giovedì 13 ottobre 2011

apre a castellana grotte l'=?utf-8?Q?universit=C3=A0?= europea per il turismo


Castellana Grotte, 12 ottobre 2011
 
 
COMUNICATO STAMPA
            POLITICHE DEL TURISMO, UN NUOVO CORSO DI LAUREA A CASTELLANA GROTTE      
 
Partiranno a metà novembre a Castellana Grotte le prime lezioni del nuovo corso di laurea in Politiche del Turismo, il primo del genere in Italia. A promuoverlo due Università, quella Europea per il Turismo, che ha sede a Tirana, in Albania, e la Seconda Università di Napoli, attraverso la Facoltà di Studi Politici "Jean Monnet".
Il corso di studi, di durata triennale, è stato presentato al Semiramide Palace Hotel di Castellana Grotte, che sarà anche la sede delle lezioni, suddivise in 22 materie, che vanno dalla Geografia alla Lingua Inglese, dalla Storia Moderna e Contemporanea ai Sistemi Informatici per il Turismo, dal Turismo Culturale e Sostenibile alla Programmazione e Finanziamenti per il Turismo. "Avremo soprattutto un approccio politologico - ha spiegato il prof. Salvatore Messina, rettore dell'Università Europea per il Turismo, presentando l'iniziativa nell'incontro inaugurale che si è tenuto venerdì 7 ottobre- perché vogliamo fornire ai corsisti le competenze e gli strumenti utili per programmare politiche e strategie turistiche, ben rapportate al territorio e che vadano oltre i semplici aspetti di marketing. Per questo avremo un gruppo di docenti di livello internazionale, che sappiano coniugare capacità scientifiche e didattiche e di gestione del sistema turistico, provenienti da università non solo italiane, come Napoli e Venezia, ma anche da quelle di Parigi, Nantes, Lisbona e Jaen (Spagna)".
La laurea in Politiche del Turismo rappresenta un percorso di studi innovativo e un'opportunità unica in termini di formazione manageriale per lo sviluppo economico-turistico. È indirizzata ai giovani diplomati ma anche a chi opera già nel settore turistico a vari livelli e a tutti coloro che sono già inquadrati nelle pubbliche amministrazioni, dove - dicono le statistiche - il numero di esperti in materia di cultura e turismo non supera il 5% . Al corso potranno partecipare non più di 60 persone, la frequenza non è obbligatoria, ma per ogni esame è prevista una prova scritta e una orale. Sono previsti 180 crediti, mentre il titolo finale di studio è assolutamente valido e riconosciuto in tutta Europa.
L'iniziativa rappresenta una bella scommessa per il Sud-Est Barese e per la Puglia, che fa registrare una crescita turistica esponenziale, destinata a durare negli anni. "Questo - ha chiarito il rettore Messina - è un territorio bellissimo, ma, come spesso succede in Italia, vive di turismo solo pochi mesi l'anno. Bisogna imparare a fare turismo 365 giorni all'anno, se ci riesco per 364 giorni vuol dire che non è un successo. C'è ancora troppa improvvisazione in giro, non so ancora spiegarmi come mai la Reggia di Caserta perde 600mila visitatori e non si corre ai ripari. E lo stesso vale per Pompei: com'è possibile che un sito archeologico immenso e straordinario come quello degli scavi faccia solo 24 milioni di visitatori l'anno, e quello di archeologia industriale della Ruhr, in Germania, ne faccia 22? Non è solo una questione di risorse, bisogna programmare e vendere bene il nostro patrimonio, che è unico al mondo. Con questo corso di laurea proviamo a formare operatori seri e preparati, con un'ottica internazionale. Il turismo resta ancora per noi una ricchezza tutta da esplorare".
Il percorso di studi, oltre alla collaborazione con numerose realtà didattiche internazionali, si avvale dell'appoggio di Federalberghi con l'obiettivo congiunto di formare operatori del settore turistico, pubblico e privato, manager dello sviluppo economico-turistico che ne guidino la crescita in ambito internazionale.
 

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