giovedì 27 settembre 2012

L’impegno di Enel per un servizio sempre più efficiente

Tratto da: http://linterruttore.wordpress.com/2012/09/27/linnovazione-enel-dal-contatore-elettronico-alle-smart-girds/

Prosegue in tutta Europa il boom di installazioni dei contatori elettronici. Secondo il nuovo rapporto realizzato da Pike Research, entro il 2020 verranno installati 200 milioni di nuovi contatori digitali, in modo da coprire il 70% delle utenze europee. Sarà così possibile accrescere l'efficienza operativa delle società di distribuzione, aumentare l'efficienza energetica dell'intero settore elettrico, soddisfare una vasta gamma di esigenze dei clienti con nuove opportunità di mercato. Tutte le principali economie d'Europa si sono ormai lanciate su questa via di innovazione tecnologica che Enel, prima nel mondo, ha aperto nel lontano 1999 e completato nel 2011 in Italia, quando tutti i 32 milioni di clienti Enel potevano usufruire dei vantaggi offerti dal nuovo contatore.
Ora, tramite la controllata Endesa, Enel ha avviato lo stesso progetto in Spagna, con l'obiettivo di installare 13 milioni di contatori elettronici nei prossimi 5 anni, e sta già programmando di estenderlo ad altri Paesi in cui è attiva, come il Brasile.
Ma anche lo straordinario successo del contatore elettronico è per Enel solo un primo passo. Il futuro sono le smart grids: le reti intelligenti per la distribuzione dell'energia che consentiranno di modificare l'architettura stessa dei sistemi elettrici, grazie alla maggiore integrazione delle fonti rinnovabili e alla possibilità per gli attuali consumatori di diventare protagonisti attivi del mercato elettrico.
La maggiore efficienza complessiva assicurerà non solo più sicurezza e più compatibilità ambientale, ma anche un sostanziale vantaggio economico. Per fare solo un esempio, le smart grids, saranno una componente cruciale delle future smart cities, cioè le città ecocompatibili basate sulle fonti rinnovabili, l'efficienza e il trasporto elettrico. Secondo un recente rapporto realizzato dalla Abb, gli investimenti per la realizzazione delle smart cities sono particolarmente redditizi: un investimento pari al 3% del Pil potrebbe garantire entro il 2030 un ritorno pari al 10% del Pil.

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