domenica 13 aprile 2014

DA QUEST'ANNO I PUGLIESI POSSONO DESTINARE L'8 PER MILLE ANCHE ALL'EDILIZIA SCOLASTICA



Con la dichiarazione dei redditi entra in vigore l’emendamento del deputato bitontino Francesco Cariello per destinare risorse alla risistemazione degli edifici scolastici italiani

Si avvicina la stagione delle dichiarazioni dei redditi. La novità del 2014 è che i contribuenti potranno destinare l’8 per mille anche all’edilizia scolastica. Grazie ad un emendamento al decreto Stabilità del deputato bitontino Francesco Cariello (M5S), infatti, è stato modificato l’art. 48 della legge 222/1985 introducendo il sostegno all’edilizia scolastica tra le destinazioni dell’8 per mille. L’emendamento riprende due proposte di legge già presentate in questa legislatura ed assegnate alla Commissione Bilancio della Camera: una a prima firma Davide Mattiello (PD), l’altra presentata dal deputato barese Giuseppe Brescia (M5S). 

L’edilizia scolastica rappresenta oramai un’emergenza nazionale – dichiara il deputato pugliese Francesco Cariello (M5S) – I cittadini da oggi possono dare il loro contributo firmando la sezione “Stato” nel modulo della dichiarazione. Se è bastato un singolo emendamento per deviare le risorse dei cittadini verso il miglioramento dei luoghi dell’educazione, allora un Governo con una ‘larga’ maggioranza, cosa potrebbe fare? Per il momento non ha fatto nulla, se non andare in giro per le scuole a rifarsi una credibilità politica,  che non esiste più. Noi vigileremo affinché il fondo venga ripartito correttamente tra tutte le finalità previste dalla legge (“fame nel mondo”, “calamità naturali”, “assistenza ai rifugiati” e “conservazione dei beni culturali” le altre finalità, ndr). Anzi, lavoreremo affinché si promuova, almeno per quest’anno, l’utilizzo esclusivo per la finalità, da noi aggiunta, dell’edilizia scolastica. In tal senso – conclude Cariello – è in corso di modifica il regolamento contenuto nel Dpr 10 marzo 1998, n.76, in relazione all’introduzione  della  categoria ‘edilizia scolastica’”.

Dall’analisi effettuata è, infatti, emerso che spesso i soldi dell’8 per mille vengono utilizzati per fini diversi da quelli previsti: ad esempio, per finanziare l’abolizione dell’ICI sulla prima casa con 60 milioni di euro (2008) o per finanziarie le infrastrutture penitenziarie con 57 milioni di euro (2011). Destinando l’8 per mille allo Stato e quindi all’edilizia scolastica si finanziano interventi di ristrutturazione, miglioramento, messa in sicurezza, adeguamento antisismico ed efficientamento energetico degli immobili adibiti all’istruzione scolastica pubblica. 

 

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