sabato 16 agosto 2014

Nicola Convertino tra musica, magia e sogno

Nicola Convertino artista poliedrico; nel corso della sua vita è passato dalla musica all'arte alla scrittura, quindi tutto ciò che solo aveva una parvenza artistica per lui è un terreno pieno di Humus. Inizia a muovere i primi passi in campo artistico con la madre modella in arte e grande pittrice, musa ispiratrice dei più grandi pittori del 900 italiano: Emilio Greco, Remo Brindisi, Renato Guttuso, Purificato, Mazzacurati, Trubbiani, Ivo Pannaggi, Montanarini e tantissimi altri, anche molti provenienti dall'estero, tutti curiosi di poter immortalare sulla tela questa icona dell'arte italiana. Nicola quindi fin da bambino vive in mezzo a tutti questi "mostri sacri" della pittura e non solo, sono tanti anche gli scrittori, i poeti, i musicisti che per tutta l'infanzia hanno frequentato la sua casa, inebriati dall'atmosfera che vi regnava. Il destino era già scritto Nicola diventa un musicista, pittore, scultore, produttore televisivo, produttore musicale…e tutto di più, niente è estraneo ai suoi fervidi colpi di pennello…dipinge ovunque; tele, carta, muri, crea istallazioni, scenografie, sculture, premi..non sa più come contenere tutta quello che ha assorbito nell'arco di una vita, crea anche format televisivi, fonda un giornale musicale, crea dei premi musicali, organizza tour in tutto il mondo, insomma dai 12 anni fino all'attuale età di 53 anni ha una biografia che si potrebbe imputare a 3 persone, sembra impossibile che una sola persona possa aver realizzato tutto quello che c'è scritto, praticamente un vulcano in eruzione! Parlando con lui poi scopro che è Geologo e studia Magia e esoterismo da oltre 20 anni…è impossibile stargli dietro, lui dice che "…ho il cervello in ebollizione, quando mi alzo alla mattina meccanicamente affronto la vita con almeno 50 cose da fare nell'arco della giornata…e poi ne faccio di più… vorrei vivere la prossima esistenza dedicandomi alla ricerca, alla scoperta del nostro futuro cammino per correggere il passato e vedo in mia figlia il seme del delirio che da tempo è già germogliato in me".

 

 

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