Storia molto controversa e complicata quella del secondo avversario del Napoli in Europa League. Un club, il Dniepro attualmente ucraino- che ha attraversato inevitabilmente le epoche politiche di un grande paese come l'Urss. Fondato nel 1918, dall'industria di Petrovsky, il club ha avuto varie denominazioni durante questo lunghissimo lasso di tempo, da Brit (che rappresentava regionalmente la squadra dell'industria tecnica locale), passando per Petrovets, poi Stal, Dynamo, Metallurh sino ai primi anni '60 quando il Ministero della Difesa sovietico (l'Ucraina era una repubblica dell'Urss), decise di assegnare il nome di Dniepr (nome in russo, perché poi attualmente in ucraino il nome è divenuto Dnipro). Le performance di questa compagine erano comunque scarse e la squadra aveva solo militato sino allora nei campionati regionali o in divisioni inferiori del torneo sovietico. Solo nel 1968, con l'avvento in panchina del poi famosissimo Valery Lobanovsky, vi fu tripla promozione in tre anni per poi chiudere nella massima divisione con un orgoglioso sesto posto nel 1972. Da allora, il club divenne più conosciuto e rispettato e negli anni ottanta fu addirittura doppio campione dell'Unione Sovietica, sino a divenire nello storico 1989, il primo club professionistico del Paese che cambiava in quegli anni. Nel Dnipro sono passati calciatori come Oleg Protasov, Hennadiy Litovchenko e Oleksiy Cherednyk, tutti assai significativi nell'ambito del calcio sovietico e poi ucraino. Allo smembramento dell'Unione Sovietica, il club assunse il nome in versione ucraina di Dnipro, che dopotutto raffigura il principale fiume del nuovo Paese indipendente. Il Dnipro si è messo subito in carreggiata per divenire grande con grossi investimenti societari, ma nonostante ciò, la squadra è ancora in affanno per raggiungere i livelli in patria come all'estero che invece hanno raggiunto le altre grandi d'Ucraina, la Dynamo Kiev, lo Shaktar (avversario in champions' della Juventus) e l'acerrimo avversario di sempre, il Metalist Kharkiv. Il Dnipro gioca nella Dnipro Arena (31mila posti). Attualmente è terzo nel campionato ucraino e la squadra sembra soffrire molto il fattore campo e sta peccando di personalità in trasferta dove soffre ancora troppo nei confronti di squadre decisamente meno quotate. Il tecnico è l'esperto spagnolo Juande Ramos, un passato di calciatore e tecnico del Real (parentesi fallimentare) fra gli altri, molto considerato, ma assolutamente spregiudicato nell'assetto tattico; guida il Dnipro dal 2010. Ramos solitamente dispone la sua squadra con lo schema 4-2-3-1. In porta il ceco Lastuvka. La difesa a quattro prevede sulla destra l'utilizzo del centrocampista adattato a tornare nelle retrovie Cheberyachko, i centrali difensivi sono solitamente Mandziuk e Mazuch o Fedetskiy, con il nigeriano Odibe ottima alternativa, mentre sulla corsia sinistra c'è il pericoloso croato Strinic, veloce quanto falloso. La coppia centrale di centrocampo è formata dal brasiliano Giuliano e dal capitano Rotan, con Kravchenko e Olijnyk buoni ricambi. Un punto di forza quest'anno sta divenendo il ghanese Derek Boateng, le cui apparizioni hanno impressionato tantissimo per la tecnica e soprattutto per la fase di appoggio sia alla difesa sia a centrocampo. Ramos sembra però non volerlo ancora titolare a tempo pieno. Il forte nazionale ucraino Konoplyanka, insieme alla sorpresa Zozulya (schierato spesso anche come seconda punta) e ad Alijev (astro del calcio ucraino, mai espressosi pienamente al momento), ruotano alle spalle dell'unica punta, il croato Kalinic, vera stella del Dnipro, con il brasiliano Matheus valida alternativa. Secondo alcuni osservatori, il punto debole sarebbe il centrocampo, ma sostanzialmente si tratta di punti di vista. La tecnica e la lentezza di giocatori abili come Giuliano e Rotan, poco abituati al lavoro di contenimento, spesso mette in difficoltà il reparto difensivo e questo fa propendere al pensare che a metà campo vi siano falle importanti. Ma se si analizza il percorso sinora intrapreso in campionato, il Dniepro ha proprio nel centrocampo il miglior reparto e forse non è un caso se i media ucraini riservano i voti più alti in genere proprio a Rotan e Giuliano. Il Dnipro è una squadra che punta molto al lancio anche su scala europea. Il Napoli è superiore, ma dovrà giocarsela. Mazzarri è avvisato. Antonello Gallo [...]
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