venerdì 18 novembre 2011

FERRAIOLI (IDD): IL GOVERNO DEI PROFESSORI SERVA A SEVGLIARE LA CLASSE POLITICA.

La Spezia,lì 18 Novembre 2011
 
Spettabile Redazione,
di seguito Vi trasmetto un abreve nota stampa.
Nel ringraziarvi per la Vostra gentile attenzione,
colgo l'occasione per salutarVi cordialmente.
Maurizio Ferraioli
Tel.329-8256232
 
NOTA STAMPA
 
FERRAIOLI (ITALIA DEI DIRITTI-LIGURIA): IL GOVERNO DEI PROFESSORI SERVA A SVEGLIARE  LA CLASSE POLITICA.
 
Grandi competenze e professionalità specifiche  di indubbio valore, quelle espresse dai rappresentanti del governo nominati dal Presidente del Consiglio Prof. Mario Monti ma anche uno smacco alla politica ed ai nostri parlamentari.
Il Governo Monti è stato chiamato a fare quello che il Governo Berlusconi non è riuscito a fare e che   la maggior parte delle forze politiche non hanno voluto contribuire a fare.
Ecco quindi provvidenziale un Governo tecnico fatto da "Professori" di quelli veri pronti a bacchettare sulle dita i nostri Parlamentari rei di inettitudine ed indolenza nel voler affrontare i reali problemi del Paese.
Ben vengano quindi le tirate d'orecchie dei "Ministri Professori" se serviranno oltre che ad effettuare interventi importanti anche a risvegliare i nostri politici da quel torpore egoistico e familistico sul quale si sono accomodati per anni. Non vedo personaggi da assolvere totalmente, da una parte chi si schiera all'opposizione per una mera posizione opportunistica, dall'altra chi dice che vigilerà dimostra l'ennesima assenza di proposte concrete e per fortuna una buona parte che si schiera con il Governo in una sorta di ammissione di corresponsabilità della tragica situazione e nella speranza che finalmente qualcuno sistemi, anche parzialmente, la situazione di un Paese sull'orlo dell'agonia.
Il "Governo Monti" probabilmente non si preoccuperà di proporre cambiamenti in termini di Legge elettorale e qui auspico che la classe politica italiana tutta, con un sussulto di orgoglio, proponga e condivida una nuova Legge Elettorale che possa essere approvata a larga maggioranza dall'attuale Parlamento.
Almeno questo dopo tante chiacchere i nostri Parlamentari lo devono al Paese ed a nostro futuro Democratico.   

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