Comunicato stampa 5 luglio 2012
Pellicce dal Canada, l'Ue faccia di più per proibire l'uso di tagliole
Il Commissario Ue all'Ambiente Janez Potocnik risponde ad Andrea Zanoni (IdV) in merito al divieto di importazione di pellicce di animali catturati con l'utilizzo di tagliole. Zanoni: "Lo studio della Commissione e le promesse del Canada non bastano. Ci vuole un impegno concreo e controlli internazionali"
"L'Europa deve fare di più per ostacolare l'importazione da Paesi terzi di pellicce di animali catturati mediante tagliole e trappole. Le rassicurazioni di Paesi come il Canada non sono sufficienti". Lo dice Andrea Zanoni, Eurodeputato IdV e vicepresidente dell'Intergruppo Benessere degli Animali al Parlamento europeo, commentando la risposta del commissario Janez Potocnik alla sua interrogazione parlamentare. "Va bene lo studio commissionato dalla Commissione, ma senza i dovuti controlli e pressioni internazionali non otterremo niente".
Dal momento che non esiste un consenso internazionale in materia, la Commissione ha pubblicato i risultati di uno studio sulla cattura degli animali (disponibile QUI). L'obiettivo dello studio è descrivere lo stato dell'arte della ricerca, della scienza e dell'applicazione di norme di cattura non crudeli, come quelle previste dall'Accordo sulle norme internazionali relative a metodi di cattura non crudeli e descritte nella proposta della Commissione COM(2004) 532 definitivo, allo scopo di individuare norme migliori sulla cattura.
"L'introduzione di pellicce di determinate specie animali nell'Ue è vietata, a meno che il Paese esportatore di cui sono originarie rispetti una delle condizioni seguenti: vieti l'uso di tagliole oppure utilizzi metodi di cattura utilizzati conformi alle norme riconosciute a livello internazionale", risponde il Commissario Ue, che poi precisa come "ad oggi è ancora possibile importare dal Canada le pellicce di animali catturati con le tagliole, in virtù dell'impegno sottoscritto da tale Paese di applicare l'Accordo sulle norme internazionali relative a metodi di cattura non crudeli, che vieta il ricorso a metodi inumani di cattura".
"L'impressione è che questo impegno vada a rilento e che l'utilizzo di tagliole continui – attacca Zanoni – Va bene lo studio della Commissione, ma adesso bisogna spingere i Paesi come il Canada a mettere in atto quanto promesso in sede internazionale".
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