martedì 14 giugno 2011

ALLARME MATERIE PRIME REMEDIA INVITA LA BUSINESS COMMUNITY A RIFLETTERE SUL TEMA NELL’APPUNTAMENTO HI TECH & AMBIENTE

ALLARME MATERIE PRIME

REMEDIA INVITA

LA BUSINESS COMMUNITY A RIFLETTERE SUL TEMA

NELL'APPUNTAMENTO HI TECH & AMBIENTE

Museo della Scienza e della Tecnologia – Milano 14 giugno 2011

Il dibattito sull'accessibilità alle materie prime - risorse strategiche per costruire un'economia dell'efficienza – al centro del convegno ReMedia, giunto quest'anno alla terza edizione e realizzato in collaborazione con Il Sole 24 Ore.

  • L'incontro, strutturato in due sessioni, ha dato l'opportunità di trattare tematiche di tipo istituzionale e argomenti più legati al mondo dell'industria, quella tecnologica in particolare.

  • Special guest dell'evento Woodrow Clark, economista e premio Nobel per la pace 2007.

Milano, 14 giugno 2011 – Un'Europa senza risorse, dipendente dalle importazioni e con un sistema produttivo sempre più in difficoltà è davvero uno scenario così lontano? ReMedia – fra i principali Sistemi Collettivi italiani no-profit per la gestione eco-sostenibile dei RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche), pile e accumulatori esausti – ha promosso il dibattito su questo tema nel convegno Hi Tech & Ambiente - che si è svolto oggi a Milano, presso il Museo della Scienza e della Tecnologia – e che ha visto la partecipazione del Premio Nobel Woodrow Clark.

Dal titolo 'Materie prime: risorse strategiche per un'economia dell'efficienza. Appello dell'Europa al sistema delle imprese per costruire insieme la civiltà del riciclo', l'evento dedicato alla business community ha visto protagonisti relatori di alto profilo che hanno dato il proprio contributo al dibattito, moderato dal giornalista di Radio 24, Maurizio Melis.

"Hi Tech & Ambiente rappresenta l'occasione offerta da ReMedia per discutere su tematiche di grande rilevanza e attualità e per definire strategie concrete, che possano sviluppare l'economia e il sistema delle imprese italiane in un'ottica di sostenibilità. Il tema dell'approvvigionamento delle materie prime è strategico per il nostro futuro e il sistema del riciclo dei rifiuti elettrici ed elettronici, di cui ReMedia è tra i maggiori esponenti, vuole essere un punto cardine nel raggiungimento dei nuovi obiettivi di riciclo stabiliti dall'UE", spiega Roberto Lisot, Presidente di ReMedia che ha aperto i lavori della mattinata.

Arrivato dagli Stati Uniti per animare il dibattito, Woodrow Clarkeconomista e Premio Nobel per la pace 2007 – ha dato una visione globale sulla situazione che sta vivendo il pianeta: "Siamo giunti alla fine della dipendenza globale dal petrolio. Il mondo non può più essere vincolato a risorse energetiche non rinnovabili che inquinano l'ambiente, causando cambiamenti climatici. Gli abitanti, i governi e le aziende di tutto il mondo si stanno convertendo all'energia rinnovabile e al riciclo e riutilizzo dei materiali per poter generare energia pulita per case, uffici e mezzi di trasporto".

La prima sessione del convegno ha coinvolto rappresentanti delle università, dell'Unione Europea e delle Istituzioni per dare un quadro completo sulla situazione italiana ed europea.

Il rapporto tra innovazione e sostenibilità si sta profondamente modificando rispetto al passato. Se negli anni scorsi la qualità ambientale di prodotti e processi costituiva una fonte di opportunità per le imprese occidentali, in particolare per il mercato interno, oggi tende a diventare una necessità", dichiara Giovanni Azzone, Rettore del Politecnico di Milano. "Un Paese come la Cina, ad esempio, sta inserendo l'ambiente, l'energia e, più in generale, la sostenibilità tra le proprie priorità strategiche: innovare, rendendo sempre più sostenibili le nostre tecnologie, diviene quindi oggi essenziale per essere competitivi sui mercati mondiali in maggiore crescita".

