Titolo: IL SOFÀ SUI BINARIAutore: CATERINA DAVINIO
Genere: romanzo
Editore: Puntoacapo, Novi Ligure
Prefazione: Ivano Mugnaini
Anno: 2013
128 pagine - Prezzo: 13 Euro
Un manager che ha perso la memoria, in possesso di una misteriosa valigetta, si ritrova su un treno lanciato verso una destinazione sconosciuta in compagnia di un curioso alieno. Incontri enigmatici segneranno le sue prossime ore, mentre la nebbia impedisce di scrutare l'orizzonte: un alcolizzato lo convincerà a sedersi sui binari, conoscerà la leggiadra Flora di Botticelli, che passeggia a piedi scalzi sull'erba, proverà l'amore con la A maiuscola, quello che impone una radicale svolta alla vita, sarà preda delle più sconvolgenti allucinazioni e sperimenterà cure con psicofarmaci dai nomi infernali: "Carontonin", "Leteronal"...
Si possono barattare la nostra normalità, il lugubre pragmatismo del nostro mondo e un'esistenza organizzata, in cambio di una pazza felicità? La risposta sembra essere: basta volerlo e averne il coraggio, reggersi in equilibrio sul labile confine tra delirio e saggezza, tra ricerca della verità e abili direttrici di fuga.
In una narrazione lirica e sempre serrata, ricca di spunti comici, in modo delicato e visionario, il tema dell'identità, della vita e della morte, dei nostri peggiori incubi, sulla fragile linea di demarcazione tra la follia e il suo opposto.
Il folle è consapevole di esserlo? O i pazzi sono coloro che vogliono convincerlo della sua follia per salvaguardare la loro esistenza insensata? (Carlos Ruiz Zafón)
Scrive Ivano Mugnaini nella Prefazione: "Il rapporto dell'uomo con la follia, con la propria follia, è uno dei cardini essenziali di questo romanzo. Il tema è stato trattato infinite volte e con le più svariate forme e modulazioni nella storia dell'arte e della letteratura. Riuscire a farlo in modo originale, con un'impronta autonoma, fresca, autentica, richiedeva una mano ferma e ispirata e un approccio allo stesso tempo rigoroso e disincantato" [...] "Il riferimento più immediato è Pirandello, il sentimento del contrario emerge dai gesti e dalle parole. Ma compare anche lo spettro dell'assurdo, evocato anche direttamente, come un fantasma in carne ed ossa, quando si fa riferimento esplicito a Godot e alla sua infinita e vana attesa. I richiami intertestuali in questo romanzo sono numerosi, come si è detto, ma è giusto confermare anche il modo del tutto originale con cui l'autrice li evoca e li trasforma dando loro vita autonoma. La letteratura, ma anche l'arte (l'esempio più eclatante e fascinoso è la leggiadra Flora di Botticelli), vengono metabolizzati fino a diventare carne viva della narrazione, quasi personaggi ulteriori, voci e presenze tangibili all'interno della trama" […] "Tutto si riflette sempre nello specchio che racchiude il mistero di fondo, quello che ragiona sulla direzione del viaggio, quel Nessundove, quel Nowhere che, come in un romanzo di Samuel Butler tra fantascienza e dimensione satirico-filosofica, si può leggere anche a ritroso, a rovescio, conducendoci verso un Erewhon che è un modo di perdersi, per ritrovarsi, o perdersi definitivamente".
Caterina Davinio (Foggia, 1957) è uno dei pionieri internazionali della poesia digitale, con attività espositiva, convegnistica e curatoriale in molti paesi del mondo, nell'ambito della quale si segnala la partecipazione a oltre trecento mostre in Europa, Asia, Americhe, Australia, fra queste più edizioni della Biennale di Venezia, la biennale di Sydney, di Lione, di Atene, la Biennale dei Nuovi Media di Merida e i festival di poesia multimediale: E-Poetry a Buffalo (NY) e a Barcellona, Polyphonix a Barcellona e a Parigi, e il Festival internazionale di poesia di Medellín. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti da parte della critica italiana e straniera, per opere letterarie e artistiche. Tra le pubblicazioni: Còlor còlor, romanzo (1998); il saggio Tecno-Poesia e realtà virtuali (2002); la raccolta di scritti sulla poesia elettronica Virtual Mercury House. Planetary & Interplanetary Events (2012); i libri di poesia: Aspettando la fine del mondo (2012), Il libro dell'oppio 1975 – 1990 (2012), Fenomenologie seriali, (2010).
In copertina: Caterina Davinio, "Binari", elaborazione digitale, 2012.
Reperibilità del volume: in libreria e presso i maggiori rivenditori on-line.
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