venerdì 27 aprile 2012

Ignazio Grimaldi: Tranchida dopo Valderice affonda Erice. Il comune è in dissesto.


Ignazio Grimaldi non ci sta e, in merito ai dati presentati da Tranchida, afferma: «Tranchida più che preoccuparsi di ammucchiare dati per fare "numeri", dovrebbe dire a tutti i cittadini di aver portato un comune sul lastrico, il secondo a dire il vero dopo Valderice». 

A parlare sono i dati secretati in comune rispetto al report di bilancio sul patto di stabilità che è stato sforato dall'amministrazione comunale uscente. « Quando si viene meno a tale patto, le conseguenze sono pesanti e a pagarne le spese è il cittadino.- continua a denunciare Grimaldi- Questo, a mio avviso, vuol dire prendere in giro gli elettori oltre che frenare, e non di poco, la crescita del territorio. Proseguire a fare spese per favorire gli amici porterà Erice al dissesto preannunciato a partire proprio dal mancato invio di finanziamenti statali». Sembrerebbe, infatti, che il comune di Erice, abbia accumulato un debito pari a circa 3 milioni di euro.

« Per evitare il collasso, afferma ancora Grimaldi, la nostra amministrazione si adopererà per riconquistare la faccia con l'Europa». E lo sa bene anche la dott.ssa Daniela Virgilio che, questa mattina, durante la conferenza stampa di presentazione del suo incarico  –consulente del sindaco- e di quello dell'avvocato Pippo Fodale, nominato assessore allo sport-turismo e spettacoli, ha affermato «Per riqualificare il territorio serve una pianificazione che faccia interagire cittadini e prospettive. 

Tutti, - ha detto la dott.ssa Daniela Virgilio- a partire dai giovani, sono la risorsa per il nostro territorio. Per questo non devono andare via». Di proposte e di progetti per rimediare ai danni fatti ce ne sono tanti ma, per la dott.ssa Virgilio «E' necessario rilanciare un programma tecnico che dia maggiori servizi, punti ai giovani e dia maggiore attenzione agli anziani. E non solo. Bisognerà creare un marchio "Erice" e per farlo aiuteremo i piccoli imprenditori con un ufficio atto ad sostenere lo sviluppo a partire dallo snellimento della burocrazia. Una strategia – ha continuato l'esperta di marketing- che deve essere condivisa e condivisibile. Per questo la base da cui partire sarà la Grande Città. Un progetto che elimina i confini e riposiziona Erice al centro del mondo.»