venerdì 5 luglio 2013

ABUSIVISMO: COLDIRETTI, DALLA CINA 3 PRODOTTI CONTRAFFATI SU 4

N.481 - 5 Luglio 2013





ABUSIVISMO: COLDIRETTI, DALLA CINA 3 PRODOTTI CONTRAFFATI SU 4



Tre prodotti contraffatti su quattro scoperti in Europa derivano dalla
Cina che ha anche il primato della pericolosità delle merci messe in
vendita sul mercato. E' quanto afferma la Coldiretti in occasione del
maxi blitz della guardia di finanza che ha scovato un'intera fabbrica
di orologi di extra lusso taroccati, 15 tonnellate di alimenti
potenzialmente pericolosi, decine di migliaia di farmaci e alcolici di
contrabbando provenienti dalla Cina e centomila borsette di griffe
false. Le ultime stime dell'Unione Europea parlano per le merci false
o contraffatte – sottolinea la Coldiretti - di un business da 200
miliardi di euro l'anno, comparabile al volume d'affari del traffico
di stupefacenti, ma con minori rischi per i trafficanti. Secondo un
sondaggio on line della Coldiretti piu' di un italiano su due (52 per
cento) acquista prodotti contraffatti con una netta preferenza per i
capi di abbigliamento e gli accessori taroccati delle grandi firme
della moda (29 per cento). Tra gli articoli contraffatti che tentano
gli italiani ci sono anche - sottolinea la Coldiretti - gli oggetti
tecnologici (14 per cento) ed i ricambi meccanici (6 per cento) mentre
c'è una grande diffidenza nei confronti di medicinali e cosmetici (1
per cento), giocattoli (1 per cento) e alimentari (1 per cento). Si
tratta di una debolezza che solo in Italia alimenta un mercato del
falso che fattura 6,9 miliardi di euro secondo la ricerca del
Ministero dello Sviluppo economico con il Censis, dalla quale si
evidenzia che - riferisce la Coldiretti - i settori piu' colpiti sono
l'abbigliamento e gli accessori con un giro d'affari del falso di 2,5
miliardi, i cd, dvd e software (1,8 miliardi) e l'alimentare (1,1
miliardi). Nel caso degli alimentari, spesso a differenza degli altri
prodotti, la vendita di prodotti taroccati avviene - precisa la
Coldiretti - all'insaputa dell'acquirente ed è per questo ancora piu'
grave. Le frodi a tavola si moltiplicano nel tempo della crisi
soprattutto con la diffusione dei cibi low cost e sono crimini
particolarmente odiosi perché - continua Coldiretti - si fondano
sull'inganno nei confronti di quanti, per la ridotta capacità di
spesa, sono costretti a risparmiare sugli acquisti di alimenti. Oltre
un certo limite non è possibile farlo se non si vuole mettere a
rischio la salute. Le preoccupazioni, secondo la Coldiretti,
riguardano anche il fatto che l'Italia è un forte importatore di
prodotti alimentari, con il rischio concreto che nei cibi in vendita
vengano utilizzati ingredienti di diversa qualità come il concentrato
di pomodoro cinese, l'extravergine tunisino, le mozzarelle taroccate
ottenute da latte in polvere, paste fuse e cagliate provenienti
dall'estero. Gli ottimi risultati dell'attività di contrasto messa in
atto dalla Magistratura e da tutte le forze dell'ordine impegnate
confermano la necessità di tenere alta la guardia e di stringere le
maglie troppo larghe della legislazione a partire – conclude la
Coldiretti - dall'obbligo di indicare in etichetta la provenienza
della materia prima impiegata.













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