Nell’epoca moderna i nostri figli sono sempre più investiti di grossi carichi e aspettative da parte dei genitori. Rispetto agli anni passati il controllo delle nascite ha portato la costituzione di famiglie con un numero inferiore di figli, ed è facilmente comprensibile come la presenza di solo uno/due figli possa catalizzare tutte le attenzioni dei genitori su di loro. Il risultato è che questi bambini sono spesso sottoposti a numerosi impegni scolastici ed extra-scolastici, il più delle volte non richiesti direttamente da loro. Questo atteggiamento, oltre che impedire di vivere appieno la propria infanzia, può generare una mancanza di autostima nei bambini che non si sentono liberi di esprimersi per ciò che sono ma, al contrario, sviluppano la tendenza a sentirsi riconosciuti solo se rispondono alle aspettative di un genitore. Diviene importante anche l’atteggiamento che il genitore assume nei confronti della scuola e dei risultati attesi. Spesso l’errore più grande è quello di riversare i propri desideri e le proprie aspettative non realizzate sui figli, come se fossero un “prolungamento” del genitore e non delle persone distinte con interessi e inclinazioni proprie. Un buon genitore è colui che è in grado di comprendere le attitudini dei figli e che rispetta la loro condizione di bambini. È importante quindi che un figlio possa avere lo spazio e il tempo per capire ciò che è realmente e che si senta appoggiato dalla sua famiglia. Il compito, sempre complesso, del genitore è comunque anche quello di stabilire bene i ruoli, insegnando obblighi e doveri, spiegando ai figli l’importanza di portare a termine e con successo un impegno preso. Come scriveva Isabella Fedrigotti sul Corriere della Sera (16/05/2010): “i nostri figli crescono troppo protetti in famiglie che cercano di preservarli da sofferenze e frustrazione colmandoli di oggetti di consumo e gratificazioni superficiali (…..) e di conseguenza i nostri ragazzi si ritrovano spesso fragili, disorientati e incapaci di affrontare le difficoltà e le prove della vita”. I genitori spesso hanno aspettative molto elevate sul rendimento scolastico dei figli e capita che le pressioni sul risultato siano forti, tanto da creare un reazione inversa di rifiuto totale allo studio o addirittura uno stato ansioso nei figli che può generare patologie comportamentali di diverso genere (disturbi del comportamento, disturbi di concentrazione, difficoltà di inserimento, problemi di rendimento scolastico). Sappiamo quanto sia complesso essere genitori, spesso ci assalgono paure e ansie, alcuni genitori, di fronte agli insuccessi dei propri figli, si fanno prendere dai sensi di colpa. Oggi la famiglia ha bisogno, più di un tempo, di essere sostenuta e compresa e, in questo contesto culturale, ben si colloca la possibilità del genitore di ricevere una consulenza psicologica online con professionisti specializzati nella psicologia dell’età evolutiva. Ogni qualvolta viviamo un conflitto viene a crearsi fase, permette di un vuoto che isola ciascuno nel proprio vissuto interiore. La presenza di un mediatore, in questa recuperare la stima reciproca. Il confronto con uno psicologo online, che fornisce quindi risposte immediate su come trattare una condizione complessa a livello scolastico è di grande aiuto e permette di gestire il conflitto in modo costruttivo, insegnando al genitore come migliorare la relazione con i propri figli, arrivando così ad ottenere anche maggiori risultati.
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