mercoledì 3 ottobre 2012

L’ansia d’approccio è il vero problema

I rapporti di coppia non sono sempre facili, soprattutto se una delle parti è molto timida e ha molte difficoltà ad aprirsi e relazionarsi.
La situazione si complica quando si parla della fase del corteggiamento. In questa particolare situazione il soggetto che è particolarmente ansioso e timido ha delle serie difficoltà ad approcciarsi verso l’altro sesso, subendo un blocco che gli impedisce di comunicare e di conseguenza di farsi conoscere.
Superare questo status non è sempre facile, anzi il più delle volte occorre un aiuto apposito e competente che stimoli il soggetto ad aprirsi. A grandi linee qualche suggerimento può essere dato per superare questo ostacolo. Prima di tutto è necessario rilassarsi e superare ogni tipo d’imbarazzo, l’altra persona è esattamente come noi e sicuramente comprenderà la timidezza, in seguito bisogna riuscire a prendere confidenza con la persona da conquistare almeno per farli sapere che esisti. Forse non tutti sanno che la timidezza, da cui deriva l’ansia, molto spesso piace alle ragazze.
Quest’ultime infatti trovano nel ragazzo timido un certo sex-appeal che gli fa riscoprire il loro lato materno. Lo spirito da crocerossina porta la donna ad aprirsi verso colui che ha quel senso d’ansia e in tal modo lo aiuta a superarlo. In questo modo la conquista è avviata e l’ansioso è riuscito a fare di uno svantaggio un elemento positivo che lo ha condotto alla conoscenza della donna dei suoi sogni, oltre tutto è riuscito a superare un suo limite. In ogni caso l’ansia d’approccio è un problema facilmente superabile e non deve creare blocchi inutili che portano all’isolamento.
Ovvio è che nei casi più gravi l’intervento di un psicoterapeuta è necessario, in quanto valuterà i reali motivi che provocano questo disagio. Oltre ad una terapia psicologica può essere necessaria una terapia farmacologica provvisoria. Le cose si complicano se l’ansia è riportata anche nel momento dell’atto sessuale, in questo caso le complicazioni possono essere molteplici. Sicuramente la più frequente è quella che impedisce un reale godimento del rapporto ossia l’eiaculazione precoce.
Questa patologia si manifesta fra gli adolescenti in modo frequente perché le loro prime esperienze sessuali comportano una vera ansia da prestazione quasi sempre superabile con l’esperienza. In ogni caso l’individuo ansioso tende a chiudersi e a privarsi di ogni tipo di esperienza, il suo limite che ha origine nella sua insicurezza gli impedisce anche di corteggiare e sedurre, comportando un pessimo rapporto con l’altro sesso. Oltre all’aiuto esterno l’ansioso può essere sostenuto anche dalla stessa corteggiata che può  tenere un comportamento che lo aiuti a rilassarsi rassicurandolo mettendo in evidenza i suoi pregi.
Tutto questo comporta sicuramente dei risultati positivi che hanno lo scopo di impedire all’ansia di prevaricare sull’emozioni e i sentimenti, si possono ottenere dei risultati molto buoni e si può certamente superare il problema armati di un vagone d’ottimismo, questo per far si che anche la fase di seduzione sia un momento magico da godere sotto tutti i suoi aspetti, forme e realizzazioni.