"Il tema della sicurezza di approvvigionamento delle materie prime non va affrontato solo dal punto di vista della sicurezza commerciale delle importazioni; occorre anche gettare le basi per una politica di produzione delle materie prime strategiche per lo sviluppo europeo, promuovendo una diversificazione della produzione per aree geografiche" sostiene Antonio Martini, Direttore dell'Ufficio Nazionale Minerario Idrocarburi e Georisorse – UNMIG e membro del Comitato Scientifico del Laboratorio Materie Prime. "Tale diversificazione può essere perseguita con un rilancio dell'opzione estrattiva, sia favorendo la ricerca e l'estrazione nel territorio della UE, sia con una politica di incentivazione alle imprese estrattive europee per operare nel mercato mondiale. E questo vale soprattutto per l'Italia e per la dimensione delle sue imprese. Il Laboratorio Materie Prime - conclude Martini – si propone la promozione dello sviluppo sostenibile delle risorse minerarie attraverso la creazione di una community fra gli operatori di settore, le istituzioni, le associazioni di categoria e tutti i soggetti coinvolti a vario titolo nelle attività estrattive, per contribuire allo sviluppo culturale del settore e facilitare la comunicazione verso terzi".

La seconda parte del convegno ha toccato più da vicino il mondo dell'industria, in particolare quella tecnologica. Tra le materie prime, infatti, un ruolo rilevante è assegnato ai cosiddetti metalli di "alta tecnologia", quali cobalto, platino, titanio e terre rare, elementi essenziali per la produzione di apparecchiature hi-tech.

"Grazie al riciclo, gli apparecchi elettrici ed elettronici a fine vita diventano una risorsa strategica poiché danno la possibilità di recuperare quantità significative di materie prime seconde da reintrodurre nel ciclo produttivo", dichiara Danilo Bonato, Direttore Generale di ReMedia, che durante il dibattito ha presentato il report di sostenibilità del Consorzio. "Nel 2010 il Consorzio ha raggiunto ottimi risultati con un tasso di raccolta del 37% rispetto all'immesso sul mercato e un tasso di riciclo del 91%, cifre che hanno portato a oltre 40.000 tonnellate di materiale recuperato, pronto per essere reimmesso nei cicli produttivi, e benefici ambientali pari a 182.296 tonnellate di emissioni di CO2 evitate e 22.350 TEP di energia risparmiata".

"Per Panasonic, l'ecologia nel business rappresenta un tema centrale fin dalla propria fondazione nel 1918; abbiamo da tempo preso coscienza della scarsità di materiali, in particolare di cobalto, rame, litio e platino" afferma Claudio Lamperti, Amministratore Delegato di Panasonic Italia. "Per questo motivo è stato fissato un obiettivo ambizioso per il 2018: diventare l'azienda elettronica numero 1 nella Green Innovation. E questo lo faremo lavorando alla riduzione delle emissioni di CO2,su scala mondiale per 50 milioni di tonnellate, utilizzando il 16% di materie prime riciclate nelle nostre produzioni, aumentando l'efficienza ecologica degli impianti grazie al riciclo del 99,5% dei materiali utilizzati, educando gli studenti (100.000) al comportamento ecologico, attraverso il nostro progetto "Kids school – eco learning".

Jan-Willem Scheijgrond, Director Environment, Health & Safety di Philips Europe ha spiegato: "La nostra società ha bisogno di trasformarsi da una società lineare a una circolare, rendendo minimo il consumo delle risorse, dando ai materiali un ciclo di vita. Per arrivare a questo risultato, auspicato anche dall'UE, Philips ha introdotto nel 2010 un programma di 5 anni per contribuire agli obiettivi dell'Unione Europea. Nello specifico, la nostra azienda si propone di migliorare l'efficienza energetica dei prodotti del 50%, raddoppiare la quantità di RAEE raccolti e recuperati e chiudere il cerchio usando i materiali ottenuti dal riciclo nei nuovi prodotti".


Informazioni su ReMedia

ReMedia è tra i principali Sistemi Collettivi italiani no-profit per la gestione eco-sostenibile di tutte le tipologie di RAEE (Rifiuti Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche), domestici e professionali, nato nel 2005 grazie alla volontà di 44 aziende leader nel settore dell'Elettronica di Consumo e dell'ICT, al fine di poter rispettare le norme imposte dal Decreto legislativo 151/2005. Dopo l'entrata in vigore del Decreto legislativo 188/2008, ha aggiunto alle sue attività la gestione dei rifiuti di pile ed accumulatori. Il Consorzio conta oggi oltre 1000 soci e rappresenta, per quota di mercato e struttura, un punto di riferimento nella gestione dei RAEE. Oltre ad essere senza scopo di lucro, il Consorzio è certificato ISO 9000 e ISO 14000, una ulteriore garanzia di trasparenza e serietà nei confronti di consorziati, partner e consumatori.

Per ulteriori informazioni www.consorzioremedia.it



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