A s s o e d i l i z i a
C'e' gia' una patrimoniale ordinaria sugli immobili, ed e' l'ICI dovuta annualmente.
E c'e' gia' una "addizionale" all'ICI ( le tasse di scopo) che i Comuni sono facoltizzati ad istituire.
Nel corso dell'intevista rilasciata a Radio 24 stamani, 11 agosto 2011, Achille Colombo Clerici,in sintesi, ha dichiarato:
« Esiste gia' , nel nostro sistema tributario, una patrimoniale ordinaria sul valore, e non sul reddito, dei beni immobili: l'ICI.
Il nostro sistema tributario e' imperniato sul principio della proporzionalita' del prelievo alla capacita contributiva.
Quest'ultima in via ordinaria e' rapportata al reddito e non al valore del bene.
Per esigenze straordinarie si ammette, eccezionalmente, cioe' "una tantum", una imposta che abbia come base imponibile il valore del patrimonio.
Nel caso dell'ICI ci troviamo di fronte ad una imposta patrimoniale vera e propria (che colpisce non la generalita' dei cespiti, bensi' solo quelli appartenenti ad una unica categoria) con cadenza ripetitiva annuale e permanente: quindi siamo in presenza di una patrimoniale ordinaria.
La prova sta nel fatto che si prescinde, nella applicazione dell' ICI, dalla capacita' del cespite di produrre reddito: nel caso in cui l'immobile sia inidoneo alla produzione di reddito l'imposta e' comunque dovuta, sia pure nella misura ridotta del 50 % .
- La legge sul federalismo fiscale municipale ha ripreso ed inasprito l'attuale prelievo ICI con l'iMU e con le tasse di scopo: queste, nelle due forme previste, comunale e provinciale, costituiscono una vera e propria "addizionale ICI" e potranno comportare un maggior prelievo fino al 20 % dell'attuale ICI ; mentre l'IMU prevede un aumento dell'attuale prelievo ICI fino al 112 % »
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