martedì 2 agosto 2011

Imposta Patrimoniale? Comparto Immobiliare, Rischio crack - Assoedilizia Colombo Clerici - Agosto 2011

A s s o e d i l i z i a

Da Genova, il presidente di Assoedilizia e vice presidente di Confedilizia Achille Colombo Clerici dichiara:


« La patrimoniale che colpisse ulteriormente gli immobili sarebbe esiziale.

Rischio crack del settore.

* * *


Il settore immobiliare e' il volano dell'economia.


L'effetto volano e' determinato della natura della funzionalita' dell'immobile che risponde a bisogni primari della societa', che sono incomprimibili.

L'abitazione, l'uso commerciale, professionale e industriale per l'esercizio della attivita' lavorativa, l'uso per attivita' legate al consumo culturale, ludico, sportivo,turistico: sono tutte funzioni che esprimono il fabbisogno di utilizzo della funzionalita' unitaria dell'immobile.

L'effetto "volano dell'economia", come portato della natura della funzionalita' dell'immobile che ne fa una forma di investimento stabile, e' conseguentemente generato dalla sua vocazione naturale ad essere il salvadanaio del risparmio delle famiglie.


La funzionalita' unitaria dell'immobile genera tuttavia una sua inidoneita' a prestarsi ad essere monetizzato in parte per far fronte a spese ed oneri, ivi compresi quelli fiscali.


In altri termini,se si riduce la capacita' di spesa della famiglia, mentre si puo' ridurre l'entita' delle varie spese generali e domestiche contenendo il consumo, non si puo' ridurre proporzionalmente la dimensione dell'alloggio che, come dicevamo, e' funzionale all'uso nella sua interezza.

Cosi' avviene anche per tutti gli usi diversi dall'abitativo.

Si potra' cambiare casa: ma cio' comporterebbe costi ed oneri ancor superiori.

Quindi in caso di necessita' di monetizzazione si deve vendere, anzi si deve svendere.


Continuiamo ad esser convinti che in Italia non ci saranno nell'immediato rischi di crack nell'immobiliare: ma ad alcune condizioni.

Intanto non esiste una bolla speculativa tale da aver creato artificiose crescite dei valori degli immobili.

Inoltre sussiste, nel mercato immobiliare, un certo equilibrio tra domanda ed offerta ed il bene immobile continua a mantenere la sua caratteristica di salvadanaio per il risparmio delle famiglie italiane; risparmio che peraltro,nella sua forma di deposito bancario, sta subendo un certo ridimensionamento.

Nessun rischio di crack dunque, ma a condizione che si mantenga quell'equilibrio.

Ricordiamo che tra le cause di squilibrio nel mercato immobiliare si puo' annoverare, oltre alla scarsa remunerativita' (per gli immobili a reddito), il carico di spese ed oneri anche fiscali ( per la generalita' degli immobili)che generasse l'esigenza di monetizzare il valore dell'immobile.

Un conseguente aumento dell'offerta causato da un ulteriore aggravio fiscale, quale quello che potrebbe derivare da una eventuale patrimoniale che colpisse gli immobili, comporterebbe il rischio di una rottura dell'equilibrio di cui si diceva, con effetti del tutto imprevedibili e rischi di crack del comparto.

Ne' c'e' da illudersi che basterebbe, a scongiurare tale esito, l'escludere dalla tassazione l'abitazione principale in proprieta', secondo l'attuale impostazione dell'ICI.

La parte del mercato immobiliare fiscalmente incisa dalla misura "patrimoniale" sarebbe sempre preponderante e comunque questa misura , in una situazione di equilibrio precario, potrebbe comportare un brusco ridimensionamento dei valori, riguardanti l'intero comparto.

E' un rischio che la nostra economia non puo' permettersi di correre. »

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