venerdì 21 giugno 2013

Steed Gamero, vincitore del Premio Letterario Camaiore - Proposta si racconta



Steed Gamero, vincitore del Premio Letterario Camaiore - Proposta si racconta

Treviglio (BG), 20 giugno 2013

Sono nato il 9 gennaio 1988 a Lima, nel distretto di Pueblo Libre. La mia prima infanzia è stata caratterizzata dalla guerra civile, che portò fin sotto la nostra abitazione bombe, fucilazioni, sparatorie. Violenza e povertà dilagavano ovunque e noi bambini, per sottrarci all'incubo delle esplosioni, ci riparavamo sotto i tavoli. La mia famiglia si è trasferita in Italia nel 1994, ma ho potuto raggiungerla solo nel 1999, all'età di 11 anni. Ho sempre amato l'arte, la letteratura e i nuovi linguaggi, quelli dei graphic novel e del cinema in primis. Gravi problemi familiari mi hanno costretto ad affrancarmi assai presto dalla famiglia. In quei frangenti, sono entrato in contatto con le case famiglia per "ragazzi con problemi", rendendomi conto dei quanto fossero inadeguate alla tutela di fanciulli e adolescenti colpiti da crisi familiari. Spesso i ragazzi perdono ogni contato con le proprie radici e vengono costretti a una disciplina che ne annienta i sogni e le speranze. Farmaci come il metilfenidato, che le istituzioni somministrano loro, servono solo ad assopire il loro spirito libero, il loro entusiasmo, ma intossicano i loro organismi e confondono le loro menti. Il mio libro di poesie "I ragazzi della Casa del Sole" è dedicato a loro. Gli eroi che appaiono nelle mie poesie sono uniti dall'amicizia e dalla solidarietà, sognano di evadere da una realtà che li schiaccia e - grazie ai "superpoteri" della creatività e della forza d'animo - cercano di volare via da un mondo che non ha considerazione della loro unicità umana, del loro bisogno di protezione e amore. Amo la poesia. Ho imparato a scrivere in versi e a proporli in pubblico grazie all'amicizia con Roberto Malini, un autore che ha tanti ammiratori, ma anche tanti nemici, perché attraverso i suoi versi e il suo lavoro di attivista difende i più importanti valori civili contro il razzismo, l'omofobia, l'antisemitismo, la violenza. E' periodicamente colpito da atti persecutori, ma resiste ed è un modello per chi ama la poesia della vita, della luce, dei diritti umani. Lavinia Dickinson Editore, la casa editrice fondata a Genova da Roberto Malini con la sorella Daniela, rappresenta bene lo spirito di questi grandi poeti e difensori dei diritti umani che mi hanno dato fiducia. Mi sono diplomato in sceneggiatura del fumetto e poi ho conosciuto autori importanti come Art Spiegelman, Tim Bradstreet, Jon Foster. Ho avuto la possibilità di lavorare accanto all'artista e regista Dario Picciau, che insieme a Roberto Malini mi ha seguito nell'altra mia passione, la fotografia. Ho avuto il privilegio di fotografare tanti testimoni della Shoah: da Liliana Segre a Nedo Fiano, da Edith Bruck a Goti Bauer. Ho realizzato alcune serie di fotografie dedicate al mondo gay, pubblicando un libro con il grande attivista e studioso della storia del movimento LGBT Gerard Koskovich. Mi ha dato molta gioia apprendere via via che le mie fotografie venivano accolte dal Museo Yad Vashem di Gerusalemme o dell'LGBT History Society di San Francisco. Alcune delle mie poesie sono simili a fotografie, perché colgono in un unico istante i semi di eventi che stanno per cambiare la vita di alcuni esseri umani. La vittoria del Premio Letterario Camaiore - Proposta mi rende felice, perché tanti ragazzi che si dedicano con bravura e impegno alla poesia, ma si sentono intimoriti dall'ambiente letterario, prendono fiducia grazie a questo successo. Mi scrivono per complimentarsi con me e sanno che sono uno di loro, con i loro stessi problemi, le loro stesse ansie, la loro stessa voglia di cambiare il mondo. Io sono fortunato, perché ho avuto maestri eccezionali sia sotto l'aspetto letterario e artistico, sia sotto quello umano. Ai ragazzi che mi scrivono e mi chiedono a cosa serva la poesia, rispondo che serve ad esprimere il meglio di noi stessi e quindi a volare,  ad attraversare i muri, a correre più veloci della luce: veloci come i sogni.

                                                                                                    Steed Gamero





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Redazione del CorrieredelWeb.it


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