MPS: PROFUMO E IL MANAGEMENT DELLA BANCA DENUNCIATI ALLA PROCURA PER TRUFFA E ALLA CORTE DEI CONTI PER DANNO ERARIALE
IN RELAZIONE ALL'APPROVAZIONE DEL BILANCIO 2012
Il Codacons ha presentato un esposto alle Procure di Roma e Siena chiedendo l'accertamento delle ipotesi di reato - anche in concorso - quali falso in bilancio e false comunicazioni ai soci, da parte dell'attuale (e passato) management del gruppo MPS, nonché nei confronti di Bankitalia e della Consob per omissione di vigilanza e controllo, in relazione all'approvato bilancio 2012 della banca Monte dei Paschi di Siena.
Si è chiesto inoltre di accertare anche la sussistenza delle ipotesi di cui agli art. 316 ter (Indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato) e/o 640 (truffa) e/o 640 bis (Truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche) c.p. in ordine al finanziamento fruito attraverso i c.d. Monti Bond, sembrando essere stata effettuata una capziosa contabilizzazione delle operazioni economico finanziarie del Gruppo finalizzate ad ottenere l'erogazione dei predetti Bond.
"Sembrerebbe indubbio che la non veritiera rappresentazione sia stata surrettiziamente indirizzata al fine di conseguire un aiuto con l'avallo comunitario (che avrebbe e dovrebbe diversamente provvedere conoscendo circostanze talmente rilevanti) – scrive il Codacons nell'esposto - Si ha ragione di ritenere che il bilancio di MPS contenga gravissime irregolarità ovvero che sette miliardi di derivati (quattro miliardi eseguiti con una banca tedesca e tre con una banca giapponese) siano stati occultati come combinato surrettizio di Titoli di Stato ed altre operazioni ancillari al fine di non far emergere una perdita di circa €1,5-2 miliardi (gross) che si andrebbe a sommare alla perdita di esercizio 2012 di €3,2 miliardi, portando a circa 9-10 miliardi la perdita complessiva negli esercizi 2011 e 2012 – una voragine spaventosa di cui non si vede il fondo".
Il Codacons ha chiesto anche alla Corte dei Conti di indagare, in relazione al danno erariale prodotto dall'intera vicenda, e ritiene che anche la Commissione Europea dovrà prendere atto della reale situazione e adottare i necessari e conseguenti provvedimenti.
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