L'Associazione Culturale "Il Tassello Mancante" presenta:
Cineforum su Werner Herzog: "La conquista dell'inutile"
Ciclo di cinque incontri
Ospitato all'interno della Casa della Cultura di Viale Sicilia 59 a Riccione, il Cineforum si articola in un ciclo di 5 incontri serali, il primo dei quali in programma il 24 Febbraio del corrente anno. Al centro della scena ci sarà il regista tedesco Werner Herzog. Per ogni serata è prevista la proiezione di un film , seguita da un relativo dibattito.
Il Cineforum, come è nello stile dell'associazione Culturale negli incontri e nelle iniziative proposte, vuole essere un luogo di incontro e di discussione, confronto e aggregazione di idee partendo da uno spunto artistico. Di seguito il calendario degli incontri:
v 24/02/2011 Aguirre, furore di Dio
v 10/03/2011 Grizzly man
v 24/03/2011 Fitzcarraldo
v 07/04/2011 La ballata di Stroszek
v 21/04/2011 L'enigma di Kaspar Hauser
Il regista
Werner Herzog è il più grande e prolifico cineasta contemporaneo tedesco, con alle spalle più di cinquanta tra film e documentari in poco più di quarant'anni di carriera. Regista estremo ed avventuroso, che mette in gioco anche la propria vita per realizzare le sue opere, ama definirsi "un narratore di storie". Spesso si è recato negli angoli più remoti del nostro pianeta per dar vita ai suoi film, alla ricerca di uno sguardo, di un volto o di un paesaggio utile per raggiungere l'estasi della verità. È la verità estatica infatti ad essere la linea di demarcazione del suo cinema, e la sua ricerca continua diventa la visione del mondo di un uomo che non vuole cercare il senso della vita, ma semplicemente percorrerlo.
Il percorso proposto: "La conquista dell'inutile"
Durante le riprese del suo film più famoso ed imponente, "Fitzcarraldo", Herzog tenne un diario che in seguito pubblicò con il titolo "La conquista dell'inutile". Il film narra dell'impresa di un barone del caucciù (interpretato da Klaus Kinski, suo attore feticcio) intenzionato a costruire nel cuore della foresta Amazzonica il più grande teatro d'opera di tutti i tempi: per fare ciò è costretto a trasportare la sua nave su per una montagna. Herzog realizzò la scena senza l'utilizzo di effetti speciali, ma con il solo aiuto fisico della troupe e degli indios che l'accompagnavano, mettendo così in gioco la propria vita e la propria carriera. Verso la fine delle riprese, durate tre lunghissimi ed estenuanti anni, alla domanda "cosa farai dopo aver finito il film?" Herzog rispose: "Non dovrei più fare film, dovrei andare direttamente in manicomio. (…) Nessuno riuscirà mai a convincermi ad essere felice di tutto questo.". Questa breve risposta racchiude lo spirito e l'amore di una persona per i propri progetti e i propri sogni, anche quando questi dovessero dimostrarsi irragionevoli.
Ed è proprio prendendo come punto di riferimento il titolo del suo diario che il cineforum si propone come strumento utile a comprendere questo splendido regista e, attraverso la proiezione di cinque fra i suoi film più rappresentativi, gli unici citati in questo breve sunto, di riuscire a sensibilizzare chiunque voglia prendervi parte per arrivare poi ad un eventuale approfondimento personale delle sue tematiche. Ovviamente senza avere alcuna presunzione di esaurire la sua arte in così poco tempo.
Via Sicilia 59, Riccione
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