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lunedì 31 dicembre 2012
Lotta al bracconaggio, l'Ue da 2 milioni all'Interpol
La Commissione europea ha deciso di stanziare quasi due milioni all'Interpol per combattere i reati contro le specie selvatiche. Zanoni (IdV): "Segno tangibile di voler combattere l'assurdo bracconaggio di chi taglia il corno ai rinoceronti per i presunti effetti afrodisiaci. Adesso ci vogliono controlli sul posto e pene esemplari per i trasgressori"
"La Commissione europea intende destinare un contributo di quasi due milioni di euro all'organo di polizia internazionale INTERPOL per sostenere i suoi sforzi volti a combattere i reati contro le specie selvatiche e proteggere le risorse naturali mondiali dal commercio internazionale illegale di flora e fauna selvatiche". Lo fa sapere Andrea Zanoni, eurodeputato IdV e vice Presidente dell'intergruppo Benessere degli Animali al Parlamento europeo.
"Questo finanziamento non sarà forse risolutivo ma aiuterà certamente ad arginare questa piaga che colpisce soprattutto l'Africa. Non passa giorno, infatti, che non venga data notizia di stragi di rinoceronti per tagliare loro il corno, creduto capace di potere afrodisiaco, e di sequestri di zanne di elefanti - commenta l'Eurodeputato - Spero che l'Ue possa mettere a disposizione maggiori cifre ma che soprattutto invii degli ispettori sul posto per vedere da vicino quello che sta accadendo e capire come meglio intervenire".
Nei prossimi tre anni, un importo di 1,73 milioni di euro sarà versato a favore del progetto di lotta ai reati contro le specie selvatiche promosso dall'INTERPOL nell'ambito del Consorzio internazionale per la lotta ai reati contro le specie selvatiche (ICCWC), di cui fanno parte anche il Segretariato della Convenzione sul commercio internazionale delle specie di flora e di fauna selvatiche minacciate di estinzione (CITES), l'Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine (UNODC), la Banca mondiale (BM) e l'Organizzazione mondiale delle dogane (OMD).
BACKGROUND
Fondato nel 2010, l'ICCWC è il risultato di uno sforzo di collaborazione che fornisce un sostegno coordinato alle forze di sicurezza nazionali e alle reti regionali e subregionali responsabili delle specie selvatiche per contribuire alla conservazione e all'uso sostenibile della biodiversità e promuovere una migliore governance per la gestione delle risorse naturali nei paesi in via di sviluppo.
Nel quadro dei suoi sforzi nella lotta ai reati contro le specie selvatiche, la Commissione europea ha inoltre deciso di destinare 2 milioni di euro alla proroga del programma MIKE, un meccanismo unico finalizzato a monitorare e combattere il bracconaggio degli elefanti in tutto il continente africano.
La Convenzione sul commercio internazionale delle specie di flora e di fauna selvatiche minacciate di estinzione (CITES) limita e, in alcuni casi, vieta il commercio internazionale delle specie a rischio di estinzione e dei prodotti da esse derivati. L'Unione europea si sta adoperando per rafforzare la convenzione CITES, che viene applicata tramite i regolamenti sul commercio delle specie di flora e di fauna selvatiche. La convenzione CITES, cui aderiscono 176 paesi, disciplina il commercio internazionale di circa 30 000 specie di flora e di fauna selvatiche minacciate di estinzione. Le conferenze delle parti della CITES si svolgono ogni tre anni; la prossima riunione si terrà a Bangkok nel marzo 2013.
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Redazione del CorrieredelWeb.it
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