mercoledì 21 marzo 2012

SCUOLA: RUSSO(PD), DOPO SENTENZE,MIUR SANI QUESTIONE GRADUATORIE A PETTINE


COMUNICATO STAMPA


SCUOLA: RUSSO(PD), DOPO SENTENZE,MIUR SANI QUESTIONE GRADUATORIE A PETTINE

Palermo, 21 Marzo 2012

 

"I Tribunali del lavoro di Milano, Napoli, Verona, Salerno Lanciano, Cremona, Caltanissetta,   Biella, , Modica, Vibo Valentia, Brescia, L'Aquila e Avezzano, hanno   confermato le ordinanze cautelari e commissariali del Tar Lazio   sull'inserimento a pettine pleno iure ai fini della stipula dei contratti a tempo determinato e indeterminato dei docenti inseriti nelle   graduatorie. Lo dice il deputato nazionale del Pd Tonino Russo, che aggiunge "e' venuto meno anche l'ultimo pretesto del difetto di giurisdizione del giudice   amministrativo, dietro cui si era trincerato il Miur per non ottemperare alla sentenza della Corte Costituzionale n. 41/2011 in tema di inserimento a pettine dei docenti provenienti da altre province". "Alla luce di tali  molteplici  provvedimenti dei Tribunali del lavoro – prosegue il componente della Commissione cultura alla Camera- mi pare chiaro che il Miur debba predisporre finalmente un atto di transazione che sani  definitivamente la situazione di grave illegittimità determinata dall'accantonamento dei posti spettanti ai docenti collocati in posizione, utile per ordine del commissario ad acta nominato dal Tar Lazio". "Nel mese di settembre- sottolinea ancora Russo- proprio in questo senso, avevo presentato un'interrogazione urgente seguita da   una lettera al nuovo Ministro per chiedere la chiusura di un contenzioso foriero di pesanti condanne alla refusione di spese legali per lite temeraria a carico del Miur". "Le decisioni dei Tribunali ordinari rafforzano la  necessità di rispondere con urgenza alla questione dell'assegnazione ai legittimi aspiranti dei posti accantonati, con conseguente ulteriore beneficio dello sblocco di migliaia di immissioni in ruolo a favore degli altri docenti penalizzati dall'accantonamento multiplo di più posti a favore dei docenti pluriabilitati". "È arrivato il momento -conclude- di chiudere una volta e per tutte tale penosa vicenda; non sarebbe   giustificabile il mancato intervento del nuovo ministro per porre rimedio alla grave superficialità di indirizzo della precedente amministrazione, insieme al pretesto del difetto di giurisdizione del giudice   amministrativo, dietro cui si era trincerato il Miur per non ottemperare alla sentenza della Corte Costituzionale n. 41/2011 in tema di inserimento a pettine dei docenti provenienti da altre province".

L'Addetto Stampa

339.692 8474

 


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