lunedì 26 settembre 2011

FERRAIOLI (ITALIA DEI DIRITTI-LIGURIA) : NO AL DECRETO CHE COLPISCE L'INFORMAZIONE IN RETE.

La Spezia,lì 26 Settembre 2011
 
Spettabile Redazione,
di seguito Vi trasmetto una breve nota stampa.
Nel ringraziarVi per la Vostra attenzione colgo
l'occasione per salutarVi cordialmente e ringra-
ziarVi per il Vostro importante Lavoro.
Grazie.
Maurizio Ferraioli
Tel.329-8256232
 

FERRAIOLI (ITALIA DEI DIRITTI-LIGURIA) : NO AL DECRETO CHE VUOL COLPIRE L'INFORMAZIONE IN RETE.


Il DDL in discussione alla Camera dei Deputati è stato sicuramente redatto da chi non conosce bene la materia o può solo lasciar pensare che si desideri bloccare una parte dell'informazione, quella in rete. Se posso condividere l'idea che, per quanto riguarda i blog, vadano evitate assolutamente frasi ingiuriose dimentichi che Libertà non vuol dire Violenza, non posso che schierarmi con chi si oppone strenuamente all'approvazione del DDL.

Nella nostra città ma esempi ne potrei portare ovunque in Italia, i giornali online sono gestiti con professionalità dando spazio ad ambo gli schieramenti ed a chiunque desideri esprimere un'opinione su un argomento di interesse collettivo. Gli spazi per le repliche sono a volte sin esagerati e generano una sorta di "botta e risposta" impossibile in altre forme di comunicazione giornalistica ed allora è necessario imporre delle regole che esistono già nel codice deontologico del giornalista italiano? Certo che no ed allora il Decreto appare come un bavaglio, come una sorta di out out ai giornali online ed in un Paese che deve difendere la Libertà individuale ma anche la sacrosanta Libertà di stampa, ciò non è tollerabile.

Come coordinatore regionale per la Liguria dell'Italia dei Diritti invito e sollecito tutti i Parlamentari, di buon senso , a prendere le distanze da tale Decreto senza trovare giustificazioni che apparirebbero solo un pretesto per continuare ad inchinarsi davanti a chi a frainteso da tempo il significato della parola "LIBERTA' ". Ricordo a tutti il grande spazio ottenuto sui giornali online da chiunque e limitarli sarebbe come limitare la possibilità, per tutti, di diffondere il proprio messaggio. Resistiamo uniti a chi a fatto dell'informazione la propria attività e difendiamo l'alto Valore che la "Libertà di Stampa" rappresenta.


 
 

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