martedì 23 aprile 2013

COMUNICATO STAMPA - MINA GREGORI A "CULTURA MILANO.IT" PRESSO LA "MILANO ART GALLERY" PARLA DEL CARAVAGGIO

Comunicato Stampa



MINA GREGORI A "CULTURA MILANO.IT" PRESSO LA "MILANO ART GALLERY" PARLA DEL CARAVAGGIO

 

Il Festival "Cultura Milano.it" organizzato da Salvo Nugnes annovera illustri personalità come Vespa, Hack, Limiti, Alberoni

 

 

L'esimia professoressa Mina Gregori sarà ospite a "Cultura Milano.it" presso la "Milano Art Gallery Spazio Culturale" in via Alessi 11, a Milano, in data Giovedì 2 Maggio 2013, alle ore 18.00, per tenere una conferenza sul tema "Caravaggio e dintorni". "Cultura Milano.it" è il Festival Artistico Letterario organizzato dal manager Salvo Nugnes, Direttore di Agenzia Promoter, al motto di "Rendere la cultura accessibile a tutti" con eventi ad ingresso libero che coinvolgono importanti personaggi tra cui Umberto Veronesi, Vittorio Sgarbi, Claudio Brachino, Corrado Augias, Silvana Giacobini, Katia Ricciarelli.

 

La Gregori, rinomata storica e studiosa del bello e del vero in tutte le sue forme, è Presidente della Fondazione di Studi di Storia dell'Arte Roberto Longhi, a Firenze, del quale è stata allieva prediletta ed erede spirituale e che le ha trasmesso la profonda passione per il Maestro Caravaggio. È paragonabile alla "Rita Levi Montalcini dell'Arte" per lo stile di vita completamente dedicato e proiettato allo studio, alla cultura e alla ricerca, all'insegna dell'impegno costante. Una carriera davvero trionfale la sua, con monografie e saggi sulla pittura tradotti in tutto il mondo e la cura di mostre prestigiose.

 

La "Signora del Caravaggio" afferma "Oggi, probabilmente, Caravaggio è il pittore più famoso al mondo, ha superato Michelangelo, e anche più moderno. Michelangelo ha chiuso un'epoca, il Rinascimento, ma è il Caravaggio che apre il mondo moderno. È per questo che, ci attira particolarmente". Sullo stile pittorico spiega "Non è facile sintetizzare il discorso. Di certo, dipingeva direttamente e senza disegno, non disegnava il soggetto sulla tela, ma dipingeva su un fondo scuro su cui abbozzava degli schizzi con la biacca. Al contempo, faceva delle incisioni e segnava la posizione delle figure con la punta del manico del pennello".

 

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