sabato 4 febbraio 2012

Padiglione Tibet La compassione in esilio

Biennale di Venezia - Padiglione Italia – Padiglione Tibet - Torino

17 dicembre 2011 – 18 febbraio 2012

Sala Nervi, Palazzo delle Esposizioni

Corso Massimo D'Azeglio 15/b

 

Padiglione Tibet

il padiglione per un paese che non c'è

 

Uno dei simboli più significativi del Tibet è senz'altro la tipica sciarpa bianca che i monaci offrono in segno di amicizia e saluto: la Khata. Proprio questo tessuto così etereo è diventato la base su cui ogni artista invitato da Ruggero Maggi, ideatore e curatore di Padiglione Tibet, ha espresso il proprio pensiero artistico e poetico sul Tibet. L'installazione collettiva ottenuta con queste opere - ora ospitata dal Padiglione Italia curato da Vittorio Sgarbi - ha concretizzato finalmente un pensiero, una speranza dando, attraverso l'arte, ufficialità al Tibet e quindi al suo Padiglione Nazionale.

 

L'idea di creare un ponte sensibile che conduce i visitatori della mostra ad una maggiore conoscenza di questo popolo ha indotto Maggi ad organizzare anche a Torino – con il Patrocinio e il contributo della Presidenza del Consiglio regionale del Piemonte e con la collaborazione di Dossier Tibet e di ISCOS – uno Spazio Incontri per dibattiti, performances e filmati legati alle problematiche di questo Paese.

 

Sabato 11 febbraio 2012 – ore 17.00

Spazio Incontri di Padiglione Tibet

 

"La compassione in esilio"

Interventi di:

Gianna Pentenero - Vicepresidente Associazione per il Tibet e i diritti umani

Antonello Angeleri - Vicepresidente Associazione per il Tibet e i diritti umani

Roberto Tentoni - Consigliere Provincia di Torino

Bruno Portigliatti - Presidente Onorario Unione Buddhista Europea

 

Ore 17.30

Rituale di consacrazione dello spazio nel quale i monaci tibetani realizzeranno il mandala di Chenrezig.

Dall'11 al 17 Febbraio i lama del Centro Milarepa, guidati dal Ven. Shartrul Rinpoche, realizzeranno il Mandala che raffigura le sillabe del mantra del Bodhisattva della compassione. Il Mandala verrà dedicato ai martiri tibetani e a tutte le vittime della repressione cinese.

 

Sempre a cura di Ruggero Maggi presso lo Spazio Incontri di Padiglione Tibet prosegue il Primo progetto di Mail Art per la Biennale di Venezia dal titolo INviso, progetto che vuole essere un forte segno di protesta per ricordare tutti i martiri tibetani, lo spirito dei quali è incarnato dalla figura centrale del Dalai Lama, il cui viso è l'emblema ed il punto di luce dell'intero Popolo Tibetano, senza dubbio il volto più INviso ai politicanti cinesi.

 

Le prossime tappe di Padiglione Tibet sono previste a Milano, Piacenza, Salerno e Bari.

 

Eventi ad ingresso libero

Il programma potrebbe subire variazioni in corso d'opera a causa delle condizioni atmosferiche.

 

Artisti partecipanti a Padiglione Tibet:

Dario Ballantini, Piergiorgio Baroldi, Donatella Baruzzi, Luisa Bergamini, Carla Bertola – Alberto Vitacchio, Nirvana Bussadori, Rosaspina B. Canosburi, Silvia Capiluppi, F. Romana Corradini, Marzia Corteggiani, G. Luca Cupisti, Teo De Palma, Albina Dealessi, Anna Maria Di Ciommo, Laura Di Fazio, Marcello Diotallevi, Luigi Filograno, Bruno Freddi, Ferruccio Gard, Annamaria Gelmi, Luciano G. Gerini, Riccardo Ghirardini, Isa Gorini, Franca Lanni - Renata Petti, Bruno Larini, Oronzo Liuzzi, Francesca Lolli, Ruggero Maggi, Fabrizio Martinelli, Gianni Marussi - Alessandra Finzi, Rita Mele - Elena Sevi, Renato Mertens, Simona Morani, Paolo Nutarelli, Clara Paci, Marisa Pezzoli, Benedetto Predazzi, Nadia Presotto, Tiziana Priori, Roberto Scala, Roberto Testori, topylabrys, Micaela Tornaghi.

 

Orari: dalle ore 14 alle 20 - chiuso il lunedì

 

informazioni Padiglione Tibet: camera312@fastwebnet.it - www.padiglionetibet.com - 320.9621497

 

Biennale di Venezia - Padiglione Italia, Torino

Curatore: Vittorio Sgarbi

Coordinatore Generale: Giorgio Grasso

Direttore Artistico: Giorgia Cassini

Organizzazione: Kleements & McOellin

Organizzazione artistica: Slide Events

Ufficio Stampa di Padiglione Italia: B52 Communication s.a.s di Sara Ratti e C.

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