giovedì 20 giugno 2013

Il "Sugar Daddy" spende 2.400 euro al mese per la sua "Sugar Baby"


Comunicato Stampa

"SUGAR DADDY": ECCO LA TOP-10
DELLE CITTÀ ITALIANE

I più generosi sono i napoletani pronti a investire 2.910 euro al mese,
i milanesi che ne spendono 2.886 e i palermitani con 2.671 euro: lo
rivela il portale SugarDaddy.it che ha analizzato il comportamento
dei "Sugar Daddy" nelle principali città italiane, mettendo in evidenza quanto si spende in media in ciascuna città in una relazione con
una ragazza più giovane


Il "Sugar Daddy" italiano tipo ha 40 anni,
guadagna 150 mila euro annui e per la sua "Sugar Baby"
spende mediamente 2.400 euro al mese


SugarDaddy.it ha analizzato il comportamento di un campione di uomini di età compresa tra i 35 e i 70 anni nelle principali città italiane per scoprire le prime dieci Sugar City del Bel Paese, basandosi su quanto si spende in media in ciascuna città.

Secondo SugarDaddy.it, il nuovo social network per gli uomini benestanti di una certa età in cerca di una relazione con una donna più giovane, il "Sugar Daddy" italiano tipo è quarantenne, guadagna 150 mila euro annui e spende mediamente 2.400 euro al mese per la sua "Sugar Baby".

Ma se il valore medio nazionale mette in evidenza una spesa di 2.400 euro mensili, secondo i dati che provengono dall'indagine di SugarDaddy.it, i più generosi sono i napoletani, che per la loro donna sono pronti a investire mediamente 2.910 euro al mese. Seguono i milanesi, che ne spendono 2.886, e subito dopo i palermitani, con 2.671 euro a testa.
 
Anche a Roma, Modena, Perugia e Firenze i Sugar Daddy spendono più del valore medio nazionale: nella Capitale si spendono infatti 2.604 euro al mese, 2.574 euro a Modena, 2.508 euro a Perugia e 2.502 euro nel Capoluogo toscano.
 
Un maggiore occhio di riguardo per il proprio portafoglio invece a Catania, Bologna e Torino: nella Città ai piedi dell'Etna si spendono infatti 2.478 euro mensili, 2.451 euro a Bologna e 2.445 euro nel Capoluogo piemontese, città queste ultime dove la spesa rimane comunque superiore alla media del Paese.

Alex Fantini, ideatore del portale SugarDaddy.it, sostiene che con il passare degli anni i modi di relazionarsi tra le persone sono andati gradualmente cambiando. La tendenza oggi è quella del "Sugar Daddy", ma essi sono sempre più giovani: oggi infatti gli indici di tendenza centrali indicano che il Sugar Daddy italiano tipo ha un'età di 40 anni e tra loro vi è un numero sempre maggiore di single: gli uomini sposati costituiscono infatti appena il 12% del totale.

In merito al settore di attività, secondo il sondaggio di SugarDaddy.it il 28% dei Sugar Daddy italiani è imprenditore, il 23% professionista, il 12% dirigente, l'11% avvocato e l'8% opera nel settore della finanza: questi i comparti maggiormente rappresentati, che nel complesso costituiscono l'82% del totale. Tra le altre categorie vi sono anche consulenti (4%), medici (3%), immobiliaristi (2%) e pensionati (2%).

Questa è la "fotografia" scattata da SugarDaddy.it, il primo e più originale sito di incontri nel suo genere, dedicato a persone di qualità che vogliono condividere il loro stile di vita. Secondo il sito, per le ragazze è sempre più frequente cercare esperienza e sicurezza in uomini più grandi di loro e per trovarlo bastano pochi click sul sito www.SugarDaddy.it.

EUROPRESS

 



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Redazione del CorrieredelWeb.it


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