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martedì 1 maggio 2012
Festa di Calatafimi SS. Crocifisso
Calatafimi 01.05.2012 - Entra nel vivo la festa dedicata al SS. Crocifisso, oltre 50 mila le presenze nel primo giorno di sfilate a Calatafimi Segesta
Con la consegna dello stendardo al presidente, il Ceto della Real Maestranza, ha aperto ufficialmente le sfilate della Festa, che Calatafimi Segesta, dedica al suo Patrono il SS.Crocifisso.
I cento mastri, nella loro divisa nera, con gilet e guanti bianchi, imbracciando fucili e alabarde, hanno sfilato tra due ali di folla festanti. Un rito il loro cadenzato dalle marce militari della banda musicale. Un momento questo atteso dalla gente. Un corteo quello della Real Maestranza che sa trasmettere sempre grande curiosità. E per presenza delle la armi, di cui sono dotati i mastri, che naturalmente sono state opportunamente disattivate, ma anche per la compostezza che esprimono nel corso della loro sfilata impeccabile.
Come consuetudine davanti al Municipio c'è stato il presentat arm alle autorità civili e militari, e questo mentre Corso Vittorio Emanuele veniva preso d'assalto dai Ceti Minori: Borgesi di San Giuseppe, Ortolani, Mugnai, Caprai e Pecorai. Ognuno con i loro stendardi e la deputazione al seguito mentre dai carri che raccontavano la loro tradizione venivano lanciati al popolo festante: fiori, miliddi e formine di formaggio.
Ai Cavallari il compito di aprire le sfilate dei Ceti maggiori. Lo sfavillio dei carretti e dei cavalli, la loro proverbiale allegria, ha subito contagiato le migliaia di turisti. Ed è iniziato con loro il consueto spargere all'inverosimile di confetti e noccioline. Una vera e propria pioggia che ha quasi coperto le persone in una euforica corsa ad accaparrarsi il maggior numero di sacchetti.
Stessa cosa è accaduta con i Borgesi. Anche loro in sella ai muli bardati con trine e merletti, non si sono risparmiati nel lancio di confetti e noccioline, perpetuando l'antico rito della semina. Un rito che non manca di grande spettacolarità e emozione. Ad aprire il loro corteo i carri che raccontavano la vita quotidiana nelle campagne. Poi la deputazione in sella ai muli con i simboli del Ceto.
Al Ceto dei Borgesi è seguito il Ceto dei Massari con il grande Carro adornato dai cucciddati, il caratteristico pane a forma di fiore e alloro, trainato da due pariglie di buoi arrivati per l'occasione dalla Sardegna.
La particolarità di questo Ceto è sicuramente il percorso per la salita "Autuori". Un ripido tratto di strada che viene percorso dai buoi di corsa tra la folla che si accalca lungo i marciapiedi non curante della pericolosità. L'arrivo in Piazza Sant'Isidoro è stato salutato come sempre da un caloroso applauso dalla marea di gente.
Intanto da un primo calcolo approssimativo si calcola che solo nella giornata di oggi siano arrivate a Calatafimi Segesta, oltre 50 mila turisti e visitatori per assistere alla prima giornata.
Domani si replica……con inizio alle 15,00
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