venerdì 3 febbraio 2012

LA SALUTE PUO’ ATTENDERE INCHIESTA TEMPI D’ATTESA ESAMI SANITA’ PUBBLICA

ALTROCONSUMO PUGLIA 

Per una gastroscopia a Bari si può aspettare anche 300 giorni. Sette mesi per un'ecografia all'addome a Torino. Con l'aggravio del superticket, introdotto della manovra finanziaria dello scorso agosto,  che prevede 30 euro di pagamento per esame oculistico o ortopedico; dai 46 euro di Campania e Lazio ai 52,80 euro di Lombardia e Piemonte per l'ecografia. L'alternativa? Andare privatamente a pagamento: per l'ecografia in privato non si spende molto di più – 60-65 euro.
 
Non si sono fatti attendere i risultati dell'inchiesta condotta da Altroconsumo su 80 strutture sanitarie pubbliche di cinque città: Bari, Milano, Napoli, Roma, Torino.
Sono stati contattati i Centri unici di prenotazione (Cup) su quattro esami e visite molto comuni: ecografia addome, gastroscopia, visita oculistica, visita ortopedica.
 
L'indagine è consultabile su www.altroconsumo.it e sarà inviata agli assessorati regionali a cui riferiscono le città coinvolte.
 
Contattando il Cup a Roma non è possibile prenotare un'ecografia prima di 6 mesi – ben 188 giorni. A Torino i tempi s'accorciano, ma di poco: 117 giorni, ben 4 mesi. A Bari per lo stesso esame i giorni d'attesa sono 106, per una gastroscopia 126.
Se si è disposti ad andare fuori città i tempi si accorciano visibilmente, ma non sempre la differenza vale il viaggio, quindi la soluzione più comoda può essere la visita privata.
 
I tempi medi sono altissimi e le medie città per città sono eloquenti, come mostra l'istogramma che segue, e sforano quasi sempre le indicazioni comprese nel Piano nazionale di governo delle liste d'attesa sui tempi massimi da rispettare che determinano 30 giorni per una visita e 60 per un esame diagnostico.
Pur riconoscendo l'utilità e il vantaggio del Cup (un unico numero/punto di riferimento gestisce le prenotazioni delle strutture pubbliche della città) non sempre il cittadino riesce a trovare una visita in tempi ragionevoli in una struttura adeguata alle proprie esigenze di mobilità. www.altroconsumo.it

MATTEO FUMAROLA
 

 
Fonte: Altroconsumo, febbraio 2012

Nessun commento:

Posta un commento