lunedì 20 gennaio 2014

Un ‘trust’ per aiutare gli altri

Non sono pochi quelli che vorrebbero lasciare traccia del loro passaggio dedicando parte dei loro risparmi a un ente o a un'associazione che si prenda cura del nostro patrimonio artistico e monumentale. L'incertezza, davanti al notaio, è sempre dettata dal non sapere con esattezza come verrà amministrato questo lascito. Nel 2013 il trust, lo strumento di origine anglosassone ma oggi comunemente usato in Italia, ha risposto, in modo chiaro ed esaustivo, a questi legittimi dubbi. Abbiamo chiesto a due esperti del settore, l'avvocato Mario Paolo D'Arezzo e al commercialista Agostino Pochinu Carta di rispondere a qualche domanda.

Come può allontanare il trust questo genere di perplessità?

D'AREZZO Il 'trust' nasce per venire incontro alle persone che desiderano l'aiuto di una struttura di fiducia nella gestione del loro patrimonio. Ad utilizzarlo sono anche quei genitori che, in ansia per il futuro di figli disabili o con gravi deficit, optano per una gestione guidata delle proprietà di famiglia. La nostra struttura fiduciaria opera in totale trasparenza. Il cliente può controllare quotidianamente la conformità del nostro operato scegliendo anche una persona di sua assoluta fiducia, un vero e proprio guardiano che supervisioni il nostro lavoro, così da eliminare alla radice qualsiasi tipo di dubbio.

Offrite assistenza anche nell'eventualità che un cliente desideri indirizzare parte dei suoi beni ad una associazione onlus?

POCHINU CARTA Il nostro è un servizio a 360 gradi. Nel momento in cui il nostro cliente ha le idee chiare su come pianificare il proprio patrimonio noi siamo pronti a prendere in gestione tutti gli aspetti burocratici. Parliamo anche di onlus e di associazioni senza scopo di lucro che il cliente decide di inserire nella propria successione patrimoniale confidando nel nostro servizio. A noi il compito di controllare che i beni vengano davvero utilizzati per scopi di solidarietà. Questo significa che ci deve essere sempre trasparenza alla base, tra noi e la persona che ci sceglie. Chi vuole lasciare una somma ad un ente si affida a noi che gestiamo il passaggio controllando il beneficiario e questo non vale solo per le onlus, ma anche per la politica e quindi per i partiti.

Anche le associazioni che si occupano del patrimonio artistico e monumentale del nostro Paese possono beneficiare del vostro operato?

D'AREZZO Sono enti sempre più gettonati. L'arte è ancora importante per molti italiani. Molti nostri clienti, se è nelle loro possibilità, cercano di aiutare chi opera per la salvaguardia del patrimonio artistico e monumentale. La nostra società è senza dubbio ben lieta di fare da tramite anche per buone cause come queste.

E se invece volessi blindare il mio gruzzolo da parenti che non ritengo all'altezza di un buon governo delle mie risorse?

D'AREZZO Tutto si può fare. Purtroppo esistono anche casi di anziani soli o con parenti alla lontana che vogliono escludere tali soggetti dalla successione. Noi siamo pronti ad aiutarli, permettendo loro di godersi vecchiaia e pensione in assoluta tranquillità e spensieratezza.

Poniamo che io abbia i genitori anziani e lontani e che volessi assicurarmi che qualcuno si prende cura del loro patrimonio e dei loro personali pagamenti mentre io conduco la mia vita. Potete aiutarmi?

POCHINU CARTA Possiamo fare anche questo ed è un argomento più attuale che mai in tempi di grandi distanze tra genitori e figli. Molte persone, preoccupate di non abbandonare a se stessi i genitori in pensione, ricorrono a noi per gestire i pagamenti dei loro anziani. Rassicurando così entrambe le parti.

 



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