La proposta, che circola da qualche giorno, di anticipare qualche
scadenza della riforma pensionistica, è un'idea con cui concordiamo.
Proposta, peraltro, di facile attuazione e che contribuirebbe a
rassicurare i mercati. Se il lettore vorrà perdonarci il linguaggio un
po' sindacale, sarebbe anche una misura di equità. Infatti, chi oggi è
relativamente giovane, andrà in pensione nelle migliori delle ipotesi
a 65 anni, chi invece è avanti negli anni, può ancora andare in
pensione prima dei 65. Un'accelerazione della riforma ridurrebbe
questa discriminazione basata sull'anno di nascita.
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mercoledì 24 agosto 2011
Pensioni e giustizia
di Vito Foschi
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