venerdì 20 dicembre 2013

CARCERI, ZAN: AUGURI A NESSUNO TOCCHI CAINO, IMPEGNO PROSEGUE CON LEGGE SU AFFETTIVITA’ IN CARCERE



COMUNICATO STAMPA

Padova, 20 dicembre 2013


CARCERI, ZAN: AUGURI A NESSUNO TOCCHI CAINO, IMPEGNO PROSEGUE CON LEGGE SU AFFETTIVITA' IN CARCERE


Il deputato di SEL e candidato alle Primarie per Sindaco di Padova annuncia la sua adesione alla marcia di Natale per l'amnistia organizzata dai Radicali 


"Nell'aderire convintamente alla marcia di Natale per l'amnistia indetta dai Radicali, ne approfitto per fare i miei migliori auguri di buon lavoro ai partecipanti al congresso di Nessuno Tocchi Caino, alle cui battaglie di civiltà va tutto il mio appoggio". Lo afferma in una nota Alessandro Zan, deputato SEL e candidato alle primarie di centrosinistra per Sindaco di Padova, in riferimento al congresso di Nessuno Tocchi Caino che si sta svolgendo in queste ore presso il carcere di Due Palazzi a Padova. "Sono particolarmente contento che la riunione dell'associazione radicale che tra le principali si batte contro la pena di morte si svolga nel carcere di Padova. L'emergenza delle nostre carceri deve diventare una priorità dell'azione politica, uscendo dallo scontro che su questi temi si nutre spesso di demagogia e diventando un imperativo innanzitutto morale che guidi a scelte politiche conseguenti". "Anche in quest'ottica" prosegue Zan "ho depositato - e sto raccogliendo le adesioni di altri deputati - una proposta di legge, già depositata tre legislature fa, che ha un obiettivo ambizioso e di civiltà: quello di garantire il diritto all'affettività in carcere; un'affettività intesa in senso ampio: dalla sessualità, all'amicizia, al rapporto familiare. Credo sia necessario infatti" conclude il candidato alle Primarie della città del Santo, "riproporre un confronto che porti ad una riforma della legge sull'ordinamento penitenziario: la detenzione carceraria consiste sì nella privazione della libertà, ma non deve comportare la privazione della dignità di chi è detenuto. In Italia non abbiamo la pena di morte, ma sempre più spesso nelle nostre carceri si muore". 


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