giovedì 11 settembre 2014

ALLA GRANDE MOSTRA DI "SPOLETO INCONTRA VENEZIA" IN ESPOSIZIONE I VIBRANTI CROMATISMI ARTISTICI DI GIANNI CHIMINAZZO

ALLA GRANDE MOSTRA DI "SPOLETO INCONTRA VENEZIA" IN ESPOSIZIONE  I VIBRANTI CROMATISMI ARTISTICI DI GIANNI CHIMINAZZO

La grande mostra di "Spoleto incontra Venezia" è pronta a "decollare" sotto il magico cielo veneziano, con l'esperta curatela del critico Vittorio Sgarbi e un parterre di personalità illustri in esposizione, tra cui Dario Fo, Eugenio Carmi, Pier Paolo Pasolini, José Dalì. L'evento, diretto dal manager produttore Salvo Nugnes, è fissato dal 28 Settembre al 24 Ottobre 2014 tra le mura sontuose di Palazzo Falier, sul Canal Grande. 

 

Nell'occasione il pittore Gianni Chiminazzo partecipa con la sua originale pittura di carattere espressionista, trascrizione di uno stato d'animo, che lo attraversa per imprimersi sulle tele e generare ordinati e vivaci "giardini" di una calda emozione naturalistica e acuta sensibilità cromatica.

 

Chiminazzo, concepisce l'immagine riprodotta come tensione semplificata di libertà, si eleva e la percorre, contemplandola a una distanza, che gli consente di sciogliere il ritmo tonale delle forme in "vibrazioni di pigmento". La luce viene assorbita e restituita come suggestiva pulsazione atmosferica di bagliore lucente e disposta in una successione di allusioni prospettiche, entro le quali spiccano reticoli di tetti e di case.

 

L'interesse plastico per le materie è attestato anche da numerosi esercizi fatti mediante la scultura, l'affresco a strappo d'affresco, l'acquerello, il pastello, il mosaico, le grafiche e le incisioni, che egli esegue come consapevole risposta di una curiosità manipolativa e visiva davvero inesauribile e viscerale. Il percorso sperimentale diventa per lui un itinerario conoscitivo, inteso come un mondo, che gli permette di perseguire un'arricchente e costruttiva appropriazione della realtà dimostrandosi artista eccezionalmente completo e poliedrico.

 

L'atto del dipingere è un modo per rapportarsi e raffrontarsi alla dimensione reale, per sentirsi e sentire, per comunicare con estrema semplicità dei contenuti di rassicurante e coinvolgente genuinità espressiva. Chiminazzo ha negli occhi la suggestione dei campi colorati, che mutano stagionalmente e coltiva un sentimento radicato di amore per l'ambiente rurale. I suoi sensi sono impregnati dall'umore della natura, dal profumo della terra, dallo splendore della campagna e percepisce il bisogno di tradurre in variegato cromatismo queste sensazioni, che lo accompagnano nella vita, nell'intento di indagare se stesso e ciò che lo circonda.

 

Valentina Rossi

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