritratto alla nonna materna, mentre a 15 anni si cimenta nell'uso della tecnica a olio. Predilige il figurativo come mezzo di espressione artistica a lei più congeniale.

 

La pittrice avverte da subito il fascino dei fiumi, dei laghi, delle paludi, tematiche che predilige, poiché nutrono profonda affinità con il suo animo, che forse si identifica in questi soggetti, distendendosi e placandosi oppure talvolta sconvolgendosi tumultuoso. Per lei la superficie dell'acqua è in stretto rapporto con il cielo e con la vegetazione.

 

Lo stile compositivo unitario e omogeneo è caratteristica saliente principale delle opere. Alcune tonalità cromatiche, qualificabili come "neutre" vengono amalgamate in impasti e mescolanze, che danno risalto alle forme raffigurate, in una visione panoramica d'insieme allargata, tersa e luminosa. Spiccano qua e là cromie più incisive, marcate e squillanti dei gialli, dei rossi e dei verdi.

 

La Tuis si dedica anche all'elaborazione di pregiati trompe-l'oeil dimostrando abilità ed esperienza consolidate. Al riguardo spiega "Le fasi, che precedono la realizzazione di trompe-l'oeil sono la visione dello spazio e del contesto dove verranno inseriti e la preparazione dei bozzetti. Creo dei trompe-l'oeil in perfetta armonia con l'architettura e l'arredamento di contorno. La realizzazione può avvenire su pannelli, tele, quadri su tela o telaio oppure direttamente operando sulla parete. I colori utilizzati sono tutti lavabili e quindi garantiti nel tempo per essere di facile e semplice manutenzione".
 
Valentina Rossi

Comunicato Stampa: Anche Ernesto Riva, Presidente Unifarco, tra i chairman del 64° Congresso Nazionale di Storia della Farmacia a Ferrara

COMUNICATO STAMPA

20-21 SETTEMBRE

A UNIFE IL CONGRESSO NAZIONALE DI STORIA DELLA FARMACIA "MUSEI FARMACEUTICI E DI ARTE SANITARIA: LA STORIA SUSSURRATA DAI 'TESTIMONI' DEL TEMPO"

Il 20 e 21 settembre nel Complesso di Santa Maria delle Grazie

 

Ernesto Riva Chiara Vicentini
 

La Storia della Farmacia sarà al centro del 64° Congresso nazionale che si terrà sabato 20 e domenica 21 settembre nella prestigiosa cornice del Complesso di Santa Maria delle Grazie dell'Università di Ferrara, (via Fossato di Mortara, 17/19), organizzato da Unife e da AISF, Accademia Italiana di Storia della Farmacia, con la collaborazione di Federfarma Ferrara, dell'Ordine dei Farmacisti di Ferrara ed il supporto di Unifarco, Teva Italia ed Aboca.

 

"Il Congresso - spiega Chiara Beatrice Vicentini – Professore Associato del Dipartimento di Scienze della vita e biotecnologie di Unife, Sezione di farmaco e prodotti della salute ed organizzatrice dell'evento – sarà incentrato sui 'Musei farmaceutici e di arte sanitaria'. Per Ferrara si parlerà degli arredi settecenteschi della Farmacia Navarra, del Sistema Museale di Ateneo con i Musei Tumiati di Anatomia, della Collezione di Scienze Fisiche, dell'Orto Botanico con Erbario, strettamente legati al mondo della Farmacia. Nel corso delle giornate di studi interverranno inoltre rappresentanti di importanti realtà museali europee (Francia, Svizzera, Belgio, Polonia, Turchia) oltre che italiane. La presenza di eminenze scientifiche ancora prima e nel fulgore rinascimentale (Savonarola, Manardo, Leoniceno, Brasavola, Amato Lusitano, Paracelso) nel contesto di una corte colta ed elegante, una Università faro del sapere medico e farmaceutico, fanno di Ferrara la città perfetta per l'evento".

 

Obiettivo del Congresso è quindi far conoscere i musei farmaceutici e le loro peculiarità al fine di dare la possibilità al pubblico di fruire dei loro inestimabili beni. Verranno anche valutate le strategie, suggerite da economisti del settore, per porre le basi di una collaborazione tra le varie realtà museali italiane e quelle internazionali.

 

Ad intervenire al Congresso anche Ernesto Riva, Presidente Unifarco…"Nella millenaria tradizione della farmacia italiana, il mestiere del farmacista è sempre stato considerato una sorta di arte, l'arte farmaceutica appunto. Nel tempo molte farmacie hanno accumulato un patrimonio librario, strumentale e un armamentario di ceramiche e arredi che oggi costituiscono una significativa testimonianza della professione farmaceutica, oltre che un'autentica ricchezza di carattere artistico. Parte di questo patrimonio è custodito oggi nei musei farmaceutici. Il Congresso rappresenta infatti un'occasione unica per conoscere in maniera approfondita la realtà museale dedicata al mondo della farmacia in Italia e all'estero".

 

Scarica l'immagine di Ernesto Riva e Chiara Beatrice Vicentini in alta risoluzione

UNIFARCO

Situata ai piedi del Parco nazionale delle Dolomiti Bellunesi, a Santa Giustina Bellunese, Unifarco è un'Unione di farmacisti preparatori che condividono filosofia e valori, deontologia professionale e attenzione al benessere delle persone, rispetto per l'ambiente, ricerca scientifica, qualità e sicurezza del prodotto normativamente certificato. Un progetto nato nel 1982 e che dopo più di trent'anni coinvolge sempre più farmacie in Italia ed è presente in Austria, Svizzera, Germania, Spagna e Francia. Unifarco sposa la tradizione galenica delle preparazioni farmaceutiche a formulazioni innovative e ricerca scientifica d'alto livello, grazie anche alla collaborazione tra il laboratorio interno di Ricerca e Sviluppo e i Dipartimenti di Scienze Farmaceutiche degli atenei di Padova, Ferrara, Pavia e Trieste; il Dipartimento di Chimica Fisica dell'Università di Milano; l'Istituto di Chimica Avanzata dell'Università di Barcellona; il Dipartimento di Dermatologia, Venerologia, Allergologia, Fisiologia cutanea dell'Università di Berlino e Istituti d'eccellenza italiani e internazionali.

Ispirato dalle potenzialità della natura e dalla spinta innovatrice della ricerca applicata, Unifarco ha ideato tre linee, formulate per ridurre i rischi di allergie: la linea personalizzata di cosmesi, igiene e integratori, la linea di cosmesi dermatologica Ceramol e la linea di make up Dolomia.

 


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