mercoledì 29 ottobre 2014

COMUNICATO STAMPA - I sapori friulani protagonisti nel Mese della Cultura e della Lingua italiana a Montecarlo

Gentile collega,
l'azienda agricola Specogna è stata ambasciatrice del gusto friulano all'evento dedicato all'Italia che si è svolto la scorsa settimana a Montecarlo.
Nella foto allegata: Cristian e Violetta Specogna donano al principe Alberto II di Monaco una bottiglia Specogna dipinta a mano dall'artista friulano Silvano Spessot. Per scaricare la foto in alta definizione: http://www.eoipso.it/include/comunicati/getfile.cfm?file_ID=1569
Buona giornata

COMUNICATO STAMPA

 

I sapori friulani protagonisti nel Mese della Cultura e della Lingua italiana nel Principato di Monaco

Il principe Alberto II di Monaco brinda con i vini friulani dell’Azienda Specogna durante l’evento organizzato dall’ambasciatore d’Italia nel Principato di Monaco Antonio Morabito

 

Dal Friuli al Principato di Monaco il passo è breve se si parla di eccellenze. All’interno del “Mese della Cultura e della Lingua italiana”, ideato dall’ambasciatore d’Italia a Monaco Antonio Morabito, il Friuli Venezia Giulia ha potuto ritagliarsi un’importante vetrina. L’azienda agricola Specogna di Corno di Rosazzo (Ud) ha infatti presentato le migliori etichette ricavate dai vigneti della Rocca Bernarda in abbinamento con il crudo di San Daniele e ai piatti preparati dallo chef friulano Ivan Tondat. Il tutto suggellato dal brindisi con il principe Alberto II di Monaco al quale è stata donata una edizione limitata di bottiglia Specogna dipinta a mano dall’artista friulano Silvano Spessot. «Siamo orgogliosi di aver rappresentato il Made in Italy in ambito enologico su un palcoscenico prestigioso come quello dello Yacht Club di Monaco», commenta Cristian Specogna che con il fratello Michele gestisce l’azienda agricola Specogna. «A Monaco abbiamo presentato la linea delle nuove riserve prodotte da quest’anno: il Ribolla Gialla Spumante, ottimo per dare il via ai brindisi della serata; il Sauvignon Duality un sauvignon blanc prodotto con uve che provengono da due vigneti con esposizioni differenti e caratteristiche diametralmente opposte: una vigna, esposta a sud, raggiunge maturazioni delle uve più elevate garantendo struttura, morbidezza e più complessità al vino. L’altra vigna è esposta a nord-est: le escursioni termiche conferiscono al vino un’acidità che dona maggior freschezza e note aromatiche più varietali; il bianco Identità, creato con un blend di uve Friulano, Malvasia e Ribolla Gialla, riesce a rappresentare al meglio il suo territorio, i Colli Orientali del Friuli, grazie al suo gusto deciso e strutturato, con il classico retrogusto di mandorla, accompagnato da un profumo ampio, dolce e speziato; non ultimo, il Pignolo riserva 2010, un vino rosso autoctono di grande storia e che ben dimostra la potenzialità del Friuli anche sui vitigni a bacca rossa».

L’iniziativa si è tenuta all’interno dell’evento YachtingArt “YA! 2014” con una mostra collettiva di artisti contemporanei italiani prodotta da Bernard d’Alessandri e curata da Paola Magni allietata dalle musiche di Giuseppe Verdi, Nicola Piovani, Eduardo Di Capua, eseguite dai Maestri mandolinisti di Parma e Bologna, diretti da Maria Cleofe Miotti.

 

«Il marchio Made in Italy è sinonimo di alta qualità nel mondo», aggiunge Specogna. «È chiaro però che non è sufficiente che un prodotto sia solamente “finito” in Italia per essere riconosciuto come tale. E’ necessario che l’intera filiera possa essere chiaramente riconducibile ad un territorio specifico e che possa essere rappresentativa di una grande professionalità».

A fronte di un mercato interno che stenta a dare segni di vitalità, l’esportazione è la strada principe da seguire. «L’apprezzamento per l’Italia, per la sua cultura e per i suoi prodotti è la leva che, anche in vista dell’ Expo 2015, l’ambasciatore Morabito ha voluto utilizzare», continua Specogna. «Certo, non basta avere l’etichetta “made in Italy”. Occorre puntare sulla qualità e dimostrare nel tempo serietà e coerenza. La qualità friulana dei prodotti enogastronomici è rinomata, e può vantare peculiarità e tradizioni come poche altre zone. E la nostra azienda vuole farsi portavoce di tutto ciò, continuando su una strada di promozione che possa sempre più far conoscere i nostri vini e le nostre origini sui mercati internazionali».

L’azienda agricola Specogna, gestita oggi dalla terza generazione degli Specogna rappresentata da Cristian e Michele, esporta metà della propria produzione. I destinatari sono prevalentemente Paesi europei, ma non mancano all’appello Giappone, Hong Kong, Cina e Canada.

 

Il Mese della Cultura e della Lingua italiana di Monaco si svolge con l’alto patronato del Presidente della Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano e di Sua Altezza Serenissima Alberto II di Monaco. Il programma completo: www.mcitmc.org

 

Azienda agricola Specogna - Fondata nel 1963 dal nonno Leonardo, l’azienda agricola Specogna è una solida realtà che produce circa 100mila bottiglie l’anno su una superficie vitata di circa 20 ettari sulle colline della Rocca Bernarda a Corno di Rosazzo (Ud), terre ad alta vocazione viticolo-enologica dei colli orientali del Friuli dove il clima presenta delle peculiarità uniche ed eccezionali per la viticoltura di qualità. Giunta alla terza generazione - oggi è guidata da Cristian e Michele nipoti del fondatore -, Specogna ha una produzione per ceppo estremamente bassa per garantire così una maggior concentrazione di tutti gli elementi che sono fattore di qualità nelle uve. L'azienda inoltre dispone di un piccolo vivaio dove vengono moltiplicati cloni di alcune varietà in via di estinzione. Si rivolge per il 50% al mercato nazionale e per il restante 50% ai mercati esteri esportando in più di 15 Paesi.  www.specogna.it

 

Ufficio Stampa Azienda agricola Specogna: Eo Ipso

Info: Marco Parotti - 340.9665279 - mparotti@eoipso.it

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