venerdì 3 ottobre 2014

Articolo 18: più appetibili senza?

Una simulazione di efficienza sull'applicazione dell'articolo non fornisce risultati certi. Italia ed Austria sono le uniche, tra le 10 economie Ue più importanti, a mantenere tale forma di tutela.

La loro posizione nelle varie graduatorie di indicatori che abbiamo preso per misurare l'efficienza competitiva del sistema economico sono controverse:

-         L'Austria risulta saldamente in testa nella graduatoria decrescente del PIL pro-capite tra i Paesi monitorati, mentre l'Italia è penultima, precedendo appena la Polonia;

-         Sulla crescita ipotizzata tra il 2010 ed il 2015, è la Polonia insieme alla Svezia ad avere un PIL che cresce a doppia cifra. L'Austria si posiziona al terzo posto (+8,3%); l'Italia è fanalino di coda con una variazione negativa (-1,6%);

-         Tra i Paesi monitorati, la Germania investe in cultura in modo più significativo, essendo lo stipendio iniziale di un insegnante della scuola secondaria superiore del 33,5% sul salario secondo classificato della Spagna (pari a poco meno di 40mila Euro). L'Austria è quarta, mentre l'Italia terz'ultima: in questa graduatoria precede la Francia (oltre che la Polonia);

-         L'Italia si conferma in penultima posizione anche nel tasso di disoccupazione (precede la Spagna); mentre l'Austria è seconda solamente alla Germania.

Vale la pena interrogarsi se l'abrogazione del reintegro previsto dall'articolo 18 riesca a rendere il Paese più attrattivo, dato che dalle elaborazioni si evince che l'Italia è all'ottavo posto anche nella graduatoria decrescente per l'ammontare di investimenti diretti esteri; in tal caso è proprio l'Austria ad essere in ultima posizione. Effettivamente il vincolo del reintegro "potrebbe" (il condizionale è d'obbligo dato che i numeri offrono sempre uno spaccato della realtà) compromettere anche la produttività del lavoro, il cui numero indice calcolato per l'Italia risulta 0,96, sopra di noi l'Austria con 1,01 (accompagnata, però, in tal caso da Regno Unito e Belgio dove non sussistono forme di protezione contrattuali).

 

Indicatori nelle principali economie Europee

Paesi (per PIL complessivo decrescente)

PIL pro-capite

 

Crescita del PIL prevista 2010-15

 

Stipendio iniziale insegnante scuola secondaria

Tasso di disoccupazione Luglio 2014

Produttività del lavoro 2013

Investimenti dall'estero

 

($ 2013 PPP)

(Valori %)

($ 2011 PPP)

(Valori %)

(Indici)

(mil. $ 2012)

 

 

 

 

 

 

 

Germania

34.878

7,7

53.026

4,9

1,04

980.687

Regno Unito

32.845

6,4

30.184

6,4

1,01

1.341.827

Francia

29.863

5,2

28.653

10,3

1,03

997.854

Italia

25.804

-1,6

29.418

12,6

0,96

363.677

Spagna

26.243

1,3

39.693

24,5

1,14

627.661

Polonia

18.611

13,6

11.663

9,0

1,20

235.113

Olanda

36.070

2,8

38.941

6,7

1,02

611.231

Belgio

32.810

4,9

31805

8,5

1,01

968.338

Svezia

35.198

13,0

30.571

7,7

1,07

378.344

Austria

36.290

8,3

32.973

4,9

1,01

164.380

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: Elaborazioni SEPI su dati OECD.


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