giovedì 24 gennaio 2013

MAREBLU PRESENTA IL TONNO PESCATO A CANNA

Continua l’impegno dell’azienda nell’ambito della sostenibilità

 

Già a scaffale in tutti i punti vendita Esselunga e presto disponibile presso altre importanti catene della GDO.

Entro il 2016 tutto il tonno Mareblu sarà totalmente sostenibile.

Anche Legambiente consiglia questo metodo di pesca.

 

 

Il 100% di sostenibilità e di qualità in lattina. Mareblu da oggi arricchisce la propria offerta, con il tonno pescato esclusivamente con il tradizionale metodo a canna (tecnica Pole&Line), che consente di catturare individualmente ciascun tonno, eliminando i danni derivanti dalla pesca accidentale di altre specie. Dal gusto pieno e naturale, ricoperto da puro olio di oliva, è tonno di prima qualità della varietà Skipjack “tonno striato”, lavorato con gli elevati standard qualitativi di Mareblu. Ricco di proteine e sali minerali è privo di conservanti e additivi. Disponibile in scatolette da 80 gr in cluster da 3.

 

In vendita in tutti i negozi Esselunga e presto in distribuzione presso altre importanti catene della GDO. Si rafforza in questo modo la collaborazione di Mareblu con Esselunga, da sempre attenta alla tutela dell’ambiente, la prima delle insegne italiane ad avere accolto con favore la possibilità di inserire a scaffale un prodotto Mareblu al 100% sostenibile.

 

La nuova certificazione “pescato a canna” (che si affianca a quella “Dolphin Safe” presente su tutte le confezioni di tonno Mareblu) è frutto dell’iter avviato dall’azienda nell’ambito della responsabilità sociale di impresa, che vede nella tutela del consumatore e dell’ecosistema marino i due cardini fondanti del proprio impegno. Il tonno “pescato a canna” da oggi rappresenta, infatti, un’ulteriore fase di avanzamento nel piano della sostenibilità intrapreso da Mareblu, percorso nel quale dal 2012 è affiancata da Legambiente. Entro la fine del 2016 Mareblu si impegna a commercializzare il 100% dei propri prodotti con materia prima ottenuta con i metodi di pesca Pole&Line e reti a circuizione senza uso di FADS su banchi liberi (free school). Inoltre, a partire dal 2013, l’approvvigionamento avverrà in via preferenziale da navi che siano monitorate dalla presenza costante di Osservatori qualificati a bordo e che trattengano il 100% delle catture accessorie a bordo, in modo da poterne misurare il quantitativo e verificarne la composizione. Un ulteriore impegno sulle catture accessorie prevede una quota massima pari al 5% nel 2013, e pari al 3% nel 2014.

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Con il tonno pescato con canna – ha dichiarato Giovanni Battista Valsecchi, Marketing Manager di Mareblu – Mareblu continua ad affiancare il consumatore nell’attuare scelte d’acquisto sempre più consapevoli, offrendogli la possibilità, al tempo stesso, di aderire a tutte le altre iniziative eco-sostenibili messe in campo dall’azienda. Siamo fiduciosi che la rotta tracciata dai grandi marchi del settore per una pesca totalmente sicura, sarà sostenuta da tutto il comparto della distribuzione che, insieme ai produttori, ha la responsabilità di accompagnare i consumatori verso comportamenti di acquisto più virtuosi che, alimentano, a loro volta, una concorrenza più sana e più eco-friendly”.

 

 

Sul fronte della salvaguardia dell’ambiente e della tutela del consumatore Mareblu è in prima linea: l’impegno profuso da anni nell’affinare tecniche di pesca sostenibile si è concretizzato nel corso del 2012 con la partnership con la prestigiosa associazione ambientalista Legambiente. Mareblu, infatti, ha dato prova all’associazione di possedere i seguenti pre-requisiti: piena tracciabilità del tonno pescato, esclusiva scelta di pesca del tonno a pinna gialla e skipjack, non utilizzo di palamiti, scelta di commercializzare anche in Italia prodotti "puliti" (cosiddetto prodotto "pulito" pescato a canna con tecnica "Pole&Line") e l'avvio di studi e progetti volti a risolvere le catture accidentali di specie non bersaglio "by-catch" e di giovanili specie target. Mareblu ha dato prova dei requisiti già posseduti e ha programmato entro la fine del 2016 di avere il 100% dei propri prodotti con materia prima ottenuta con pesca Pole&Line e a reti senza l’uso di FADs. La partnership con Legambiente si articola, inoltre, in una serie di iniziative a sostegno del patrimonio naturale e della fauna marina del nostro Paese, tra cui il progetto “Spiagge e Fondali Puliti” per il recupero di aree marine degradate e il sostegno che contribuisce al mantenimento del Centro Recupero Tartarughe di Manfredonia (FG), per la cura e la riabilitazione di esemplari feriti. Sul fronte della trasparenza e della tutela del consumatore Mareblu, inoltre, ha previsto la completa tracciabilità della propria filiera integrata, che consente un controllo approfondito e certificato di tutte le fasi produttive e che il consumatore può verificare direttamente al momento dell’acquisto: tutte le lattine presentano, infatti, per esteso le informazioni che riguardano la specie e la zona in cui il tonno è stato pescato. La ricerca continua nell’ottimizzazione degli imballaggi, volta a ridurre la quantità di materiali impiegati e ad individuare tecnologie eco-friendly di realizzazione e di smaltimento del packaging, completano l’ambito della responsabilità sociale di impresa entro cui Mareblu ha scelto di operare.

 

Mareblu - terzo marchio ittico sul mercato italiano – fa parte del Gruppo MWBrands, socio fondatore della fondazione ISSF – International Seafood Sustainability Foundation (http://iss-foundation.org), un’organizzazione indipendente non governativa che riunisce ricerca scientifica, organizzazioni ambientaliste e aziende del tonno allo scopo di elaborare e attuare un preciso piano strategico per una gestione responsabile delle risorse degli oceani.

 

 

Ufficio stampa:

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Mareblu s.r.l.

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facebook.com/tonnomareblu

 

 

 

 

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