venerdì 8 febbraio 2013

Enel, tre parole per l'America Latina: demography, democracy e development

Tratto da: http://linterruttore.wordpress.com/2013/02/08/enel-leuropa-e-le-americhe/

Nella difficile congiuntura economica globale molte riposte e opportunità per l'Europa vengono dal dialogo con l'altra riva dell'Atlantico. È il giudizio condiviso dei partecipanti all'incontro-dibattito "Le due Americhe e la ripresa possibile", promosso a Roma il 5 febbraio da Aspen Institute Italia ed Enel.

Organizzato presso l'Auditorium Enel in occasione dell'uscita dell'ultimo numero della rivista Aspenia dedicato a "Il vento delle Americhe", l'incontro ha visto intervenire, tra gli altri, Robin Niblett, direttore di Chatham House, Marta Dassù, sottosegretario del ministero italiano degli Affari esteri, e Charles Kupchan, senior Fellow and director European studies del Conucil on Foreign relations, insieme all'ad e al presidente di Enel, Fulvio Conti e Paolo Colombo.

L'incontro ha preceduto di pochi giorni il discorso sullo stato dell'unione del presidente Usa Barack Obama cogliendo la concomitanza per analizzare i nuovi scenari che si aprono nelle relazioni tra Stati Uniti ed Europa e riflettere sui riflessi per l'Ue del crescente ruolo internazionale dei Paesi latinoamericani.

Dalla sponda americana dell'Atlantico arrivano segnali importanti per l'economia mondiale, alcune lezioni utili per l'Unione europea e molte opportunità di crescita e sviluppo. Se da un lato gli Usa oggi indicano all'Ue la via per un'integrazione economica e politica sempre maggiore, e impostare la strada di una reale ripresa, dall'altro i Paesi dell'America Latina stanno vivendo una crescita economica vorticosa alla quale il vecchio continente può partecipare.

Nel suo intervento di saluto il presidente di Enel, Paolo Colombo, ha sottolineato segnali positivi che arrivano dagli Stati Uniti e le possibili lezioni che Bruxelles e i Paesi Ue ne possono trarre: "La crisi ha avuto origine in Usa, però ora, grazie alla politica economica, ci sono i primi segnali di ripresa. Uno fondamentale è la remanufacturing, il ritorno di produzioni industriali e manifatturiere che erano state delocalizzate, come nel caso della Apple".

Da Washington arriva inoltre una lezione per l'Ue in cerca di identità e orizzonti. "Gli Stati Uniti, a differenza dell'Europa, sono una federazione con una moneta unica da molti anni" ha ricordato Colombo. "Seguendo il loro esempio è necessario fare un passo in avanti verso l'integrazione politica e economica per non essere schiacciati tra la resilienza americana e le nuove potenze emergenti, come quelle del Sud America".

Come ha sottolineato nel suo intervento all'incontro l'ad di Enel Fulvio Conti "in Sud America ci sono opportunità enormi per intervenire per l'Europa". Partendo dall'esperienza del Gruppo in realtà come Perù, Brasile, Cile e Colombia, l'amministratore delegato di Enel ha sottolineato che i Paesi dell'America Latina oggi "si aspettano che l'Europa partecipi al loro sviluppo".

Il Gruppo è già presente da tempo e continuerà ad esserci. Conti ha infatti ricordato che Enel "investe sia negli impianti di produzione e distribuzione dell'energia, per portarla a tutti quelli che ancora non sono raggiunti dalla rete, che nella diffusione dei nostri valori per creare una crescita responsabile e sostenibile". Il Gruppo ha infatti come obiettivo quello di "portare nei Paesi dell'America Latina le tre D: demography, democracy, development", ha affermato Conti sottolineando anche che "rispetto agli Usa, l'Europa paga un ritardo nel rapporto con l'America Latina con uno scambio commerciale che è meno della metà di quello statunitense".

Da Enel arriva inoltre l'esperienza di presenza e attività strategiche anche negli Stati Uniti. Il Gruppo infatti "investe  soprattutto in settori avanzati  portando tecnologia applicata alle reti di distribuzione e alla produzione". Conti ha ricordato ad esempio le soluzioni integrate nel settore delle rinnovabili che hanno visto Enel importare konw-how innovativo negli Usa e realizzare impianti unici al mondo come la centrale di Stillwater in Nevada, primo progetto di energia rinnovabile che unisce la capacità di generazione continua della geotermia a ciclo binario a media entalpia con la capacità di picco del solare.

Le Americhe insomma rappresentano un'insieme di partner strategici per l'Europa dove sviluppare tecnologie, intercettare nuovi mercati, maturare esperienze e ricevere anche qualche lezione come quella che il Cile, la Colombia e il Perù impartiscono all'Ue e all'Italia: "Sono Paesi dove la regolazione funzione bene – ha ricordato Conti – e le amministrazioni forniscono risposte chiare e veloci". Insomma sono realtà e mercati dove investire e crescere è più semplice che nel vecchio continente.

Nessun commento:

Posta un commento