martedì 26 luglio 2011

Comunicato Stampa: Guerra tra bande al Cermec



Si invia di seguito ed in allegato comunicato stampa, con preghiera di diffusione immediata.
 
Cordialmente 
Meetup Carrara - Movimento 5 Stelle Carrara
 
Testo del comunicato:


Guerra tra bande al Cermec


Il Cermec, l'impianto di trattamento dei rifiuti di Massa – Carrara, sembra essere il terreno di scontro di una guerra tra bande.

 

Attorno al Cermec per vent'anni hanno mangiato tutti, maggioranze ed opposizioni in rispettive quote-parte. La greppia del Cermec ha sfamato a lungo i bulimici appetiti dei partiti ed in tempi di abbondanza, quando ciascuno aveva la sua fetta, la convivenza era serena. Adesso che da mangiare non c'è più nulla, visto che si sono divorati anche i piatti, il tavolino e persino il pavimento, ci si contende le briciole rimaste attorno al buco e soprattutto ci si azzuffa per evitare di restare con il cerino in mano.

 

Tranne rarissimi casi di circostanziate proteste, nessuno si è opposto al progetto di creare la Erre Erre da una costola del debito di Cermec. L'apertura di una nuova mangiatoia è stata salutata con brindisi bi-partizan. Li abbiamo visti votare all'unisono, soldatini di partiti di destra, di centro e di sinistra a ranghi compatti nei Consigli Comunali di Carrara e di Massa a dire SI all'impianto di bricchettaggio dei rifiuti. Li abbiamo sentiti con le nostre orecchie, i consiglieri benpensanti chiederci stupiti "ma cosa avete da protestare? Ma questi impianti di bricchettaggio non puzzano mica!" Li abbiamo sentiti con le nostre orecchie sindaci diversamente verdi, lanciarsi in un piccato amarcord  "non accetto lezioni di ambientalismo da voi: io ho fatto la battaglia della Farmoplant!", chiuso in bellezza da un "…e comunque le bricchette non verranno bruciate nella nostra provincia". Ambientalismo d'annata.

 

E poiché la partecipazione in politica è importante, pur di partecipare al banchetto evidentemente non hanno neppure perso troppo tempo a domandarsi chi era seduto al tavolo con loro, l'importante era partecipare. Partecipare e magari riuscire ad avere una posizione di vantaggio e se per averla occorre scegliere il socio privato di un affare da decine di milioni di euro con trattativa privata anziché con asta pubblica, poco male.

 

Gli stessi partiti, soldatino più soldatino meno, sono adesso in prima fila a piangere come prefiche ad un funerale siciliano, a battersi il petto e chiedere a gran voce che sia fatta chiarezza ed a rassicurare sulla mancanza di pericoli per l'ambiente! Peccato che ormai non sono più credibili.  Adesso tra i cittadini iniziano a circolare domande tipo "ma con che personaggi ci hanno messo in affari questi uomini di partito?"

 

Que se vayan todos! È stato il grido delle donne argentine all'indomani del crack del loro paese. Se ne devono andare via tutti, perché tutti sono responsabili, controllati e controllori, partiti di maggioranza e partiti all'opposizione, tutti hanno avuto il loro bravo tornaconto e nessuno si è opposto allo scempio dei beni della comunità, incluso quello della salute.

 

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