lunedì 12 maggio 2014

COMMISSIONE DIFESA VISTA_OCCHI ROSSI, LACRIMAZIONE E FORTE PRURITO CON LA PRIMAVERA «SBOCCIANO» ANCHE LE ALLERGIE

OCCHI ROSSI, LACRIMAZIONE E FORTE PRURITO CON LA PRIMAVERA «SBOCCIANO»
ANCHE LE ALLERGIE

Ecco i sintomi classici della congiuntivite allergica:
alcuni consigli di Commissione Difesa Vista su come proteggersi

Milano, Maggio 2014 – Timidamente si fanno strada le prime giornate di
sole, le temperature cominciano a salire, aumenta la voglia di stare
all'aria aperta: sul calendario la primavera è già ufficialmente
arrivata, le piante germogliano e con esse sbocciano le prime allergie.
Occhi rossi e irritati, ecco i sintomi classici della congiuntivite
allergica, un'infiammazione della sottilissima membrana trasparente che
avvolge il globo oculare.

L'organizzazione Mondiale della Sanità ha posizionato le malattie
allergiche al quarto posto tra le patologie più diffuse nei paesi
industrializzati. In Italia gli allergici sono circa il 35 per cento
della popolazione. Si stima che circa il 20% di bambini ed adolescenti
ed il 15% degli adulti sia soggetto ad allergia. Un disturbo decisamente
in aumento anche a causa del significativo cambiamento dello stile di
vita e dell'alimentazione, dell'inquinamento atmosferico, delle
variazioni climatiche e delle modifiche del patrimonio botanico

«I disturbi da allergia, come rivelano recenti statistiche, stanno
progressivamente aumentando, con particolari disagi per gli occhi»,
spiega il Prof. Francesco Loperfido, Consulente della Commissione Difesa
Vista e Responsabile del servizio di Oftalmologia generale presso
l'Unità Operativa di Oftalmologia e Scienze della Visione dell'Ospedale
San Raffaele di Milano. «Tenere sotto controllo il calendario della
fioritura e seguire alcune semplici regole per tenere a bada la
lacrimazione e gli starnuti e godersi così l'arrivo della bella
stagione: l'occhiale da sole diventa un prezioso alleato».

Le allergie variano da regione a regione e da nord a sud, in base alle
piante che fioriscono in quella determinata zona e dalla percentuale di
umidità ed inquinamento contenuta nell'aria. Da non sottovalutare anche
il problema smog. «L'aumento delle polveri sottili nell'aria provoca non
solo tosse e bronchite, ma anche disturbi agli occhi, come prurito,
lacrimazione e rossore», spiega l'esperto.

Quando l'allergia colpisce, gli occhi si arrossano e prudono: la
congiuntivite allergica è caratterizzata dalla mancanza di secrezione
purulenta e si riconosce per il forte prurito e gonfiore della
congiuntiva. L'arrossamento oculare e il prurito interessano quasi
sempre entrambi gli occhi e sono accompagnati da lacrimazione intensa.
Per prima cosa l'importante è non strofinarsi gli occhi, è una reazione
sbagliata che peggiora la reazione allergica. Strofinare gli occhi,
"mescola" gli anticorpi e gli antigeni (polline o altro elemento
allergizzante) e provoca la liberazione di istamina, che è la causa del
prurito stesso.

La situazione viene peggiorata in caso di poca lacrimazione. Soprattutto
in presenza di una luce solare molto intensa e di forte vento o clima
secco, la congiuntiva tende ad asciugarsi, gli occhi si arrossano e la
persona avverte una fastidiosa sensazione di bruciore e di prurito, fino
ad avere l'impressione di "avere la sabbia negli occhi".

E' fondamentale evitare o ridurre al minimo il contatto con gli
allergeni e per questo un occhiale da sole di qualità si rivela
un'ottima barriera protettiva. Sono da preferire quelli avvolgenti che
aiutano a tenere lontano pollini e corpi estranei.

Da non sottovalutare le cosiddette allergie crociate. Si tratta di un
fenomeno emergente, che riguarda una sinergia fra le allergie alimentari
e le allergie respiratorie, in cui ognuna rafforza l'altra. Per esempio,
un soggetto con allergia al polline svilupperà facilmente allergie ad
alimenti vegetali come frutta e verdura. Essa è provocata da una
proteina contenuta in comune nei pollini e negli alimenti, riconosciuta
dall'organismo come un potenziale pericolo da cui difendersi. Oltre a
scatenare una reazione infiammatoria a livello delle mucose
respiratorie, questo allergene infiamma anche la mucosa orale e
bronchiale.

Una volta che la congiuntivite ci ha colpito, quali sono i rimedi? «Si
può cercare di prevenire una reazione eccessiva con l'uso di colliri
antistaminici non cortisonici che vanno somministrati almeno 10 giorni
prima del periodo di esplosione dell'allergia. Il loro obiettivo è
bloccare la liberazione di istamina, evitando i sintomi a essa
collegati», spiega Loperfido. Oppure «Una volta insorta la congiuntivite
allergica si può intervenire con colliri cortisonici. Anche se la
soluzione migliore è quella di fare una valutazione allergologica per
prevedere il vaccino».

Altri consigli per ridurre al minimo i fastidi: un'accurata pulizia
della zona oculare con salviettine umidificate antiallergiche, evitare
passeggiate nei campi e negli spazi aperti, specie nei periodi di
maggiore diffusione dei pollini responsabili delle crisi allergiche,
deumidificare gli ambienti in cui si vive. E per chi usa lenti a
contatto, la scelta migliore sono quelle giornaliere, che consentono di
eliminare quotidianamente eventuali allergeni presenti sulla lente e
garantiscono una maggiore igiene e sterilità.

Da ricordare, ancora una volta, che il modo miglior per contrastare
l'infiammazione è proteggere gli occhi usando quotidianamente occhiali
da sole di qualità, preferibilmente avvolgenti, che fungano da barriera
di protezione per l'occhio per tenere lontani pollini e corpi estranei,
e con lenti scure che proteggano dai raggi UV. Infine importante è
anche l'ambiente in cui si vive: da escludere categoricamente habitat
che abbiano come pavimento la moquette, vero e proprio ricettacolo non
solo per gli acari della polvere, ma anche per probabili allergeni che
si infiltrano nel tessuto.

Ovviamente, dal punto di vista medico, sarebbe opportuno e consigliabile
fare dei test allergici, «ma bisogna evitare i periodi di probabile
riacutizzazione della forma allergica», conclude Loperfido. I testi
vanno dunque fatti in un periodo "silente" dal punto di vista
allergologico. «Sarebbe comunque opportuno che il paziente prepari un
diario della propria sintomatologia collegandole a probabili stimoli
allergizzanti, utile per il futuro approfondimento dell'allergologo».

Per informazioni:
Fast-Com – Ufficio Stampa Cdv
Michela Mezzolo
Tel: +39 02 87280954
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