mercoledì 16 luglio 2014

PECCIOLI: Oltre tremila persone per la ruggente Fiorella Mannoia. Ricordi, pace e bella musica. Il pubblico del Fonte Mazzola in delirio, il coro finirà nella nuova antologia.

COMUNICATO STAMPA:


PECCIOLI: Oltre tremila persone per la ruggente Fiorella Mannoia. Ricordi, pace e bella musica. Il pubblico del Fonte Mazzola in delirio, il coro finirà nella nuova antologia.


Lo scorso lunedì l'Anfiteatro pecciolese, in una notte di chiara luna, scampata alle previsioni di un temporale, ha ospitato oltre tremila calorosi spettatori impazienti di ascoltare la voce della cantante romana che, alla soglia dei sessant'anni, ma con l'energia e il fisico di una ventenne, nel suo live ha ripercorso i suoi quarant'anni di carriera da interprete e si è presentata anche nella sua veste di cantautrice -ricordiamo Sud , il suo ultimo concept album pubblicato nel gennaio 2012. Sul palco, rompe il ghiaccio con Caffè nero bollente ricordando i suoi trent'anni e il mondo che cambia, ma non così tanto: "Questa canzone è dell'81 - ha detto - quante cose sono successe in questi 33 anni? Ma Israele e Palestina si fanno ancora la guerra, e la guerra c'è ancora in tante parti del mondo (Sudan, Iraq, Siria, Libia). Lì ci sono Gino Strada e i suoi medici. Qui, stasera, ci sono i banchetti di Emergency: aiutiamoli."


Per fortuna non è cambiata neanche Fiorella che, con il suo impegno politico e sociale, continua a scuotere le coscienze e così ha fatto con il pubblico toscano. Protagonisti delle sue canzoni i deboli, i clandestini, ma anche le madri di quei giovani che partono per i viaggi della speranza - che siano africani sui tremendi barconi o italiani su di un aereo low cost per l'estero - a cui è dedicato il toccante brano In viaggio. Mentre annuncia che ad ottobre sarà a Lampedusa, lancia messaggi di pace e di fratellanza con tutto il sud del mondo, ma senza rassegnazione. Non è mancato, infatti, un appello alle stanze dei bottoni : "penso che la politica mondiale debba cominciare a pensare a ridistribuire le risorse", ma anche a tutti gli uomini e le donne: "possiamo solo imparare a conoscerci e a guardarci negli occhi".


L'esplosiva rossa ha in cantiere un'antologia che ripercorrerà la sua carriera e di cui, il pubblico pecciolese, sarà inedito collaboratore! Durante il concerto, infatti, Fiorella ha invitato gli spalti a cantare, sotto la sua guida, un piccolo estratto. "Stiamo registrando. Nel disco scriverò "Grazie Peccioli".


E l'esclusivo dialogo col pubblico è continuato: "Guarda la luna", le fa una spettatrice, colpita dall'immagine dell'astro che illuminava Presenze, le insolite e gigantesche installazioni antropomorfe che stanno "assistendo" a tutti gli spettacoli del Festival 11 Lune. La cantante romana ha guardato il cielo e ha concordato, pensando all'amico Lucio Dalla, e facendolo ricordare anche agli ascoltatori, con l'interpretazione delle suggestive Cara e Tango. Poi altre degne interpretazioni di Zero, Negrita, Manu Chao, Vasco Rossi. Ma non poteva mancare Quello che le donne non dicono e Il cielo d'Irlanda, brano con il quale, a conclusione del concerto, la cantante romana ha letteralmente abbracciato il pubblico che si era precipitato sotto il palco: una sinergia irripetibile.


Non sarà quello d'Irlanda, ma sicuramente il cielo di Peccioli, dopo questo grande successo, continuerà a far parlare di sé. Grande attesa perciò per le restanti "lune" di cui saranno protagonisti artisti del calibro di Giorgio Albertazzi e Antonella Ruggiero.



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