personale di fotografia di MATTEO CHINCARINI
curatore Alessandro Rizzo
sarà presente anche l'esposizione
"IL CRISMON"
Millesettecentesimo anniversario dell'Editto di Milano
presso Spazio Emmaus
Galleria Unione 1 - Milano
VERNISSAGE
LUNEDI' 18 NOVEMBRE
ore 18,00
ci sarà un rinfresco e uno stacco musicale
durata:
da GIOVEDI' 14 NOVEMBRE a GIOVEDI' 21 NOVEMBRE
orari di apertura: dal lunedì al venerdì
dalle ore 16,00 alle ore 20,00
testo di presentazione a cura di Alessandro Rizzo
La città è una dimensione piena e intrisa di poetica e di ispirazioni figurative. La storia moderna della fotografia ha proposto autori diversi che, tra il documentarismo, il reportage o il semplice narrare hanno dato letture differenti su uno dei luoghi umani più vissuti e più frequentati nella storia degli ultimi decenni: la città. L'avvento dell'industrializzazione ha svuotato le campagne, precedente fonte di idee per creazioni artistiche, molta storia dell'impressionismo e del figurativo ne è stata influenzata, spostando non solo il fulcro vitale di esistenza delle persone, ma anche, e soprattutto, quella produzione artistica, che ne narra e ne rappresenta le contraddizioni sociali e interiori, cercando messaggi che possano dare rappresentazioni complete. La fotografia di Matteo Chincarini, giovane artista, porta a una sintesi di tutte queste forme che, fino a oggi, hanno visto raffigurare, attraverso l'obiettivo, la città: è un riferimento cinematografico, quasi "story board", quello che si è scelto per il titolo della personale, in quanto le immagini riprese vanno oltre al dato reale e tangibile, diventando universali, fotogrammi di un mediometraggio che racconta la città sotto le sue differenti angolazioni urbane. La fotografia di Matteo non vuole essere circoscritta, soffre della dimensione limitata della cornice, ma va oltre i suoi confini, dandone una visione infinita, illimitata in un contesto, quello architettonico e urbano, su cui si struttura la stessa città, disegnando nuove rappresentazioni, suggestioni dirompenti per la nostra mente, per le nostre sensazioni. La fotografia di Matteo coglie in sè altre visioni, altre prospettive, altri panorami, altre visioni, regalandoci un punto di osservazione mai conosciuto e percorso, per giungere, nella finezza e nella puntualità tecnica dello scatto, a scandagliare il sostrato di una sovrapposizione di forme in giochi geometrici sopraffini e intricati. Una rete ci unisce e ci attornia, e di questa sostanza la produzione fotografica di Matteo Chincarini si nutre, confidando in un percorso narrativo squisitamente estetico che ci conduce a dimensioni inesplorate, ritrovando nel realismo espressivo dell'opera fotografica quella visione iperreale, che ci conduce fuori dalla dimensione tangibile, non accontentandosi dell'elemento visibile. E', quindi, la sua, una poetica che non si sofferma alla prima, spesso superficiale, visione, ma ne scandaglia le forme, portando il lato estetico a essere narratore di nuove dimensioni prospettiche: un gioco sapiente, quasi simbolico concettuale, ma allo stesso tempo non ricercato, nè artefatto, tra geometrie ferme, ma che solo l'arte fotografica può rendere variabili, mobili, dinamiche, come, appunto, in un "esterno giorno" cinematografico.
Matteo Chincarini, classe 1988 è un'artista alla quale piace e viene naturale spaziare e sperimentare i diversi campi che solo l'arte riesce ad offrire. Dopo essersi diplomato "Maestro d'Arte" al Liceo Artistico di Trento si trasferisce per un paio d'anni a Roma dove lavora e vede dall'interno il mondo del cinema della pubblicità e della danza con diverse esperienze, stage e film. Conclusa l'esperienza capitolina entra a far parte della scuola del teatro stabile di Verona dove si relaziona con la parte più introversa dello studio del personaggio e proprio a Verona lavora su molti testi classici che metterà in scena con diverse compagnie,offrendo a se stesso, la possibilità di imparare e conoscere a tutto tondo il teatro. Parallelamente a tutto ciò torna a cimentarsi con degli spettacoli di danza che definisce: "l'arte più affascinante perché non c'è bisogno delle parole per esprimere un concetto". Nel periodo Veronese si cimenta anche con la fotografia, la regia di un cortometraggio scritto da lui e il cabaret arricchendo, con l'esperienza, le sue conoscenze nel settore. "Milano" dice Matteo "è la città che offre l'occasione a tutti ed è una città che ha sempre voglia di andare avanti, quindi perché non andarci" ed è per questo che nel 2011 si trasferisce entrando a far parte del circolo degli attori di Milano con la quale tuttora lavora. Quasi per scherzo e per gioco Matteo inizia a vestire anche i panni di un'eccentrica Drag queen che in pochi mesi si guadagna la fascia di Miss Lombardia e conquista il 2° posto alle finali nazionali del concorso "Drag per una notte". Ora Matteo vive a Milano dove lavora anche come speaker in Radio, un'ambiente che descrive "stimolante e dinamico per la velocità con la quale si deve parlare e interagire" . Città esterno giorno è la prima occasione che Matteo ha per mostrare i suoi lavori e la sua idea di città, vista non tanto come insieme di edifici ma più che altro come "Un insieme di forme, colori ed emozioni che in queste foto spero di trasmettere".
Matteo Chincarini
curatore Alessandro Rizzo
sarà presente anche l'esposizione
"IL CRISMON"
Millesettecentesimo anniversario dell'Editto di Milano
presso Spazio Emmaus
Galleria Unione 1 - Milano
VERNISSAGE
LUNEDI' 18 NOVEMBRE
ore 18,00
ci sarà un rinfresco e uno stacco musicale
durata:
da GIOVEDI' 14 NOVEMBRE a GIOVEDI' 21 NOVEMBRE
orari di apertura: dal lunedì al venerdì
dalle ore 16,00 alle ore 20,00
testo di presentazione a cura di Alessandro Rizzo
La città è una dimensione piena e intrisa di poetica e di ispirazioni figurative. La storia moderna della fotografia ha proposto autori diversi che, tra il documentarismo, il reportage o il semplice narrare hanno dato letture differenti su uno dei luoghi umani più vissuti e più frequentati nella storia degli ultimi decenni: la città. L'avvento dell'industrializzazione ha svuotato le campagne, precedente fonte di idee per creazioni artistiche, molta storia dell'impressionismo e del figurativo ne è stata influenzata, spostando non solo il fulcro vitale di esistenza delle persone, ma anche, e soprattutto, quella produzione artistica, che ne narra e ne rappresenta le contraddizioni sociali e interiori, cercando messaggi che possano dare rappresentazioni complete. La fotografia di Matteo Chincarini, giovane artista, porta a una sintesi di tutte queste forme che, fino a oggi, hanno visto raffigurare, attraverso l'obiettivo, la città: è un riferimento cinematografico, quasi "story board", quello che si è scelto per il titolo della personale, in quanto le immagini riprese vanno oltre al dato reale e tangibile, diventando universali, fotogrammi di un mediometraggio che racconta la città sotto le sue differenti angolazioni urbane. La fotografia di Matteo non vuole essere circoscritta, soffre della dimensione limitata della cornice, ma va oltre i suoi confini, dandone una visione infinita, illimitata in un contesto, quello architettonico e urbano, su cui si struttura la stessa città, disegnando nuove rappresentazioni, suggestioni dirompenti per la nostra mente, per le nostre sensazioni. La fotografia di Matteo coglie in sè altre visioni, altre prospettive, altri panorami, altre visioni, regalandoci un punto di osservazione mai conosciuto e percorso, per giungere, nella finezza e nella puntualità tecnica dello scatto, a scandagliare il sostrato di una sovrapposizione di forme in giochi geometrici sopraffini e intricati. Una rete ci unisce e ci attornia, e di questa sostanza la produzione fotografica di Matteo Chincarini si nutre, confidando in un percorso narrativo squisitamente estetico che ci conduce a dimensioni inesplorate, ritrovando nel realismo espressivo dell'opera fotografica quella visione iperreale, che ci conduce fuori dalla dimensione tangibile, non accontentandosi dell'elemento visibile. E', quindi, la sua, una poetica che non si sofferma alla prima, spesso superficiale, visione, ma ne scandaglia le forme, portando il lato estetico a essere narratore di nuove dimensioni prospettiche: un gioco sapiente, quasi simbolico concettuale, ma allo stesso tempo non ricercato, nè artefatto, tra geometrie ferme, ma che solo l'arte fotografica può rendere variabili, mobili, dinamiche, come, appunto, in un "esterno giorno" cinematografico.
Matteo Chincarini, classe 1988 è un'artista alla quale piace e viene naturale spaziare e sperimentare i diversi campi che solo l'arte riesce ad offrire. Dopo essersi diplomato "Maestro d'Arte" al Liceo Artistico di Trento si trasferisce per un paio d'anni a Roma dove lavora e vede dall'interno il mondo del cinema della pubblicità e della danza con diverse esperienze, stage e film. Conclusa l'esperienza capitolina entra a far parte della scuola del teatro stabile di Verona dove si relaziona con la parte più introversa dello studio del personaggio e proprio a Verona lavora su molti testi classici che metterà in scena con diverse compagnie,offrendo a se stesso, la possibilità di imparare e conoscere a tutto tondo il teatro. Parallelamente a tutto ciò torna a cimentarsi con degli spettacoli di danza che definisce: "l'arte più affascinante perché non c'è bisogno delle parole per esprimere un concetto". Nel periodo Veronese si cimenta anche con la fotografia, la regia di un cortometraggio scritto da lui e il cabaret arricchendo, con l'esperienza, le sue conoscenze nel settore. "Milano" dice Matteo "è la città che offre l'occasione a tutti ed è una città che ha sempre voglia di andare avanti, quindi perché non andarci" ed è per questo che nel 2011 si trasferisce entrando a far parte del circolo degli attori di Milano con la quale tuttora lavora. Quasi per scherzo e per gioco Matteo inizia a vestire anche i panni di un'eccentrica Drag queen che in pochi mesi si guadagna la fascia di Miss Lombardia e conquista il 2° posto alle finali nazionali del concorso "Drag per una notte". Ora Matteo vive a Milano dove lavora anche come speaker in Radio, un'ambiente che descrive "stimolante e dinamico per la velocità con la quale si deve parlare e interagire" . Città esterno giorno è la prima occasione che Matteo ha per mostrare i suoi lavori e la sua idea di città, vista non tanto come insieme di edifici ma più che altro come "Un insieme di forme, colori ed emozioni che in queste foto spero di trasmettere".
Matteo Chincarini
per informazioni:
Mail: matteo_88c@yahoo.it
Web: http://matteochincarini.wordpress.com/
Mail: alessandro.rizzo77@gmail.com
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